Palermo, asfaltata la Turris: dimissioni rientrate. Le pagelle ironiche di A&F
Martedì sera avevamo deciso di chiudere per sempre questa rubrica. Troppa amarezza, troppe delusioni e soprattutto la consapevolezza che dopo prestazioni come quella di Foggia, anche inguaribili cazzàri come i vostri cronitifosi, avevano esaurito ogni possibile argomento per riderci sopra. Ma il nostro MegaDirettore non ha voluto sentire ragioni, anche a seguito della sollevazione popolare sui social non appena filtrata la velina dalla solita fonte anonima ben identificata.
E così eccoci ancora qua, pronti a sfidare querele e improperi perché abbiamo deciso che non ci limiteremo più e l’accordo è che, in ogni caso, paga il MegaDirettore. Con questo spirito battagliero ci accomodiamo sui seggiolini della Favorita senza neanche studiare prima la formazione. Vogliamo solo guardare, giudicare e criticare. Il Palermo, timoroso dei nostri giudizi taglienti, cerca di smentìrci subito e parte a mille. Nel giro di dieci minuti contiamo almeno tre occasioni da gol, di cui una clamorosa con Brunori che solo soletto a due passi dalla porta colpisce il palo.
Quando già stiamo cominciando ad incazzarci, perché il portiere campano ci sembra in gran giornata, ci pensa un difensore della Turris a inventarsi un autogollonzo che sblocca la partita.
I rosanero potrebbero dilagare, soprattutto grazie alle intuizioni degli esterni che imperversano tra le fila della improbabile difesa ospite. Ma le imprecisioni in fase realizzativa non ci lasciano tranquilli. Per fortuna in chiusura di tempo Floriano, al termine di una grande azione e di un incredibile errore sotto porta di Lancini, raddoppia e ci consente di andare al riposo senza necessità di fare uso di alcolici. In periodo di dieta non è male.
Il copione non cambia nella ripresa né incidono più di tanto le sostituzioni. Stavolta Baldini non stravolge la squadra ed il Palermo dilaga. Sul tabellino dei marcatori finiscono Brunori, Luperini e in chiusura anche Soleri per una cinquina che, come al solito, ci illude per il futuro e ci fa imbestialire ancora di più per il passato e per i tanti punti gettati al vento con squadre certamente meno quotate della Turris, appena asfaltata. Scottati dalle passate esperienze usciamo dallo stadio felici ma distaccati. “Confucianamente” rimaniamo seduti sulla riva del fiume e aspettiamo il prosieguo, pur continuando a gridare Forza Palermo.
Pelagotti 6,5 – La Turris non fa molto ma quando tira in porta lui c’è. E non ci pare poco. Sveglio.
Accardi 6 – Gli avversari non fanno particolarmente paura e per lui è un tranquillo pomeriggio di riposo. Pennichella.
(dal 15’ s.t. Somma) s.v.
Lancini 6 – Anche per lui non ci sono – né potrebbero esserci – problemi di sorta, ma già è importante che riesca a non mettersi in difficoltà da solo. Indulgente.
Perrotta 6 – A noi sembra il titolare naturale al centro della difesa perché finora è stato il più sicuro. Garanzia.
Crivello 6 – Presidia la sua fascia senza difficoltà. Controllore.
(dal 1’ s.t. Giron) 6 – La giornata è tranquilla. Relax.
De Rose 7 – Corre e pressa. Poi si inventa anche un assist per il gol di Brunori e addirittura sfiora il gol con qualche conclusione dalla distanza. Pentole e coperchi.
Damiani 6,5 – A noi piace perché è un regista classico come non ne vedevamo da tempo al Barbera. Oggi si fa vedere anche in avanti. Tuttofare.
(dal 28’ s.t. Soleri) 7 – Segna il quinto gol. Pokerissimo.
Valente 6,5 – Solita partita di corsa. Copre e imposta andando anche vicino al gol. Uomo ovunque.
Luperini 7,5 – Attacca lo spazio con più convinzione e corre con maggior costrutto. Segna anche un gol in mischia. Stupiti (noi)
Floriano 8 – Avevamo chiesto si sedesse in panchina. Ma oggi ci smentisce e torna a farci vedere grandi giocate. Pallonetto, assist e pure gol! Ha avuto ragione Baldini a insistere? Figliol prodigo.
(dal 15’ s.t. Felici) 6 – Prova a segnare in più occasioni ma non trova mai il guizzo giusto. Over and over again.
Brunori 7,5 – Nel primo tempo sbaglia un gol fatto e un po’ si perde. Nel secondo tempo entra determinato a segnare e fa un gol da grande attaccante. Diesel.
(dal 40’ s.t. Dall’Oglio) s.v.
Baldini 7 – La squadra gioca bene e diverte, crea occasioni a ripetizione e non smette mai di giocare all’attacco. La lezione a Foggia è servita? Zemaniano.
