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Palermo – Avellino 1 – 1: gli highlights / VIDEO

FOTO PEPE / PUGLIA

Niente secondo posto per il Palermo. I rosa pareggiano contro l’Avellino dopo una partita molto equilibrata e combattuta. Al vantaggio di Lancini risponde Tito su rigore. Espulsi Doda per i rosanero e Rizzo per gli irpini.

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8 thoughts on “Palermo – Avellino 1 – 1: gli highlights / VIDEO

    1. La cosa strana è che l’arbitro aveva la visuale totalmente libera ed una prospettiva nettamente migliore rispetto a chi guardava dalla tribuna. Per me è malafede e non errore (Troppo sicuro di sé Di Somma nell’intervallo).

  1. A mente fredda, il pari ci può stare (non vedo l’Avellino in grado di andare oltre i playoff). Il modo in cui è arrivato è però inaccettabile e fraudolento. Vero è anche che ci sono stati pali e parate, ma fanno parte del gioco, un rigore inventato dall’arbitro senza neanche il beneficio del dubbio (o, se preferite, rubato da un palermitano che non è certamente esempio di lealtà, nonché di correttezza sportiva e comportamentale) no, non ci può stare. Non dovrebbe essere accettabile per chiunque, a cominciare dalla stessa credibilità delle istituzioni preposte alle regole del calcio. Un peccato davvero per il Palermo e chi ci guadagna è soltanto il Bari che, immeritatamente, prende ulteriore slancio grazie ad aiuti esterni al proprio valore (soltanto di una piccola spanna superiore rispetto a Catanzaro e Palermo). Rivedendo il film della partita e risalendo con la memoria alle sfide con gli irpini dello scorso campionato, mi chiedo perché oggi ci sia tanto astio nei confronti di questo Palermo. Mi chiedo il perché della ricerca della rissa a tutti i costi (vedasi anche il comportamento dei giocatori della Virtus Francavilla). Certamente, non dubitando della correttezza di Di Gaudio e Kanoute, mi aspetto da loro (altrimenti mi verrebbe di pensar male) che corrano con altrettanto impegno e cipiglio nelle prossime partite e che non emulino la Turris (sparita dopo aver giocato da PSG o Real contro di noi). Infine, permettetemi di manifestare dubbi su chi, in apparenza, per il Palermo sostiene di tifare e che in realtà rema contro furbescamente (effettiva direzione leggibile intra le righe). Di palermitani truffatori ed imbroglioni ci basta già Plescia (Calaiò mi pare abbia oramai appeso le scarpe al chiodo) e non necessitiamo certamente di altre presenze (perfino nei commenti) che elargiscono (con gratuite esternazioni di pseudo competenza) inflessibili giudizi, decretando con le parole rigori inesistenti contro una squadra che, nella verità del cuore rosanero, va sempre e soltanto sostenuta ed incoraggiata.

  2. Plescia se era un giocatore corretto doveva imitare i veri campioni che hanno detto all’arbitro che stava sbagliando, che non era rigore, ma si e’ dimostrato un vile e scarso di dignita’ sportiva.

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