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Palermo, al “Barbera” arriva un Parma decimato ma in buona forma

Al “Renzo Barbera” arriva il Parma, una delle squadre più accreditate a raggiungere la promozione in massima serie. I ducali arrivano a questo match dopo un buon periodo a livello di risultati, parzialmente intaccato dalla sconfitta contro il lanciatissimo Südtirol ma, allo stesso tempo, impreziosito dal passaggio del turno in Coppa Italia contro il Bari.

Nonostante il discreto stato di forma, però, il tecnico Fabio Pecchia non può permettersi di adagiarsi sugli allori, anche perché la strada verso la vetta è ancora lunga e tortuosa. L’allenatore gialloblù ha intrapreso questa nuova “missione”, scegliendo di rinunciare alla Serie A conquistata appena qualche mese prima con la Cremonese: una dinamica alquanto inconsueta.

Per la sfida contro il Palermo, il Parma dovrà rinunciare a tanti interpreti, tra cui i due portieri di riferimento (Buffon e Chichizola) e il bomber Roberto Inglese. L’organico, però, è veramente profondo e il tecnico comunque ha diverse scelte di qualità in tutti i reparti. Le indisponibilità non dovrebbero impedire a Pecchia di schierare il suo “classico” 4-2-3-1 (QUI le probabili formazioni) con Franco Vazquez, l’attesissimo ex della partita, pronto ad inventare alle spalle della punta, Adrian Benedyczak.


Gli ospiti godono al momento di un’ottima fase difensiva (3 gol subiti nelle ultime 7 partite, compresa la sfida di Coppa Italia), ma ha vinto l’ultimo match in trasferta il 17 settembre contro l’Ascoli. Toccherà, dunque, al Palermo approfittare delle assenze dell’avversario, dare continuità alle recenti prestazioni e, di conseguenza, ritrovare la vittoria tra le mure amiche che manca dal 9 settembre (1-0 ai danni del Genoa).

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2 thoughts on “Palermo, al “Barbera” arriva un Parma decimato ma in buona forma

  1. Tutte le squadre scese a Palermo nelle ultime giornate sono partite lamentando decine di assenze. Il Parma non fa differenza. Opporrà uomo contro uomo con ferocia e proverà a segnare il solito golletto per portarsi a casa i tre punti . Occhio quindi. Lasciate perdere le assenze. Servono solo come alibi in caso di sconfitta.

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