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Gran ressa di commenti quando si perde e mo’? Comunque vedendo adesso la posizione del Catanzaro mi sto mangiando le mani per i punti persi….Ah però il Foggia ha vinto a Monopoli, il Messina aveva vinto a Bari come adesso pure il Campobasso….forse è la C che è matta e imprevedibile quanto il Palermo, questo Palermo dal potenziale indefinibile che non si sa dove può arrivare
È la dimostrazione che questa squadra non è scarsa. Bisogna capire perché in trasferta le prestazioni sono così indecorose. Certo se ci fosse più presenza di pubblico non guasterebbe…..
‘Cinque pezzi facili’, 1970. Piccolo (o grande, secondo tanti) cult ‘di generazione’ (e inaugurazione per la popolarità internazionale di J. Nicholson). Generazione, in fondo non ho mai capito bene cosa significhi e significasse allora, la generazione. C’erano i miei amici, la comitiva, spesso si usciva insieme, abitavamo tutti con i nostri genitori. L’America era lontana e alquanto distanti alcuni di questi film dallo sguardo critico e amaro sui modelli di vita americani e in definitiva, secondo me, anche un po’ ‘furbi’. 5 i gol del Palermo, (a Roma si dice: ‘quanno a tordi e quanno a grilli’), l’ultimo l’avrei risparmiato ai ‘corallini’*, perché penso che il maramaldeggiare non sia mai di buon auspicio. D’accordo, la superstizione è cosa da ignoranti ma non crederci porta attasso. Ps *’Corallini’, i giocatori della Turris. Non lo sapevo, l’ho letto oggi sul web rosanero, in una cronaca giornalistica. Come ‘corallina’, conosco un salame, tradizione per il pranzo (antipasto) di Pasqua, accompagnato da pizza al formaggio e casatiello con le uova sode. Non vedo l’ora.
Ragazzi miei, ma come avete potuto in una rubrica satirica (che tuttavia dice quasi sempre molte più verità di quelle dei commenti “seri”), dimenticare il vero, grande protagonista di questa scintillante vittoria: Mastro Lindo Sbraga, stopper pelato di grande stazza che mi ha ricordato sin dai primi minuti l’altra “miniera d’oro” vista al Barbera quest’anno: il foggiano Markic. In un tempo, Mastro Lindo fa più danni (per loro) delle cavallette accucchiando: un autogollonzo, un’ammonizione, una serie di errori di posizione sui contropiede del Palermo e una carambola sulla testa di Santaniello che provoca un’incredibile auto-traversa. Al confronto Lancini che, di riffe o di raffe, ha confezionato tre incredibili assist involontari sembra davvero il Bonucci cui afferma d’ispirarsi. Mai come ieri gli assenti hanno avuto torto. Pazienza: ce ne faremo una ragione. Come direbbe il grande Arbore: “Meno siamo, meglio stiamo”. Forza Palermo sempre.
Non si capisce dove ar r Ivano i meriti del Palermo ,e dove arrivano i demeriti della Turris ,risultata ben poca cosa.
Rimane sempre come in tutto il campionato l’esame trasferta che non superiamo mai…l’unica speranza, nonostante non si sia intervenuti in sede di calciomercato nella difesa, il vero tallone d’achille della squadra e che il mister non faccia più esperimenti tattici improbabili, trasferisca a questi giocatori la sua voglia di vincere e convincere in ottica playoff..ora ci attende il francavilla..la partita della svolta???….frase ripetuta tante volte…vedremo…forza palermo e un caro saluto al vero tifoso Mirri…!!!
Non mi deprimevo ieri, non mi esalto oggi , manca una società solida . Inutile dire oggi che andremo in B , rimaniamo con i piedi per terra.Forza Palermo sempre.
