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Palermo, altro che quarantena: show in costume e sdraio. Le pagelle ironiche di A&F

È la prima partita nell’epoca del corona virus. Noi siamo al nostro posto perché dopo avere bevuto in mezza Europa con al seguito tisici, sciancati, mezzi infartuati, ipertesi e pure qualche asmatico ci sentiamo immunizzati e pronti pure per l’ebola. Ma siamo praticamente gli unici e la partita pare giocata a porte chiuse e i parenti della zita si sono pure presentati con le mascherine e l’amuchina d’ordinanza. Pergolizzi tira fuori dalla naftalina Ricciardo e gli mette accanto Floriano e Felici. Per il resto sembra abbia deciso di finirla con gli esperimenti per paura di essere fottuto pure lui in quarantena con la scusa del coronavirus.

Il Palermo se la fissìa abbastanza e quando arriva la notizia del vantaggio del Corigliano sul Savoia ci sembra buono perché non capiamo come minchia deve segnare il Palermo. Ma com’è e come non è al 16’, tra mezzi cross, rimpalli e mezzi tiri Felici riesce a metterla dentro. Palermo in vantaggio! La formazione ci sembra quella giusta per cui ci chiediamo se, a Licata, Pergolizzi l’ha cambiata apposta perché sapeva che ci andavamo noi e ci doveva far fare bile per forza. Propendiamo per il sì!

Il Palermo dopo il gol si trasforma e si trasferisce stabilmente nell’area avversaria, mentre il Nola chiede informazioni sull’altro lato del campo che per i giocatori bianconeri è zona sconosciuta. Al 32’ i rosa raddoppiano grazie a un tiro di Ricciardo che il portiere non trattiene e Floriano è lesto a ribattere in rete (notasi che ormai scriviamo come veri cronisti!). Ricciardo fa un gran lavoro e fa sentire la sua presenza e noi ci interroghiamo nuovamente: Pergolizzi, ma come minchia l’hai pensata la formazione di Licata?


Nel secondo tempo il Nola rientra più convinto perché deve attaccare nell’unica parte di campo che ha visto finora e così, nei primi dieci minuti, si presenta un po’ più spesso in avanti lasciando ai padroni di casa praterie in contropiede. Almeno in quattro occasioni potremmo fare il terzo ma Langella due volte spara in curva e Floriano idem e una la piazza sul palo. Fioccano le occasioni ma il Palermo non ne approfitta e i vostri cronitifosi trovano anche il tempo di chiedere che minchia ha combinato il numero 3 del Nola per essere fischiato da tutto lo stadio: gesti “affettuosi” a gradinata e tribuna, a quanto pare.

Continua la fiera dei piedi torti e in tribuna si invoca la chiave da 11 per i piedi di Langella, autore di un paio di tiri che meritano almeno un controllo della convergenza. Al 30’ finalmente arriva il terzo ed è un gol stupendo perché Floriano quelli facili ha deciso che non li deve segnare. E per dimostrarcelo segna anche il quarto con un altro tiro a giro sotto il “sette”. il Nola ha fatto davvero soltanto da comparsa per un Palermo troppo superiore e bello anche da vedere. Una altra vittoria e otto giornate al termine, perché anche se ci siamo divertiti noi vogliamo scappare via prima possibile. Forza Palermo!

PALERMO – NOLA 4 – 0, GLI HIGHLIGHTS

Pelagotti s.v.:  Già c’è un caldo infame, per giunta la palla non la vede mai. Tanto vale venire in costume la prossima volta. Sedia sdraio.

Doda 6: Non è che abbia bisogno di dannarsi l’anima. In difesa si soffre poco e in fase di spinta ci pensano già altri. Tranquillo.

Lancini 6,5: Anche per lui un pomeriggio di serenità. Quando può si fa vedere anche in zona offensiva, con buoni risultati. Ambivalente.

Peretti 6,5: Conferma la sua crescita di partita in partita. Puntello.

Crivello 7: Mette in campo tutta la sua esperienza e un furore agonistico che non conosce limiti. Condottiero.

Langella 6: Una prestazione molto positiva, come ormai accade sempre più spesso, purtroppo macchiata da due palle goal fallite in maniera invereconda. Meno male che gli errori sono stati ininfluenti. Sbilenco.

(dal 40′ s.t. Kraja) s.v.

Martin 7,5: Evidentemente l’allenatore del Nola non ha studiato a sufficienza il Palermo, altrimenti non si spiegherebbe tutto lo spazio lasciato al francese che sciorina una delle migliori prestazioni della stagione. Bentornato.

Martinelli 6,5: Recupera mille  palloni sulla mediana, anche se spesso non rilancia l’azione come dovrebbe. Stantuffo.

(dal 43′ s.t. Lucca) s.v.

Felici 7,5: Conferma quanto abbiamo già detto più volte sul fatto che debba giocare sempre. Oltre al goal che sblocca la partita partecipa costantemente a tutte le azioni d’attacco del Palermo seminando il panico nelle fila dei campani. Peccato che anche lui si mangi più di un gol praticamente fatto. Reattivo.

(dal 45′ s.t. Silipo) s.v.

Ricciardo 6: non si può rinunciare ad un centravanti, ed anche se è lento, sgraziato e spesso in fuori gioco, risulta comunque determinante nel creare spazi e fare salire la squadra quando è necessario. Certo se riuscisse pure a segnare sarebbe meglio. A secco.

(dal 17′ s.t. Sforzini) s.v.

Floriano 9,5: Non gli mettiamo 10, come meriterebbe, perché segna i gol difficili ma fallisce, incredibilmente quelli facili, in almeno due occasioni. Categoria superiore.

Pergolizzi 6,5: Noi siamo gente rancorosa e quindi ci teniamo bassi con il voto perché ancora non gli abbiamo perdonato la disfatta di Licata, soprattutto dopo le sette ore di pullman che ci siamo sciroppati. Comunque ci sembra positivo il fatto che abbia capito di avere fatto una minchiata. Pentito.

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7 thoughts on “Palermo, altro che quarantena: show in costume e sdraio. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Floriano segna gol difficili, non quelli facili e NON FA ASSIST. andate a vedere al 43′ del primo tempo che palla NON DA a Ricciardo, che poi grazie che non segna!

  2. Questa è la formazione che ci ha dato più garanzie e più punti in classifica. Continuate così per andare via il più presto possibile da questo limbo! Forza Palermo e viva Santa Rosalia!

  3. volevo sottolineare il dito medio mostrato ripetutamente al pubblico da parte del nr. 3 del nola , del quale sconosco il nome. questo perche’ nel primo tempo dopo aver fatto fallo a doda gli ha pure rifilato un calcione mentre era a terra dolorante.
    TERZA CATEGORIA

  4. La squadra è questa, e va in C da sola, tanta è la superiorità con la maggior parte delle squadre del girone, basta che il genio della panchina non si inventa qualche altra rivoluzione…

    1. Perchè l’incrocio tra il palo e la traversa forma un sette; in alternativa si può anche dire “all’incrocio dei pali”.

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