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Palermo, 15 anni di Zamparini: successi e delusioni

Dopo quindici anni Maurizio Zamparini ha definitivamente detto addio al Palermo, rassegnando le dimissioni da presidente rosanero. La fine di un’epoca, la chiusura di un ciclo che, nel bene e nel male, è stato il più glorioso della storia del Palermo. Tutto è iniziato il 13 luglio del 2002 con la stretta di mano tra Franco Sensi ed un giovane Maurizio Zamparini all’hotel Sunbay di Civitavecchia. Una cifra tra i 15 ed i 20 milioni di euro per iniziare a scrivere un libro pieno di capitoli belli, ma anche di pagine brutte da strappare ma che resteranno scritte.

Tra Zamparini e Palermo è stato subito amore, nonostante la diffidenza nei confronti di un uomo del Friuli sceso fino in Sicilia per investire il proprio denaro. Dal 13 luglio 2002 al 29 maggio 2004: poco meno di due anni per rivedere il Palermo in Serie A dopo 32 anni. Zamparini è il Re Mida palermitano, tutti lo amano ed in città viene quasi santificato per i “miracoli” fatti in pochissimo tempo.

Dal 2005 e per ben tre stagioni consecutive il Palermo conquista l’Europa, quel traguardo mai raggiunto in tanti anni di storia: dai campi polverosi di provincia, fino alle sfide in grandi teatri europei come Boylen Ground (ex stadio del West Ham) o la Veltins-Arena di Gelsenkirchen contro lo Schalke 04. Una costante ascesa del Palermo nella gerarchia del calcio italiano, che ha visto il proprio apice nel 2011 quando la squadra all’epoca allenata da Delio Rossi raggiunse la finale di Coppa Italia, la terza della storia del Palermo.


I 40mila tifosi rosanero presenti all’Olimpico sono una delle fotografie indimenticabili di questi 15 anni, che cozzano con le lacrime nel post partita di Delio Rossi e Fabrizio Miccoli. Quei pianti, però, si sono rivelati premonitori sul futuro del Palermo: per 10 anni si è visto il lato dolce, nei restanti cinque anni amar(issim)o nero. L’inizio di una costante discesa, con un’amara retrocessione in B ed investimenti con il contagocce fino a quello che stiamo vivendo in questi giorni. La parabola di un Re Mida che da santo sceso in terra va via dalla porta secondaria.

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