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Palermo, altra giornata di passione: Lucchesi e Bergamo “dribblano” i tifosi

Un’altra giornata di passione e attesa. Questo lo scenario vissuto in casa Palermo, tra riunioni del CdA (che proseguirà domattina), nuovi retroscena legati al caos fideiussione e la mobilitazione dei tifosi che hanno presidiato gli uffici della sede del club di Viale del Fante, in attesa di risposte che ancora non sono arrivate, mentre i rosanero si avvicinano sempre più al baratro della Serie D.

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La giornata è cominciata con l’apertura del CdA da parte del presidente Alessandro Albanese, che poi ha sospeso i lavori per permettere al Consiglio di operare delle verifiche sui conti e la documentazione. Il presidente (oltre a confrontarsi con i tifosi presenti) ha ammesso la propria preoccupazione e che la situazione è oggettivamente “grave”.  Nel pomeriggio però è arrivata la notizia del posticipo del CdA, che sarebbe dovuto riprendere alle 19 di mercoledì e invece proseguirà soltanto domani alle ore 12.


E i tifosi, via via in numero sempre maggiore nel piazzale dello stadio, hanno continuato a chiedere notizie reali ai dirigenti. C’è stato un contatto con il presidente Albanese quando ha lasciato lo stadio: il presidio è proseguito nel pomeriggio, nonostante il caldo asfissiante, con qualche slogan, il lancio di petardi e il danneggiamento di un’auto (a cui i tifosi avrebbero tagliato le gomme). Nulla di particolarmente rilevante, considerata anche la gravità della situazione.

Per precauzione è stato disposto un cordone di sicurezza con i carabinieri che hanno sorvegliato la situazione con l’ausilio degli agenti della Digos. Intorno alle 15.30, gli agenti hanno scortato fuori dallo stadio il dg Fabrizio Lucchesi e l’amministratore delegato Roberto Bergamo attraverso un’uscita secondaria proprio per evitare di surriscaldare gli animi; i due dirigenti si sono poi recati in aeroporto per imbarcarsi su un volo per Roma. Il responsabile amministrativo Daniela De Angeli ha invece accettato il confronto con i tifosi, alcuni dei quali le hanno rinfacciato la scelta di non avere venduto la società al Fondo York Capital che avrebbe dato maggiori garanzie.

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11 thoughts on “Palermo, altra giornata di passione: Lucchesi e Bergamo “dribblano” i tifosi

  1. i carabinieri servirebbero per difendere i tifosi da questa gente e non il contrario… i danni li fanno loro e non solo ai tifosi ma ad intere comunità, basti pensare a quanta gente, piccole aziende e personale perderanno introiti.

  2. Tornano insieme a macaione per fare compagnia al povero albanese che rimane solo. Unico palermitano cui rimarrà sta stimmate.

  3. Pretendo le scuse di 4 lecchini filosocietari che chiamavano strisciati me e altri veri tifosi che osavamo criticare arkus, pistilli, lucchesi e compagnia bella!

  4. Pistilli ancora unsinn’agghiuto? Vatinne in Belgio dai tuoi camerati. Più cazzilli e meno pistilli! Fuori i camerati da Palermo!

  5. L’intenzione è sempre stata quella di far fallire il Palermo… per questo sono arrivati prima gli inglesi con 2.000 sterline cash e poi arkus coi suoi già falliti ex-Latina… Vergogna e un grazie a Zamparini per i 50 milioni di euro di debito e le varie operazioni fittizie sul marchio… Lui non ci ha perso un euro, potete scommetterci…

  6. Perchè non è stata venduta la società a York Capital?
    Semplice, perchè avrebbero dovuto spulciare i conti, mentre un Baccaglini, gli inglesi o arkus non avrebbero mai cercato l’ago nel pagliaio…
    Il vero responsabile è chi ha lasciato il palermo con 50 milioni di euro di debiti, di chi ha fittiziamente venduto il marchio, di chi è scappato senza dare un futuro al Palermo.

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