Palermo, il Barbera si svuota: numeri sempre più negativi
Un Barbera sempre più vuoto. Ormai è questa la triste realtà con la quale il Palermo deve fare i conti ogni domenica: è noto il fatto che i pienoni di una volta non ci sono più, ma il dato degli spettatori presenti sugli spalti nelle partite casalinghe peggiora anno dopo anno. Se si considerano le ultime tre stagioni, quelle da quando il Palermo è tornato in Serie A dopo l’anno in B, la media tifosi è scesa drasticamente: 22.143 nella stagione 2014-15, 22.280 l’anno scorso (media salvata dal sold-out nella sfida contro il Verona all’ultima giornata), mentre quest’anno la desolante media spettatori a partita è di 13945.
Un numero incredibilmente basso, chiaro termometro della situazione attuale in casa Palermo: la rassegnazione è totale tra i tifosi, da una parte una squadra che non ha mai ingranato la marcia in questa stagione e dall’altro lato un chiaro segno di protesta contro un presidente (adesso solo proprietario) che ha portato i tifosi al limite della sopportazione. La media di quest’anno è di poco superiore al dato spettatori più basso dell’anno scorso, registrato per Palermo-Torino con 13820 tifosi sugli spalti.
Basti pensare che il record negativo appartiene a Palermo-Lazio, appena 8689 presenti. Dalla Lazio alla Lazio: contro i biancocelesti l’anno scorso arrivò l’unico episodio increscioso di una tifoseria da sempre corretta con la sospensione dell’incontro e la chiusura per un turno del Barbera, quest’anno il record negativo. Neanche i prezzi popolari hanno aiutato a riempire lo stadio. La situazione dentro e fuori in campo non aiuta, ma anche nel tifo organizzato la spaccatura è netta: la curva nord di una volta non esiste più e la divisione tra inferiore e superiore non giova a nessuno.
Il dato negativo degli spettatori, tra l’altro, va a braccetto con i punti racimolati in casa dal Palermo. Un ambiente diventato ostile, quando prima il Barbera era un fortino inespugnabile anche per i top club italiani. Basti pensare che un solo punto tra le mura “amiche” (virgolette d’obbligo) in tutto il girone d’andata, da quando il massimo torneo si gioca a girone unico, non l’ha mai fatto nessuno. In vista del prossimo anno una delle priorità della proprietà, vecchia o nuova che sia, sarà quello di riportare i tifosi allo stadio per restituire quel senso di appartenenza che si è perso nel tempo.
La proprietà vecchia e nuova che sia (sembra sempre la stessa) non ha manifestato intenzioni di cambiare il trend degli ultimi cinque anni.
E’ già stata innescata l’asta per Nestorosky. Non si puo’ ogni anno smobilizzare. Ormai i giocatori sanno che venire a Palermo si tratta solo di alcuni mesi. Non è possibile che non esista più da quando è andato via Miccoli un idolo che possa attaccarsi ai cuori del palermitani.
Continuando con questo trend è quasi impossibile che il prossimo anno ci sia qualcuno allo stadio.
Dimostrare di cambiare registro significa per me tifoso, assumere e portare a Palermo Sabatini e Delio Rossi chiedendo di ricostruire una squadra degna di questa città. Non continuare a scommettere nei vari casinò europei. (grande hobby di Zamparini)
Bellotti è stato ceduto perchè ha chiesto l’aumento, così come Barreto, Rigoni, Mugnoz e così via. A Palermo appena un giocatore chiede l’aumento oppure è vicino ai trent’anni viene fatto fuori a costo di rimetterci il valore del cartellino. “Questo è amministrare” !!!!!!!!!