Palermo, buona la prima tra infiltrati e villaggi vacanze. Le pagelle ironiche di A&F

E si torna allo stadio! L’emozione è tanta e ci fa dimenticare, come sempre, tutte le amarezze dell’anno passato. D’altronde, come ricordava Nick Hornby, il bello del calcio è che c’è sempre un’altra stagione. Ed ancora di più dopo una estate di grandi emozioni che ci hanno fatto riconciliare con il nostro sport tanto amato quanto odiato.

Filippi ci sorprende con un paio di mosse che cambiano la formazione della coppa Italia. La difesa è a tre con Doda mentre a centrocampo esordisce Dall’Oglio che, vista la provenienza dal Catania, sarà il nostro osservato speciale per convincerci di non essere il classico agente infiltrato. In avanti Floriano e Brunori mentre Fella si accomoda in panchina. Ci sembrerebbe un 3-4-2-1 ma non vi fidate perché non ne abbiamo mai capito nulla e il nostro riferimento resta sempre e comunque il 5-5-5 di Oronzo Canà. Del Latina sappiamo solo che l’allenatore è Di Donato che è rimasto nel nostro cuore, anche perché quando lui giocava in maglia rosa eravamo magri, giovani e belli. Nulla a che vedere con la decadenza attuale!

Sentire scandire i nomi dei giocatori prima del fischio d’inizio ci ha fatto pure emozionare perché saremo anche cinici ma ormai siamo anziani e un po’ più sensibili. Nei primi cinque minuti pare evidente che neanche i giocatori rosanero (bella la nuova maglia!) abbiano capito come sono schierati perché in difesa sembrano la “banda del buco” e per il Latina si aprono spazi insperati. Il Palermo reagisce nervosamente e sembra preda dell’emozione dell’esordio ma sfiora il gol prima del 10’ su una bella azione di De Rose e il primo di una serie interminabile di cross di Giron che nessuno riesce a spingere in rete.

Il primo tempo si assesta sul copione che ci aspettavamo, con il Palermo che spinge provando a trovare il varco giusto, come un portoghese che cerca di entrare allo stadio senza green pass. Il Latina si difende con ordine e ogni tanto si fa pure vedere in avanti. Al 31’ arriva la svolta perché Brunori si invola solo su una indecisione del difensore avversario, salta il portiere e viene abbattuto prima di calciare a rete. Rigore ed espulsione! Floriano prende la rincorsa, si ferma, batte i piedi, si pettina e se la fissìa ma la mette dentro spiazzando il portiere!

Il primo tempo non regala più emozioni e il secondo tempo si apre con i rosa che giocano a porta romana alla ricerca del raddoppio che ci vuole perché i luoghi comuni del calcio ci dicono che un gol non basta mai. Queste considerazioni ci portano anche a sondare, con le mani, le zone molto basse. Noi detestiamo avere ragione ma ormai ne abbiamo viste troppe e così tra il 20’ e il 22’ il Latina ha due occasioni clamorose, con un palo preso a tu per tu con Pelagotti e un intervento del portiere rosanero che salva il risultato. Solo nel recupero arriva il secondo rigore per fallo su Soleri che va sul dischetto e non sbaglia! Due a zero e partita chiusa! L’arbitro fischia e il Palermo si porta a casa i tre punti che era la cosa più importante per cominciare il campionato nella maniera giusta.

La difesa pareva ancora a bordo piscina al villaggio vacanze e secondo noi bisogna ancora prendere qualcuno forte perché Doda e Marong centrali danno la stessa sicurezza di un preservativo bucato in una notte ad Amsterdam. Per il resto abbiamo faticato troppo a trovare la via del gol (primo luogo comune della stagione!) ma siamo ancora alla prima e ci sono tanti giocatori in rodaggio. Intanto ci godiamo la prima vittoria e scusateci se è poco!

Pelagotti 7 – Quando l’avversario tutto solo soletto davanti al portiere tira sul palo, il portiere stesso non può che essere premiato con un bel voto per il suo culo. “Pela” poi si conferma con una difficile parata su un tiro pericoloso a fil di palo. Fortunello.

Peretti 6 – Aveva giocato bene, poi fa una minchiata clamorosa che solo per fortuna non diventa letale. Noi comunque lo apprezziamo. Stima in fiducia.

Lancini 6 – Dei centrali è quello che ci convince di più. Però ci sembra un po’ troppo superficiale in qualche disimpegno. Scantazzo (noi).

Doda 5,5 – Qualche imprecisione difensiva che poteva costare cara. Per sua fortuna, dopo l’espulsione il Latina dalle sue parti si vede meno. Preoccupato.

Almici 5,5 – Nella scorsa stagione lo abbiamo sempre apprezzato e per questo ci aspettiamo molto di più da lui. Pudico.

(dal 44′ s.t. Marong) s.v.:

Luperini 5,5 – Da un anno aspettiamo che faccia fare il salto di qualità al Palermo. Godot.

De Rose 6,5 – Il Latina cerca di ingabbiarlo ma lui, di riffa o di raffa, con le buone o con le cattive, la spunta sempre. Leone.

Giron 7,5 – Erano anni che non vedevamo tanti buoni cross e una spinta continua sulla fascia. Straripante.

Floriano 7 – Segna il rigore che sblocca la partita e poi continua ad essere una spina nel fianco per la difesa laziale. Uno degli elementi chiave per un campionato di vertice è certamente lui. Decisivo.

(dal 10′ s.t. Fella) 6 – Una sufficienza di incoraggiamento. In fiducia.

Dall’Oglio 7 – Molto movimento su tutto il fronte offensivo, anche con delle buone giocate alla ricerca del gol. A noi questi che ci provano sempre piacciono. Determinato.

(dal 44′ s.t. Odjer) s.v.:

Brunori 8 – Si procura il primo rigore causando anche l’espulsione del difensore che lo stende mentre sta per segnare. Lotta su tutto il fronte d’attacco sfiorando il gol in più occasioni e consentendo una continua profondità alle azioni dei rosa con i suoi movimenti da attaccante vero. Centravanti.

(dal 21′ s.t. Soleri) 6,5 – Ci era sembrato leggerino, però alla fine si procura il rigore del 2-0 che gli consente un esordio con gol. Niente male.

Filippi 7 – Pur con qualche incertezza, soprattutto in difesa, e alcuni meccanismi ancora da rivedere il Palermo sembra già una squadra vera soprattutto per la determinazione e la veemenza agonistica che per fortuna non ricorda neanche lontanamente il Palermo della scorsa stagione. Il merito, allo stato, è in gran parte suo. Buona la prima.

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