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Ballardini: “Contro l’Inter dovremo giocare da squadra. Balotelli? Penso ai ragazzi che ho”

Vigilia di campionato per il Palermo che domani scenderà in campo allo stadio “Giuseppe Meazza” di Milano contro l’Inter. Un banco di prova importante per i rosanero, a caccia del riscatto dopo il ko contro il Sassuolo. Ballardini è totalmente concentrato sulla sfida di domani, consapevole che la sua squadra può far bene: “L’Inter sarà motivata dopo il ko contro il Chievo, sarà ancor più difficile. Noi siamo una squadra seria e cercheremo di mettere in difficoltà i nerazzurri. Ho visto la partita di domenica scorsa, il Chievo ha coperto bene il campo ed ha sfruttato il poco equilibrio dell’Inter in certi momenti della partita. Noi faremo una partita da squadra: dovremo essere compatti e corti, con equilibrio e le qualità che abbiamo, cioè corsa e attacco dello spazio. Bisogna essere più sfacciati, bisogna attaccare la porta con più giocatori in maniera ordinata. Bisogna avere quella sana consapevolezza di avanzare con più giocatori. Servono quegli inserimenti a sorpresa con centrocampisti, esterni e attaccanti”.

Indicazioni precise quelle del tecnico rosanero, che tiene alta la guardia ma non considera l’Inter in corsa per la vittoria del campionato: “Non considero l’Inter la principale antagonista della Juventus per lo scudetto. Ha una grande squadra ma non basta. Anche Roma e Napoli hanno grandi giocatori, ma bisogna anche essere squadra. L’Inter arriverà ad esserlo ma al momento le squadre vicine sono altre”.

Contro i nerazzurri si vedrà un nuovo Palermo, visto che verrà accantonato il 4-3-3 in favore del 3-5-1-1, modulo già rodato e nelle corde degli uomini di Ballardini. Per il tridente, quindi, una piccola bocciatura iniziando dall’esperimento Quaison falso nueve: “È stato molto falso – ha ammesso il tecnico rosanero – volevamo che attaccasse meglio la porta con la sua velocità e la sua agilità. Ha giocato più da seconda punta. Deve tirar fuori le sue qualità, le ha e deve dimostrare che è capace”. Lo svedese è uno dei giovani che, secondo Ballardini, ha ancora margini di miglioramento come tanti giovani in squadra: “Bentivegna? Lui come lo stesso Balogh, Sallai e Quaison ha qualità importanti. Deve darci una mano ma dobbiamo essere noi a farlo crescere coi tempi dovuti. Sallai è un ragazzino molto interessante. Ha bisogno del suo tempo: domenica è entrato ed ha fatto bene, deve continuare così. Ci sono dei tempi di maturazione, guardate il processo di crescita di Dybala. Sallai ha 18 anni, ha bisogno di un contesto non troppo esigente”.


Domani a San Siro non ci saranno, oltre ai soliti infortunati, anche Struna mentre è convocato il nuovo arrivato Bouy. Ancora da definire il centrocampo, con Ballardini che ha le idee chiare sui singoli del reparto centrale: “Hiljemark ha qualità importanti, da lui pretendiamo molto nel gioco e nella fase difensiva. È anche bravo nella fase offensiva ma deve migliorare negli inserimenti. Chochev sta crescendo, in fase difensiva si fa sentire. Il Palermo punta su di lui. Contro il Sassuolo doveva chiudere sugli esterni, c’era questa necessità. Jajalo ha avuto il suo problema, adesso sta recuperando. Magari gli serve più tempo rispetto agli altri per prendere il ritmo partita. È stato fermo abbastanza, contiamo di recuperarlo alla svelta”.

Ballardini, così come settimana scorsa, non si fa distrarre dalle voci di mercato e chiude ben presto il discorso Balotelli: “Noi siamo una squadra molto seria e legata, parlo solo dei ragazzi che ho e dei quali sono molto contento. Il resto non mi compete, non parlo di chi non è della mia squadra”. Chiosa finale sulle idee di mercato insieme al presidente Zamparini: “Siamo sempre stati tutti chiari, presidente, ds e allenatore: si cerca di fare sempre il bene della squadra”.

Il bene della squadra, quindi, passa da Milano: da una parte la sfida di San Siro, dall’altra le trattative negli hotel milanesi.

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