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Brutti, sporchi e cattivi (e magari noiosi): ma i rosanero possono crescere

brutti sporchi cattivi ma noiosi

Palermo – Ascoli  è stata veramente una partita noiosissima. Talmente soporifera che c’è stato un momento, a metà del secondo tempo, che mi sono addormentata sul divano di casa al suono della monotona telecronaca del malcapitato telecronista di Sky. Il Palermo non ha mai rischiato, Posavec non si è sporcato i guanti e stavolta non per sua indolenza o incapacità ma perché non gli è arrivata neanche una palla da parte dei giocatori avversari.

Il Palermo doveva e poteva fare di più ma alla fine penso che un punticino, nella situazione ambientale attuale e tenendo conto della lunghezza e della mediocrità del campionato cadetto, non possa che fare comodo. La squadra è stata pure prima in classifica per qualche ora ed è stata superata da un Frosinone solido e ordinato ma non sempre brillante che non è riuscito a sfatare la “maledizione” dello stadio nuovo che tradizionalmente non porta mai bene alla squadra ospitante. Il Palermo rimane l’unica squadra imbattuta e ancora una volta mi sorprende l’allenatore Tedino per la sua intelligenza, per il suo equilibrio e per la sua cultura.

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Stavolta per descrivere la squadra che allena è ricorso a una citazione cinematografica che riguarda il bellissimo film di Ettore Scola “Brutti, sporchi e cattivi”, con il quale lo stesso regista vinse una palma d’oro a Cannes e che è rimasto nella storia quale film cult soprattutto grazie alla splendida interpretazione di Nino Manfredi. Certamente non esiste alcun parallelismo fra il Palermo e la famiglia degradata e cinica descritta nel film ma il riferimento ai tre aggettivi è senza dubbio pertinente.

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Sono tanti, infatti, i critici e i tifosi che descrivono la formazione rosanero attuale quale la peggiore di sempre dimenticando la nostra storia non sempre felice e fatta di giocatori spesso mediocri e non di classe. La verità è che nel calcio, come nella vita, si tende a ricordare e a mitizzare solo ciò che è stato bello e questo ancor di più quando il presente suscita insoddisfazione. Io penso che questa squadra sia formata da giocatori non particolarmente dotati tecnicamente (a parte Coronado, Rispoli, Nestosvski) ma che ci siano ampi margini di crescita, specie tenuto conto delle altre squadre di serie B.

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Lasciamo lavorare serenamente questo allenatore saggio e concreto e i risultati positivi aumenteranno. Un po’ di ottimismo non può che fare bene ed è per questo che immagino un Barbera pieno per la prossima partita domenicale che il Palermo giocherà contro il Parma. Immagino di sentire i cori di incitamento e gli applausi di incoraggiamento a Posavec e pazienza se mancheranno troppi titolari… a volte le gazzelle possono battere i leoni.

8 thoughts on “Brutti, sporchi e cattivi (e magari noiosi): ma i rosanero possono crescere

  1. Molto calzante il paragone con “Brutti, sporchi e cattivi”, mitico film del grande Ettore Scola.
    Speriamo che col tempo diventino un po’ meno brutti e sporchi, mantenendo sempre però una certa dose di “cattiveria” … ovviamente agonistica!

  2. Capisco che la società vi abbia fatto pressioni per lanciare lo slogan “tutti allo stadio” ma ora BASTA ….,dopodichè era meglio persino quella con bombardini,cappioli,marco aurelio che questi qua.

    1. Signor Zampa Via, io non ho contatti con la società da parecchio tempo. L’unica pressione da controllare mi sembra la sua, a occhio e croce è un po’ troppo alta. Critichi pure ma non offenda, specie con uno pseudonimo (gm)

  3. I discorsi sul Palermo e le polemiche fini a se stesse stanno cominciando a diventare un po’ stucchevoli. Per la serie B questa squadra va bene, con qualche piccolo correttivo. E secondo me possiamo giocarcela pure senza i nazionali.

  4. Onestamente la partita di Ascoli è stata davvero brutta, ma c’è da dire che la maggiorparte delle partite di serie B spesso si rivelano brutte. Personalmente, limitatamente al Palermo, non guardo la partita per lo spettacolo ma per i punti. D’altronde il più delle volte chi raccoglie gli applausi è chi vince e non chi gioca bene, Invece mi rammarica questa sensazione di aver lasciato qualcosa ad Ascoli. Da un momento all’altro sembrava che questa partita potevamo sbloccarla, magari come fatto dal Frosinone al 94′, ed invece alla fine ci siam dovuti accontentare del punticino. Con il senno di poi oggi saremmo in testa alla classifica e sarei davvero curioso quale sarebbe stata la reazione della maggiorparte della tifoseria rosanero che vede sempre il bicchiere mezzo vuoto o magari sarebbe prevalsa la teoria di alcuni circa la strana teoria della convenienza a diventare squadre ascensore. Boh..

  5. Si con qualche correttivo anche lo scorso anno potevamo salvarci. A parte il fatto che sistematicamente manca la volontà del grande bugiardo. Ora va facendo proclami che a gennaio faremo mercato……………………………..e chi gli crede è solo matto, un elemento del genere non ha più credibiltà alcuna. Alias sono tre anni che non fa mercato…………………………..a parte le figurine della panini.

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