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Le pagelle di MILAN – NAPOLI 0 – 0 Insigne non basta, ciao scudetto

Il Napoli sembra arrendersi. Contro il modesto Chievo aveva rimediato nel finale ma con il Milan è arrivata la conferma: la squadra è spompata, non ha più energie per lanciare lo sprint alla Juve, anche se la prossima settimana c’è lo scontro diretto. Il Milan invece conferma di essere cresciuto, ancora non è pronto per la Champions ma è sulla buona strada: Gattuso prepara benissimo la partita e infatti il Milan rischia pochissimo, non avrebbe meritato di subire una sconfitta sulla clamorosa palla gol capitata a Milik al 92esimo.

ATALANTA – INTER, LE PAGELLE

MILAN: Donnarumma 7,5; Calabria 6,5, Musacchio 6, Zapata 6,5, Rodríguez 6; Kessie 6,5, Biglia 5,5, Bonaventura 5 (dal 35′ s.t. Locatelli s.v.); Suso 5, Kalinic 5,5 (dal 25′ s.t. Andrè Silva s.v.), Calhanoglu 6. All. Gattuso.


NAPOLI: Reina 6,5; Maggio 5,5, Albiol 6, Koulibaly 6, Hysaij 6; Allan 5,5 (dal 42′ s.t. Rog s.v.), Jorginho 4,5, Hamsik 4,5 (dal 21′ s.t. Zielinski 5,5); Callejon 5, Mertens 4 (dal 21′ s.t. Milik 6), Insigne 6,5. All: Sarri.

FIORENTINA – SPAL, LE PAGELLE

MIGLIORI:

Reina: Ha già firmato per il Milan, è chiaro che per lui non è una partita facile. Eppure è il più reattivo: devia in angolo un tiro chirurgico di Bonaventura, attento nelle uscite. Sempre presente anche nelle piccole mischie.

Donnarumma: Una sola parata ma incredibile, impossibile, pazzesca: anche perchè arriva al 92esimo su conclusione a colpo sicuro di Milik. La sua 100esima partita in A diventa da copertina.

Insigne: Il Napoli pende sempre dalla sua parte. Perché? Perché è sempre disponibile a ricevere il passaggio, perché inventa o cerca di inventare sempre qualcosa. Se segna nel finale dopo quell’aggancio al volo può puntare al Nobel.

Calabria: Gli capita il cliente più difficile, è sempre puntuale nel presidio della posizione, concreto e anche propositivo sulla fascia.

Kessie: La sostanza c’è, è indubbiamente il centrocampista più vivace della squadra rossonera. Sarebbe stata una partita eccellente se avesse avuto un po’ più di qualità negli appoggi in fase di costruzione.

Zapata: Rientro molto al di sopra delle attese: Annulla Mertens, spazza tutto quello che c’è da mandare via e appoggia bene la fase di costruzione.

PEGGIORI

Callejon: L’esatto opposto di Insigne. Si nasconde, gioca pochi palloni e aiuta poco la squadra, soprattutto in fase offensiva si vede pochissimo.

Jorginho: Lento, a volte anche banale, lontano parente del centrocampista di classe e personalità che ha contribuito a fare grande il Napoli.

Mertens: Il taccuino è bianco, talmente bianco da domandarsi: ma era in campo? Ah sì, c’era perché viene sostituito.

Bonaventura-Suso: Prima erano loro ad assicurare la qualità delle giocate, adesso che il Milan è molto più organizzato la loro presenza è appannata, anche a causa di una condizione fisica un po’ spremuta.

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