Palermo, 33 anni dopo: anche nel 1986 fu Orlando ad annunciare la crisi
Dopo 33 anni è ancora Leoluca Orlando ad annunciare l’intervento delle istituzioni per risolvere la crisi del Palermo. Come infatti nel 1986, Orlando è il sindaco del capoluogo siciliano e come allora al suo fianco c’è Carlo Vizzini (allora ministro e oggi consulente per lo sport), colui che insieme al sindaco fu chiamato alla rinascita della squadra rosanero dopo la radiazione.
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Giuseppe Leone per la Gazzetta dello Sport ripercorre alcuni dei momenti e delle analogie tra due vicende (nonostante un contesto storico completamente diverso): anche nel 1985/86 il Palermo giocava in Serie B, mentre la decisione di Matarrese di escludere il club per 500 milioni di lire fu vista da alcuni come una scelta politica, anche contro Orlando, che stava rompendo con la Dc, mentre Matarrese era un uomo di Andreotti.
Anche allora a soffrire fu un’intera città, con vere e proprie vampe generate dai cassonetti rovesciati e date alle fiamme: una guerriglia urbana (diversa da quella social di oggi) che servì a poco. Poi la rinascita del Palermo nel gennaio 1987 con l’impegno in prima linea di Orlando e Vizzini, all’epoca ministro degli Affari regionali. Il primo presidente? Salvatore Lagumina, presidente di Sicindustria, di cui ora è esponente anche Alessandro Albanese. Analogie che si spera si ripetano anche sul campo: al primo anno di Serie C2 fu subito promozione; se dovesse essere Serie D, la speranza è che la risalita cominci al più presto.
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la riprova, qualora ce ne fosse bisogno, che a Palermo è impossibile rinnovare e produrre una vera classe imprenditoriale e una adeguata classe politica.
Concordo
È proprio vero che dopo 33 anni non è cambiato alcunché. L’unica differenza è che Albanese dovrebbe tornare a zappare la terra anziché essere presidente.
Non cambiato nulla ne imprenditoriale ne politico.
Non è cambiato nulla ne imprenditoriale ne politico