Palermo al “Barbera” 7 mesi dopo: ma senza tifosi non sarà lo stesso
Stavolta sì, si torna al “Barbera”. Ma questa volta sarà tutto molto strano, quasi surreale. Dopo la ‘falsa partenza’ della sfida contro il Potenza, stavolta si gioca e la partita di oggi, 11 ottobre 2020,- in ogni caso – andrà oltre il mero dato agonistico. Palermo – Avellino è la prima partita di calcio giocata alla Favorita dopo 7 mesi, la prima dopo il lockdown. Una partita che si carica di un valore simbolico e viene resa ancora più surreale dalle porte chiuse, che al Barbera hanno un solo precedente.
Sarà appena la seconda partita della storia rosanero senza pubblico alla Favorita: l’unico precedente è quello del 20 aprile 2016, quando i rosa dovettero scontare contro l’Atalanta un turno a porte chiuse per le intemperanze dei tifosi. É chiaro però che questa volta la disputa del match senza pubblico ha un sapore molto diverso, perché è figlio di una situazione sanitaria che resta quanto mai complessa e che al momento non sembra suggerire soluzioni in tempi brevi.
In pochi mesi si è passati (parlando di Palermo) dai 15 mila paganti della Serie D e il 4-0 al Nola agli spalti vuoti del nuovo calcio post lockdown, tra precauzioni, protocolli e controlli continui. Un calcio al chiuso che sta mettendo a dura prova la passione dei tifosi del pallone e – in questo caso – dei tifosi rosanero.
Tutti si augurano che tutto ciò finisca presto, ma intanto oggi si celebra la ripartenza del calcio a Palermo con il Barbera che torna a respirare calcio vero: negli ultimi mesi lo stadio di Viale del Fante ha prima “protetto” gli allenamenti dei rosanero in pieno lockdown e poi ha continuato ad ospitare regolarmente le sedute di allenamento, in alternanza con il campo di Carini. Ma la partita da tre punti è tutta un’altra cosa, rivedere – anche se in Tv – il terreno di gioco e le maglie rosa sullo sfondo di Monte Pellegrino è già un successo che tutti si augurano sia anche accompagnato da una bella vittoria che dia seguito al pareggio di Terni.
Il Palermo di Boscaglia, molto rinnovato rispetto alla scorsa stagione, avrà un primo assaggio di cosa potrebbe tornare a essere questo stadio con la spinta dei suoi tifosi che restano il più importante messaggio di attaccamento per la squadra che questa città vive da sempre.
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Il calcio in genere sviluppa tanta economia. Le società andando avanti così alcune non potranno farcela. E poi come si dice lontano dagli occhi lontano dal cuore, parabola vuol dire che la gente si allontana piano piano. Ci vuole almeno fare accedere allo stadio un 25% di capienza e tutti abbonati con posti assegnati.
ringraziamo il nostro presidente per la cura che sta dimostrando nel contenere il virus, lasciando lo stadio vuoto anche da quei pocchi tifosi che avrebbero colorito un po la partita – anche se non c’erano dubbi sulle sue capacità ma un dubbio rimane forte è riuscito a leggere l’email mandato dalla società che sollecitava la risoluzione di questo problema?
Ma Mirri non era andato a Catania ad elemosinare l’apertura per 1000 tifosi??? Ma veramente siamo l’ultimo chiovo ru carro….
Capisco il tuo astio nei confronti di Mirri ma mi vuoi spiegare cosa c’entra per la non ‘apertura al pubblico???
Il governo ha autorizzato l’ingresso fino a 1000 spettatori, diteglielo a musumeci
Non si permette l’ingresso a mille spettatori in una struttura che ne può ospitare 30 mila e per giunta all’aperto… poi però a scuola mettono per 6 ore di fila 20 ragazzini in 35 metri quadrati!!!! Italia paese di Pulcinella