Jajalo & Chochev, la vendetta. Aridatece Eugenio. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara
Noi a Corini, immarcescibile Capitano del nostro Palermo preferito, vogliamo bene e anche tanto. Proprio per questo non capiamo perché doveva venire a dare una piccola lezione di calcio proprio qui: difesa, contropiede e tanta amarezza! Se poi ci aggiungete la presenza di noti (e spesso molesti) tifosi occasionali sugli spalti e il dispiacere per il nostro piccolo Ruggero, al suo esordio a 6 anni sugli spalti del Barbera, e per il papà che a lungo ha cercato di convincerlo ad abbandonare iPad e PlayStation e vestire cappellino e sciarpa rosanero d’ordinanza, capite bene che il quadro diventa subito fosco oltreché completo.
PALERMO – NOVARA, LE PAGELLE DI MONASTRA
L’inizio del Palermo è compassato come la deambulazione di un anziano dopo il pranzo di Natale ma, nei primi venti minuti, la squadra rosanero ha comunque due occasioni da gol clamorose e non le sfrutta. Il Novara si difende come i russi nell’assedio di Leningrado, con ordine e disciplina, e copre il campo come una coperta matrimoniale all’inizio del rapporto. Insomma, gli spazi sono stretti come un pantalone taglia 46 per i vostri due smilzi cronisti e il Palermo è lento come la fila al supermercato quando vi scappa.
Se vi diciamo che Chochev sembra addirittura il più sveglio e ci ricorda il miglior Bolt, capirete bene cosa abbiamo sopportato. Il primo tempo viaggia a un ritmo degno dell’acquagym del mercoledì mattina alle 10 per sessantenni infortunate, ma il Novara comincia pure a fare vedere che sa come si gioca in contropiede. Si va negli spogliatoi nello sdegno generale e francamente si fatica a non compatire i pochi coraggiosi presenti sugli spalti che, nell’intervallo, si chiedono se il Novara si chiuda troppo, se manca il gioco o facciamo proprio schifo di nostro.
Il secondo tempo sembra avviato sui ritmi forsennati del primo ma all’11esimo, sull’ennesimo errore in fase di impostazione e la consueta minchiata dei centrali del Palermo nell’uno contro uno, il Novara segna, con un’azione tanto semplice quanto letale. Tedino, che si era evidentemente addormentato pensando di trovarsi sul divano di casa, si sveglia e fa entrare sia Embalo che La Gumina per cercare di riparare. Il Palermo spinge un po’ e al 23esimo Cionek riesce a divorare un gol fatto davanti alla porta ma il pareggio resta solo una illusione. Al 25esimo, sul più innocuo e stupido dei contropiede, il Palermo – già sulle gambe e con la stessa grinta di un neonato tra le braccia della mamma – prende anche il secondo gol e ci getta nello sconforto più totale.
VIDEO – IL TIFO DELLA CURVA NORD 12… DA MONTE PELLEGRINO
Esce anche il peggior Coronado della stagione per far entrare Monachello ma l’impegno della squadra continua a essere più latitante di un narcotrafficante messicano. Il Palermo perde e viene scagliato a metà classifica, anche perché in 7 punti ci sta tutto il campionato, corto come il calzino bianco di un bancario tedesco in vacanza. È vero che il gioco mancava pure prima ma adesso non ci consola neanche l’imbattibilità e la difesa che appariva imperforabile. Tedino ha esaurito tutti gli alibi su viaggi, partite europee, acidità, infortuni, trappole e attentati. Insomma, all’apparir del vero siamo caduti miseramente e, per la prima volta, abbiamo rivisto il Palermo della scorsa stagione. Meno male che si gioca martedì sera così non abbiamo il tempo di bere troppo per cadere nell’oblio che tanto desideriamo. Forza Palermo!
