Palermo, attento a… quei due: la Turris di Caneo è una macchina da gol
Grazie a una buona campagna acquisti, il tecnico della Turris Bruno Caneo ha messo su un gruppo solido che in poco tempo si è guadagnato la reputazione di “rivelazione” del campionato. Esattamente come un anno fa, quando sotto la guida di Fabiano la Turris espugnava il Barbera facendosi la nomea di “ammazzagrandi”. Poi la classifica si ridimensionò notevolmente, Fabiano venne esonerato e al suo posto fu ingaggiato Caneo, che compì la missione assegnatagli conquistando la salvezza.
Per il tecnico è una gara da ex. Da giocatore ha indossato la maglia del Palermo nella stagione 1981/82, quando i rosa giocavano in Serie B insieme alla Lazio, che i rosa sconfissero 0-3 all’Olimpico. Quell’anno in squadra c’era anche l’attuale tecnico dell’Atalanta Gianpiero Gasperini.
Guardando la classifica di quest’anno, ci sono due voci che dicono molto sull’anatomia dell’avversario. I corallini vantano a pari merito con il Bari il miglior attacco del girone: 16 reti in 8 giornate. Un dato che racconta di un gioco molto offensivo e soprattutto efficace. C’è perfino chi ha parlato di “Caneolandia”, specie dopo il successo ottenuto sotto i riflettori di “Zemanlandia” lo scorso 11 settembre. Giocare per vincere è il paradigma che ha permesso a Caneo di stravolgere i pronostici di pre-campionato.
Ma ci sono anche le 12 reti subite, che fanno della difesa dei campani la peggiore del girone (insieme alla Paganese), segno inequivocabile di una squadra che, nel suo essere proiettata in avanti, ha spesso trascurato la fase difensiva. Va detto che gli ultimi 4 gol li ha subiti nella trasferta della settimana scorsa a Bari (4 a 2), e che non è il caso di aprire un processo contro la difesa a 3: giocatori come Manzi, Lorenzini ed Esempio hanno dimostrato di saper fare bene. Gli uomini di Caneo sono andati in vantaggio ben due volte e hanno giocato una partita intensa anche dopo l’espulsione di Di Nunzio che ha cambiato le sorti della gara (prima sconfitta in trasferta). Il tecnico vanta dunque ottime ragioni per continuare con il 3-4-3.
La Turris di oggi è un avversario dai due volti ma è comunque riuscita a dare continuità ai risultati. Prima della sconfitta contro il Bari (4 – 2), i campani hanno collezionato tre vittorie consecutive: complessivamente 13 gol nelle ultime 4 gare e soprattutto la straordinaria striscia positiva di Giannone e Leonetti, entrambi sempre a segno nelle ultime quattro gare: il Palermo dovrà stare attento a quei due, che sono in fiducia e cercheranno di sfruttare le difficoltà difensive del Palermo che ogni settimana perde pezzi (stavolta mancherà Marconi)
La trasferta di Torre del Greco, quindi, per il Palermo è un altro grande banco di prova. Filippi affronta un avversario con la stessa mentalità offensiva del Foggia, ma ancora più prolifica. E per di più deve fare i conti l’emergenza infortuni. Ma per fare il salto di qualità il Palermo deve essere più forte delle avversità r cercare la svolta proprio in trasferta, dove finora ha raccolto pochissimo, vanificando quanto di buono fatto al Barbera.
Photo credit: Facebook SS Turris Calcio Srl
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Ma noi neanche li vediamo…….
con questi banchi di prova fra un po il campionato sarà finito – è ora di fare punti veri in trasferta per sperare a un 2 o 3 posto !!!! – il primo ormai lo possiamo scordare !!!
la questione non è arrivare 2 o 3, la questione è che la squadra non è stata costruita per andare in B gli manca ancora qualcosa che non si è potuto o voluto prendere. Arrivando dal 2 al 10 posto non faremmo altro che ripetere il campionato scorso.Tranne se a gennaio non subentri una società economicamente all’altezza e competente e allora si può anche provare
La speranza è questa: restare il più vicino possibile al Bari e sperare in un cambio societario. Così, il 1° posto lo possiamo solo sognare.
Una società all altezza………
Certo che con 40 mln di euro non mi sembra un budget da grande società.