Palermo, da Brescia al Brescia: la squadra e i suoi tifosi si sono ritrovati
Il 25 settembre 2018 il Palermo perdeva la prima gara in campionato contro il Brescia e pochi giorni dopo uno degli allenatori meno amati della storia recente rosanero, Bruno Tedino, veniva esonerato. Il 7 ottobre, invece, giorno della gara contro il Crotone, Roberto Stellone cominciava la sua marcia impetuosa verso la Serie A davanti a 6.011 spettatori. Un girone dopo, per il big match tra i rosanero e gli uomini di Corini, al Barbera ci saranno almeno 15.000 spettatori senza che il biglietto sia stato ridotto a 2 euro.
Il cammino dei rosanero in questo campionato non è stato accompagnato dall’affetto del pubblico; la frattura insanabile con Zamparini e i tanti problemi societari hanno “spento” la passione e durante tutte le partite casalinghe della squadra il record di presenze è stato di appena 9.222 persone. L’ambiente intorno alla squadra, a causa soprattutto delle vicende societarie, non ha aiutato di sicuro ma neanche i giocatori sono riusciti ad accendere quella voglia di sostenere in prima persona il Palermo.
Fino alla settimana scorsa. Perchè poi, dopo il deludente pareggio casalingo con il Foggia, il clamoroso sfogo di Bellusci ha dato la scossa e ha risvegliato l’amore per la maglia e i colori rosanero che era rimasto represso per troppo tempo. La prestazione gagliarda e tutto cuore contro il Perugia, poi, ha fatto il resto: non perchè il Palermo abbia giocato particolarmente bene ma perché ha voluto fortemente questa vittoria, reagendo alle difficoltà ambientali e ai problemi delle assenze. E i tifosi sono tornati “in campo” a sostenere i rosanero, riempiendo le bacheche social in modo contagioso con il mantra “la squadra non può essere lasciata sola in questo momento“.
Nemmeno il primato in classifica e il titolo d’inverno avevano scaldato gli animi in questo modo. Questa squadra ha pagato per le troppe delusioni, anche sportive, degli ultimi due anni: alcuni protagonisti di oggi c’erano già due anni fa quando arrivò una retrocessione orribile, molti c’erano l’anno scorso quando nel girone di ritorno venne dilapidato un vantaggio che sembrava rassicurante. Era inevitabile che la passione dei tifosi non facesse sconti. Adesso sembra che il “debito” sia stato saldato, squadra e tifoseria viaggiano in sintonia, uniti per darsi forza l’un l’altro in un momento di estrema delicatezza.
Da Brescia al Brescia sono cambiate tante cose: una squadra in cui nessuno (nessuno!) è stato mai risparmiato da feroci critiche si ritroverà a giocare un big match per il primo posto in classifica davanti a una cornice di pubblico finalmente degna di Palermo, disposta ad applaudire e sostenere. La squadra di Corini è ben organizzata e piena di giocatori forti per la categoria, da Donnarumma a Torregrossa, passando per il gioiellino Tonali e la sorpresa Ndoj, ma Nestorovski e compagni hanno dimostrato di avere fame di vittoria e voglia di soffrire in un periodo dove il futuro sembra più nero che rosa.
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