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Palermo, bilancio in rosso: al giro di boa gli stessi punti di due anni fa

A fine girone d’andata è normale fare il primo bilancio della stagione e un confronto con i campionati precedenti è quasi d’obbligo. I conti del Palermo, partito con ambizioni importantissime, non tornano: i rosa hanno conquistato 24 punti in 19 partite, gli stessi di due anni fa, la prima Serie B con Eugenio Corini.

Massimiliano Radicini, sulle pagine del Giornale di Sicilia, ricorda che due anni fa il Palermo era una squadra neopromossa, che come obiettivo principale aveva la salvezza, con un piccolo sguardo ai playoff. La squadra chiuse il campionato con 49 punti, che valsero il 9° posto, a un passo dagli spareggi.

Sono otto in meno, invece, i punti rispetto all’anno scorso. Il Palermo si trovava al sesto posto, a sole tre lunghezze dal Venezia secondo in classifica. Un abisso rispetto al campionato in corso: i punti di distacco dal Pisa secondo sono 16.


La strada è sicuramente in salita, la vittoria col Bari può rappresentare un punto di partenza, ma adesso serve premere a fondo l’acceleratore”, scrive Radicini.

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7 thoughts on “Palermo, bilancio in rosso: al giro di boa gli stessi punti di due anni fa

  1. Non è una sorpresa. Purtroppo riconfermare quasi in toto la squadra dell’ anno scorso ha portato a questi risultati. Purtroppo, lo riconfermo, i giocatori hanno smesso di giocare da tempo, viziati dai conti di centinaia di migliaia di euro e da contratti che nessuno avrebbe offerto mai loro. Corini, completamente incompetente da allenatore, non ha fatto altro che accentuare questo atteggiamento di superficialità della squadra. Bimbi viziati che non sanno neanche più a pallone. Gente che se ne voleva andare, riconfermata; gente che è buona per la serie D, riconfermata con 2 – 3 anni di contratto. Cose assurde. Che poi Dionisi avrà le sue colpe, questo si può pure discutere. Ma ha preso l’eredità di un Corini che ha letteralmente distrutto un ambiente. In ogni caso, poi, anche Corini non poteva di certo fare miracoli con questa accozzagli di buoni a nulla. Mettici poi uno spogliatoio completamente disunito, tutti che litigano, e la frittata è fatta. Spero che a gennaio si cambi davvero tanto e si prendano soprattutto giovani, con voglia di emergere. Per chi, come dicevo, addita le colpe all’allenatore, questo ha anche un fondo di verità. Quelli che ne capiscono, di calcio, sono ormai molto rari.

    1. Ma dove hai appreso che lo spogliatoio è completamente disunito e che tutti litigano con tutti? Hai delle fonti privilegiate che la stampa locale non ha?

      1. Giovanni dice il vero, tu che leggi Topolino non puoi sapere nulla ed infatti sei buono solo per insultare.
        Lo spogliatoio è disunito fin dall’anno scorso dove avvenne la scazzottata tra Corini e Lucioni.
        Ti sei mai chiesto perché Lucioni risultava sempre infortunato?
        Ti sei mai chiesto perché Lucioni ha rescisso il contratto consensualmente con la società?

  2. Chi tra Corini e Dionisi ha peggio figurato durante il girone di andata del primo campionato sulla panchina del Palermo? Domanda delle cento pistole che, però, tutto sommato mi consente di riposare in attesa della risposta definitiva affidata, come sempre, al campo. Di sicuro, non riuscirò, invece, a dormire da oggi sino a Codanno se StadioNews non mi comunicherà nome e cognome del vincitore di quel fantomatico premio al miglior giocatore del mese che Rodri Gomes, forse favorito dalla composizione della giuria (il suo potente procuratore, sua nonna, Rosanero, il cognato del Tizio e Pina A’ Paneddara), ha vinto per tre volte consecutive. Il dubbio amletico che mi tiene sveglio e in ambasce? Riusciranno i nostri eroi a salvare il loro eroe Tartaruga Claudio assegnandogli ancora il riconoscimento più ad personam e meno autorevole che la mente umana abbia mai partorito? E questo impipandosene, ovviamente, della circostanza che, a dicembre, il mediano transalpino è stato impiegato poco e, quando ha giocato, ha provocato la sconfitta dei Rosa in virtù (oddio…) di minchiate da dilettante allo sbaraglio. Ogni riferimento all’improvvido colpo di testa all’indietro di Carrara e alla chiusura da festa delle debuttanti contro il Catanzaro è, naturalmente, non casuale. Logica e prestazioni vorrebbero che miglior giocatore del mese fosse decretato Ranocchia. Colui, cioè, che, a dicembre,ha soffiato il posto da titolare in cabina di regia proprio a Rodri Gomes. Il che, vista la partigianeria dei giurati, non ne fa proprio il candidato ideale. Sembra più probabile, quindi, che il collegio opti per una soluzione tesa a salvaguardare capra (matrice francese dei vincitori) e cavoli (interessi dei procuratori veri e aggiunti): Le Attaron Pardon Le Douaron. Alternative? Beh, una c’è: Zebra Appuah Zero Gol. Pare Ridolini per come corre più veloce o più lento del pallone con il risultato di non prenderlo mai. Però è pur sempre un pupillo di Rosanero. E che cacchio!

  3. Stessi punti di due anni fa?
    È vero, ma due anni fa la squadra proveniva dalla C ed aveva in organico Lancini e Crivello in difesa, mentre adesso abbiamo i fenomeni Nikolaou e Nedelcearu.
    Due anni fa c’erano giocatori di cuore come Valente, Soleri, Floriano, mentre adesso abbiamo i fenomeni Appuah, Henry e Vasic.
    Non voglio difendere Corini, l’allenatore più scarso della storia del Palermo, ma mi pare che Dionisi non si stia dimostrando migliore.

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