A Foggia, malgrado il risultato, non e’ stata una disfatta. Il punteggio determina il giudizio, atavico vizio di chi giudica le partite…
Ma chi si illude che il Palermo abbia fatto l’impresa? Chi si illude che andrà in serie B? Però è doveroso sottolineare che chi, dopo la scorsa partita, aveva scritto che la Turris ci avrebbe fatto 4 gol, oggi scrive che abbiamo giocato contro “nessuno”. E’ senza dubbio, quest’ultima, una parte di verità, ma io (e non lo dico con lo scopo di farmene un vanto) avevo smorzato(avendo visto quella partita) l’entusiasmo di chi celebrava il Catania vittorioso largamente a Torre del Greco ed avevo commentato ”hanno giocato contro nessuno e con immense vuote praterie lasciate libere e da sfruttare”. Stesso discorso è applicabile alle partite giocate contro la Juve Stabia da entrambe le squadre. La differenza però c’è e sta nelle giacchette nere (o rosse o gialle) che rappresentano il potere in campo, sempre benevole nei confronti dei cugini (10 rigori a favore non sono uno scherzo) ed invece diversamente “rigorosi” ed inflessibili contro i rosanero. Purtroppo ciò non è stato assimilato dai nostri che, sino ad ora, non hanno compreso che un normalissimo fallo di gioco (quasi a tutti perdonabile) a noi costa un’ammonizione, preludio di una più che probabile imminente successiva espulsione. Partendo dal presupposto che stiamo giocando in un campionato falsato in origine (il Catania non poteva essere iscritto senza il versamento dell’importo totale della fideiussione per regolamento necessaria alla validità dell’iscrizione stessa); ancora partendo dall’ulteriore presupposto che il Catania è stato di fatto tenuto in vita da fondi maltesi di sconosciuta provenienza sui quali TUTTI hanno chiuso gli occhi e nessuno ha (per come invece doveva) quanto meno chiedere chiarimenti; partendo ulteriormente dal presupposto che i punti di penalizzazione (per mancato pagamento di stipendi e SOPRATTUTTO TASSE) li tolgono all’occorrenza con estrema facilità (senza motivazione alcuna) qualora dovesse servire a una determinata causa; constatando che, nonostante la UFFICIALE dichiarazione dei curatori circa la certezza che non sarebbe stata indetta nessuna seconda asta, invece la seconda sta ci sarà per diretta comunicazione del Tribunale Fallimentare di Catania; letto ancora che il futuro acquirente del ramo sportivo Catania (che in realtà c’è sempre stato) scalpita già alla porta; considerati i maggiori introiti pubblicitari e televisivi, nonché gli aiuti della Lega B, che garantirebbero serenità economica e migliore potenzialità di programmazione; constatato che il Catania (non soltanto per meriti sportivi propri) si sta avvicinando alla zona play off (sono certo che almeno l’ultima posizione utile al riguardo sarà sua e che se dovesse essere necessario, a tal fine, saranno tolti i punti di penalizzazione). Insomma, dopo il tutto sopra considerato, di quali play off stiamo parlando a proposito del Palermo? Pur non potendo avvalermi dell’assoluta grande certezza ma soltanto delle mie piccole considerazioni, IO SCRIVO: In serie B, oltre la prima classificata del nostro girone, faranno andare il Catania. Lo chiameranno “MIRACOLO CALCISTICO” (quello sì), ma sappiamo bene che qualche santo potrebbe trovarsi in Paradiso (almeno così crediamo o ci fanno credere che sia il suo attuale posto) soltanto perché gli è stata fatta una grandissima (devo astenermi sulla relativa correttezza o scorrettezza) campagna pubblicitaria ed elettorale. I 60 milioni di debiti, soprattutto di TASSE, che lo Stato farà pagare in qualche modo a noi al posto del furbissimo Catania, considerateli un’opera di bene, come devoluzione ad una Onlus,(non credo comunque che saranno deducibili dal mod. 730). Ho preferito usare metafore larghe, larghissime, le parole più opportune e giuste comunque trapelano lo stesso. Ed adesso, almeno per una volta, si abbia il coraggio di di non sotterrare quella che è adesso è la mia verità e che domani potrebbe trovarsi, in piena evidenza, dinnanzi agli occhi di tutti.
Per chi ha scritto (tal Daniele ma potrebbe anche essere tal V,), in altra parte del sito, che io sarei ossessionato dal Catania. Una volta per tutte: Io non sono ossessionato dal Catania. Io non tollero le tru+++! Del Catania e di Catania non mi frega nulla. Scriverei le stesse cose anche se si trattasse del Foggia, del Messina o della Vibonese. Se hai notizie circa la provenienza da Malta (soggettiva ed oggettiva) di un milione di euro che, praticamente, ha salvato il Catania permettendo di giungere alla situazione attuale, oppure se hai notizie su come sia stato possibile accettare (da parte della Lega o FIGC) in sede di iscrizione, (caso unico sinora) una fideiussione clamorosamente deficitaria illustrami al riguardo. E’ appena il caso di ricordare che per l’iscrizione del Palermo in SERIE D hanno preteso un milione (altrimenti non ci avrebbero consentito di iscriverci e giocare il campionato DILETTANTISTICO). Questi aspetti, queste clamorose diversità di trattamento (e non solo nei confronti del Palermo) spogliano di qualsiasi significato la comparazione dei valori tecnici fatta da te sulle due squadre. Spero di essere stato chiaro.
Squadra che vince o pareggia in casa e poi le perde quasi tutte in trasferta non va da nessuna parte, il nostro caro amico Guido ricordera il Palermo targato Di Marzio, un rullo in casa e uno schifo fuori. Quell’anno si retrocesse nonostante le 14 vittorie in casa su 19 incontri. Ma ci furono 14 sconfitte fuori casa e 5 pareggi.