Brignoli: “Siamo padroni del nostro destino. Società? Aspettiamo fiduciosi”
Dopo la grande prestazione contro il Lecce, Alberto Brignoli parla in conferenza stampa per raccontare le sensazioni della sua esperienza a Palermo e le sue aspettative per il finale di stagione.
ORE 14.19 – “Se è scattato qualcosa dopo il Lecce? La vittoria era importante per i punti e per il morale e vincere lo scontro diretto poteva aiutarci. Abbiamo sofferto un po’ il primo tempo per via del modulo offensivo, una volta fatto il gol ci siamo abbassati ma nella ripresa è stato bravo il mister a cambiare modulo e prenderli più alti, la cosa ci ha aiutato”.
ORE 14.21 – “Alla fine per me è stata una partita movimentata: l’unica vera occasione difficile è stata quella di fine primo tempo su La Mantia. La linea dell’errore è sempre sottile. Bacio al palo? Alle volte è andata male, ma stavolta ci stava: il tiro è sbucato all’improviso, ho dovuto pararla di istinto, frutto anche del lavoro in settimana. Sono contento per il lavoro svolto, non per la parata in sè”.
ORE 14.22 – “L’equilibrio? Io ho un obiettivo in testa ed è lo stesso di luglio, sapevo ci sarebbero state difficoltà e che il Palermo veniva da stagioni con poca continuità, ma nella mia testa c’è solo voglia di lavorare, rispettare i compagni ed essere affidabile in campo. La partita è solo la conseguenza di questo. Leader? Sono qui da poco, cerco solo di farmi trovare presente il più possibile, poi col tempo si vedrà”.
ORE 14.24 – “Se ci sentiamo padroni del nostro destino? L’unico pensiero era ed è tornare ad avere continuità e non distrarsi troppo pensando alle altre, basta una partita per ritrovarti lontano dall’obiettivo. Dobbiamo portare avanti questa continuità e vediamo se arriveremo ai 70 punti. Sì era 75, ma poi mi hanno fatto notare che mancano tre squadre (ride, ndr.). Preferivo tenermi alto per puntare in alto”.
ORE 14.26 – “Il gol della vita sempre contro di me? No dai: Tabanelli è stato bravo, non so se era fuorigioco ma io guardo semmai all’errore di attenzione nostra. C’è andata bene, ma prendere gol al 93′ è fastidioso: dobbiamo rendere al massimo ed evitare errori che possono costar caro”.
ORE 14.27 – “Cosmi a Venezia? Noi abbiamo l’obbligo di vincere tutte le partite e cerchiamo di evitare fattori esterni. Ho la fortuna di conoscerlo e so che è un grande inteditore di calcio, ha raccolto meno in carriera di quanto meritava. Zenga lo conosco e mi dispiace per l’esonero. Per Serse gli auguro di far bene… dalla prossima”.
ORE 14.28 – “Le avversarie del Palermo? Non c’è una squadra che può ammazzare il campionato, tante squadre sono competitive. Il Crotone ha perso il treno, ma poi Benevento, Verona… anche il Brescia, che era partito per far bene, ma non ci si aspettava così. Penso però che le più attrezzate siano Benevento e Verona. E ovviamente noi siamo lì”.
ORE 14.29 – “Società? Cosa resta delle parole di Bellusci? Le abbiamo messe in soffitta per ora, restano nella nostra testa ma bisogna andare avanti, questo ci può aiutare a fare la differenza. Aspettiamo fiduciosi il direttore, ma sul fronte pagamenti siamo tranquilli“.
ORE 14.30 – “Parlano più delle parate che del gol? Per anni si è parlato di quello, ovviamente non sono Buffon ed era normale che si mettesse in risalto quello. Ci voleva tempo, perché è stato un fatto davvero unico e singolare: ho scelto Palermo perché mi dà la possibilità di fare il portiere e di crescere a lungo termine ed eventualmente dimostrare poi in A il mio valore”.
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