Palermo, a Padova una trasferta complicata… per i tifosi rosanero
Qual è il modo più semplice (e conveniente) per andare a Padova? È la domanda che sicuramente si sono posti i tifosi del Palermo che, dopo aver ‘invaso’ il Nereo Rocco e il Comunale di Chiavari, riempiranno anche il settore ospiti dell’Euganeo. Questa trasferta, però, sarà più complicata, dato che per l’aeroporto più vicino, quello di Venezia, sono rimasti pochissimi voli fra sabato e domenica (il giorno della partita).
Questo perché quasi tutti i biglietti sono stati acquistati dai sostenitori rosanero subito dopo la vittoria con la Feralpisalò (e, forse, anche prima, visto che il passaggio del turno era già “in ghiaccio”). E, anche partendo da Trapani (o Catania) si propongono gli stessi problemi: anzi, ci sono ancora meno voli programmati.
Quello di Venezia, comunque, non è l’unico aeroporto vicino a Padova. Ma lo stesso discorso vale anche per Verona, Bologna e addirittura Milano – dove i biglietti arrivano a costare intorno ai 400 euro fra andata e ritorno.
Ci sono diverse alternative alla partenza in aereo, ma chiaramente sono più comode per chi non deve partire da Palermo. Dalla Sicilia, infatti, fra treni, bus, traghetti e navi, occorrono almeno 14 ore di viaggio.
Ma per chi, invece, deve partire da altre città (in alcuni commenti, addirittura, abbiamo letto di tifosi rosanero in partenza dalla Germania), la strada è più semplice. La stazione di Padova, infatti, è molto grande ed organizzata e accoglie treni non soltanto da città come Roma, Milano, Bologna, Napoli o Firenze, ma anche, appunto, da Monaco.
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‘Siamo noi che partiamo’. Ma il tifoso rosanero addivintò fighetto, si sposta in aereo, prima andava a comegghiè, e pu bighiettu c’era la colletta (‘Capo!!’). Immancabile, un foglio di giornale per non sporcarsi i jeans sui gradoni. Pensiero, ricordi (o delirio) di inizio estate. Palermo-Padova, 1.400 Km ca, una macchina decente, quattro amici, la cassa comune, partenza venerdì all’alba. Due tappe, la prima a Roma, in questi giorni di bellezza disarmante e cosparsa dal profumo intenso dei tigli. Qualche consiglio: per il venerdì sera, a Roma, cena alla ‘Sagra del Vino’, già mitico ‘Candido’, via Marziale (al Trionfale). Per il sabato sera, a Padova, ‘Da Giovanni’, trattoria storica, gli gnocchi più buoni che abbia mai mangiato, enormi, al ragù. Piatto unico. La domenica è della partita.