Palermo, Asta a SN: “I rosanero devono ripartire da De Zerbi”
Sabato sera alle 20.45 allo stadio “Renzo Barberà” si disputerà il match tra Palermo e Napoli. C’è grande attesa per vedere all’opera il nuovo Palermo targato De Zerbi. Un giocatore che ha vestito entrambe le maglie è Antonino Asta, attuale allenatore del Feralpisalò.
In Serie A Asta ha collezionato 33 presenze, mentre in serie B 132 presenze e 12 gol. Nel campionato cadetto con la maglia rosanero ha raggiunto 24 presenze e 3 gol mentre con i partenopei 13 presenze e 2 reti. Ai microfoni di stadionews ha così parlato del prossimo derby delle due Sicilie: “Da una parte il Napoli vuole dare continuità dopo l’ultima vittoria sul Milan mentre il Palermo deve ricominciare da un nuovo corso, che si chiama De Zerbi, siamo agli inizi e quindi nulla è ancora determinante però ogni partita in serie A ha il suo valore. Il Napoli vuole essere protagonista come lo scorso anno e il Palermo deve migliorare la sua classifica. Solo strada facendo si capirà quale sarà il campionato dei rosanero”.
De Zerbi è alla prima esperienza in serie A, un campionato ostico e questo Asta lo riconosce: “De Zerbi è un allenatore che ha un suo credo e una sua metodologia, è un allenatore che porta avanti le sue ideologie anche in base ai giocatori che ha. È un allenatore giovane, che ha fatto bene al Foggia ed è logico che la Lega Pro non è la serie A, porterà delle situazioni nuove. Bisognerà dare tempo e fiducia anche se conosciamo il carattere Zamparini, mi auguro che se dovessero esserci momenti di difficoltà dia fiducia al tecnico”.
Il presidente Zamparini punta molta sui tecnici giovani, come in passato abbiamo visto con Mangia, Gattuso e adesso De Zerbi, Antonino Asta condivide questo politica: “La politica iniziale io l’appoggio, sono allenatori giovani però che hanno un loro modo di interpretare il calcio e hanno fatto abbastanza bene. Il discorso riguarda il tempo che non è mai dalla loro parte soprattutto quando si tratta di Zamparini. Mi auguro che dalle esperienze passate il presidente abbia tratto insegnamenti. Detto questo bisogna comunque riconoscere a Zamparini quanto ha fatto per il Palermo. Quindi fiducia massima all’allenatore , soprattutto nei momenti difficili perché è lì che si vede quanto la società sia vicina all’allenatore”.
Asta ha anche parlato del rapporto che ha avuto con il presidente Zamparini: “Il mio ricordo è più che altro legato a come ci siamo lasciati ma è storia vecchia, io mi ero fatto male, in quella partita che fu decisiva contro il Lecce e a causa dell’infortunio smisi di giocare. Non saprò mai la verità so solo che è finita per vie legali, si poteva evitare anzi non si doveva ma loro hanno voluto così, quindi è normale che uno si difende con le armi che ha, ed è finita così. Ognuno per la sua strada e da lì cominciai la mia esperienza come allenatore. Per quanta riguarda il rapporto giocatore-presidente ho un ricordo, comunque, positivo perché non ci faceva mancare nulla. Era sempre molto presente, anche in quella stagione che agli inizi fu difficile con tre cambi di allenatori”.
Palermo con il suo tifo, anche grazie al calore della piazza rimane sempre un ricordo indelebile nella mente dei giocatori, Asta ricorda così la sua esperienza in rosanero: “Io sono siciliano, nato ad Alcamo, quindi sapevo già cosa fosse Palermo. Per me è stato un riconoscimento alla mia carriera, era una piazza ambita. Ricordo ancora il mio arrivo al Barbera, c’era 5000 spettatori per un’amichevole e molti erano giunti anche per me è stata un’emozione indescrivibile. È una città che vive di calcio, purtroppo negli ultimi anni tra alti e bassi può capitare che i tifosi di disinnamorino”.
Antonino Asta dopo la brillante carriera da calciatore, ha intrapreso un ruolo da allenatore. Oggi guida il Feralpisalò ed ha commentato così questa nuova esperienza: “Noi abbiamo fatto un ottimo precampionato ma in campionato non siamo partite bene. Abbiamo comunque intenzione di fare un buon campionato anche se questo girone è difficile, possiamo parlare tranquillamente di una Serie B 2 con squadre importanti. Vogliamo essere una mina vagante per arrivare più in alto possibile”.
Il giocatore Asta non si poneva dei limiti, la stessa cosa vale per l’Antonino Asta allenatore: “Non voglio vivere di rimorsi né di rancori. Il mio sogno è quello di allenare in Serie B e in Serie A. Cerco ogni giorno di migliorarmi e di fare bene per arrivare ad una panchina importante