NESTOROVSKI: “NON POSSO SEMPRE FARE GOL”
Pomini 5,5 – Stavolta niente miracoli. Anzi ci sembra abbastanza colpevole sul secondo gol che chiude definitivamente il match. A sua scusante la giornata terrificante della difesa che ci ha ricordato la linea Maginot. Doveva resistere per sempre ed in 5 giorni i panzer conquistarono mezza Europa. Sconfitto
Rispoli 4 – La sua preparazione per ogni cross, che poi regolarmente sbaglia, ci ricorda Karate Kid con molto meno efficacia e una imprecisione infinitamente superiore. In occasione del primo gol piemontese è un suo errore, in cooperazione con Trajkovski, che innesca il contropiede micidiale del Novara. Sbiellato
Cionek 3 – Dei vari polacchi che abbiamo in rosa gli altri restano fuori, inspiegabilmente, e quello che gioca incappa in una giornata terrificante, facendosi scherzare da Da Cruz come non si vedeva dai tempi del Malvagno. Infilato
Struna 3,5 – Non fa tanto meglio del compagno di reparto e, anzi, capitano sui suoi piedoni un paio di occasioni che avrebbero potuto avere ben altro esito. Mezzo punto in più perché nel vederlo schierato come attaccante nell’assalto finale ci è sembrato patetico. Centravanti
Morganella 5 – Se dei quattro sulla linea difensiva è risultato il migliore vi renderete conto che c’è ben poco da aggiungere. Agghiacciante
Gnahoré 3 – Lento, impacciato, confuso, assente sia in fase offensiva che in copertura. Il giocatore che ci aveva fatto tanto sperare a inizio stagione sembra irrimediabilmente disperso come l’ultimo dei Vietcong nella giungla a guerra finita. Reduce
(dal 12′ s.t. Embalo 5) – La solita confusione sia con la palla che senza. Paradossalmente, entrato al posto di un Trajkovski inguardabile, è sembrato quasi positivo. Scusate, scherzavamo. Inutile
Jajalo 2 – Probabilmente è uno dei giocatori più lenti e macchinosi che abbiano mai calcato il prato della Favorita. La colpa però non è solo sua ma di chi continua incredibilmente a schierarlo titolare. Adesso basta
PALERMO – NOVARA, LE FOTO PIU’ BELLE
Chochev 2 – Vedi pagella di Jajalo. Aggiungete che si è pure mangiato un gol abbastanza facile. Adesso basta, la vendetta.
Coronado 4,5 – I piemontesi sanno che, almeno sulla carta, è uno dei pochi che potrebbe inventare qualcosa e non gli lasciano un metro libero e quando possono lo randellano ben bene. Anche lui però, ci sembra il lontano ricordo del giocatore di qualche settimana fa. Meteora?
(dal 30′ s.t. Monachello s.v.) – Entra a partita ormai segnata, anche se i movimenti ti ci sono sembrati quelli di un attaccante vero. Rivedibile
Trajkovski 1 – Vedere alla voce pagelle Jajalo e Chochev e aggiungere che neanche corre, perde il pallone, in concorso con Rispoli, sul contropiede dell’1-0 e risulta complessivamente irritante. Adesso basta e per sempre.
(dal 17 s.t. La Gumina 5) – Ogni volta che entra sembra che debba divorare l’erba e dopo qualche minuto si capisce subito che non avrebbe toccato neanche un pallone. Cosa puntualmente avvenuta. Vagante
Nestorovski 4 – Le prestazioni di quello che dovrebbe essere l’attaccante decisivo per il campionato dei rosa ci ricordano la barzelletta di quello che cade dal 50’ piano ed arrivato al decimo piano continua a gridare fin qua tutto bene. Caduta libera
Tedino 3 – Mette fuori squadra tutti i polacchi che finora ci erano sembrati tra i migliori. Ripropone inspiegabilmente il trio dell’Est e una difesa a quattro che ha come unico effetto quello di spegnere ogni velleità offensiva del Palermo. Non cerca di cambiare nulla neppure dopo un primo tempo orrendo e si fa dare una lezione di calcio da Capitan Corini. Aridatece Eugenio
gioco vergognoso
Lezioni di calcio, se il catenaccio già gioco all’italiana, è calcio. Corini, detto (E)u-genio, impeccabile nel suo Facis taglia media, rasatura proraso, l’è sempre un bel siur. Ricordi rosanero, tra questi anche l’antisignano del modulo (vianema, ovvero criptocatenaccio). “Viani, guardi che io voglio vincere lo scudetto” disse il (grande) Principe, seduto sulla tazza del cesso. E voi volete impressionarmi con il capitano del Palermo di Zampamen? Il giorno dopo era già sorridente in maglia granata. “Rinasco, rinasco, del mille ottocento cinquanta”
Tedino inesperto. Anche con quel cacone di Iachini avremmo almeno 5 punti in più! Speriamo che la fortuna ci dia una mano, magari alcuni piccoli infortuni che facciano stare lontano Chochev e Morganella dai campi di calcio per almeno un decennio, altrimenti sto’ inespertissimo di Tedino continua a farli giocare. Comunque Forza Palermo sempre!!!!
Boskov diceva : Squafra che vince non si cambia. In coincidenza col ritorno del magliaro a Palermo Tedino ripropone il trio descano al posto del blocco polacco che non ci aveva fatto vincere ma almano non ci faceva perdere, sarà un caso o è venuto a Palermo a imporre minutaggio per il suo amico di merende ? Quella col Novara è stata una prestazione da accollare ad una dirigenza più interessata al reparto vendite che al buon andamento della squadra. La sola colpa di Tedino è quella di essersi adeguato a questi voleri, non sarà un fulmine di guerra come allenatore, ma in Italia nessuno, neanche in lega-pro si osa discostarsi dall’ABC del calcio e dall’assiona Boskoviano. Speriamo che il magliaro a Palermo non si faccia più vedere, anzi che venda questa squadra al più presto e sparisca.