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Palermo, Caressa: “Baldini? Certe sue uscite da para…guru, ci voleva pazienza”

“Certe uscite da para…guru, non fanno bene a nessuno”. Anche Fabio Caressa commenta la notizia delle dimissioni di Silvio Baldini da allenatore del Palermo. E nel suo caso, il commento è sì ironico ma molto schietto.

Lo storico giornalista di Sky Sport inizia a parlare sul suo profilo Instagram del tema “allenatori e calciomercato” partendo dalle vicende in casa Torino. Ma poi la riflessione si sposta anche sull’ormai ex tecnico rosanero: “É molto importante che ognuno stia al posto suo. Altrimenti le cose non funzionano. Vale anche per Baldini, che ammiro e rispetto come allenatore… ma la proprietà è cambiata e si prenderà un anno per vedere cosa succede, come tutte le società che subentrano. Per carità lui si è dimesso (cosa accettabilissima), però magari ci voleva un po’ di pazienza e vedere cosa succedeva. Soprattutto se la nuova società è straniera e non capisce ancora bene tutte le cose”.

“Secondo me gli allenatori – riferendosi invece al contesto generale – devono cominciare a capire che fanno gli allenatori. Ormai il concetto di intervenire nelle campagne acquisti della società è inaccettabile. É ormai troppo complesso dal punto di vista economico. Anche in Inghilterra sta tramontando il concetto di manager. Un ottimo allenatore lavora con quanto ha a disposizione, non fa il capo-popolo. E non urla contro un dirigente (riferimento alla lite Juric-Vagnati, ndr.).


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16 thoughts on “Palermo, Caressa: “Baldini? Certe sue uscite da para…guru, ci voleva pazienza”

  1. Parole sante quelle di Caressa: ci voleva un pò di pazienza ma soprattutto la ferrea volontà di Baldini, con o senza Castagnini e viceversa, di voler veramente continuare a lavorare a Palermo. E’ andata così, mi spiace ma non credo che ne sentiremo troppo la mancanza.

  2. Caressa parla perché è alfiere di questo calcio moderno tutto soldi. Baldini ha fatto un’impresa ed è innegabile…peccato non si sia trovato con la nuova società

  3. GLI ALLENATORI CHE PRETENDONO DI COMANDARE SULLA CAMPAGNA ACQUISTI, IO DA PRESIDENTE, LI BUTEREI IN MEZZO AL MERCATOP ASSIEME AI DS , SICURAMENTE E’ FACILE BLAERARE CHE SAPER FARE IL DS A A PAROLE.

  4. Mi dispiace veramente per Baldini, ma Caressa ha ragione. Ci è piaciuta la grande proprietà internazionale al posto dell’imprenditore locale? È così che funziona.

  5. SeBaldini avesse continuato ad allenare,avrebbe avuto tutto da guadagnare.Intanto avrebbe avuto l’appoggio della tifoseria tutta,perche’ a portato il Palermo nel calcio che conta.Cosi’ facendo potrebbe mangiarsi i gomiti perche’ avrebbe potuto perdere un’ottima occasione per rivalutarsi ulteriormente.Per uno come lui che ha allenato anche gratuitamente nel recente passato e’ una contraddizione(cosi’ la vedo io).Eventualmente ripeto avrebbe avuto l’appoggio dei tifosi circa ilnrafforzamento della squadraSinceramente non riesco a comprendere bene quello che si e’ verificato.

  6. Baldini non voleva decidere nessuna campagna acquisti, non si sentiva di continuare a Palermo con la nuova situazione e questo per quanto legittimo onestamente non lo condivido .

  7. Non credo Baldini abbia rubato qualcosa a qualcuno, ha preso una decisione coerente con la sua persona. Resosi conto di non essere nei piani della società e che questa non si fidava totalmente di lui ha preso la decisione di taglare coerentemente con quanto sempre dichiarato

  8. Ma Caressa, chi ? Quello che definisce il Barbera “campo Testaccio” e non ci ha mai messo piede ? A parte i commenti di Caressa, ciò che non condivido è la marea montante di commenti anti-Baldini. Che avrà di certo sbagliato, ma che è in buonissima compagnia. A partire dal CFG. Dico come la penso: se voglio mangiare una buona pizza, non vado al McDonald’s conoscendone il menu. E’ mai possibile che il gruppo calcistico più potente del mondo non conoscesse pregi e difetti di Baldini? Al momento delle prime richieste di Baldini (conferme di Castagnini e di tanti giocatori che oggi si lamentano credendo di poter “appizzare la forchetta”, scelta del ritiro a Palermo, dichiarazioni dissonanti sugli obiettivi di questa stagione), bastava dirgli: “Grazie e arrivederci, la proprietà è cambiata”. Invece Baldini ha solo confermato di essere Baldini; per di più si è dimesso, rinunciando ai soldi del contratto piuttosto che tacere, restare e farsi cacciare da qui a poco. Tutt’altra pasta rispetto ad altri, a cominciare da De Zerbi che qualcuno oggi vorrebbe di nuovo sulla panchina del Palermo.
    Detto questo, io non dimentico il miracolo di Baldini che ha trasformato una squadra anonima e incostante in una corazzata vincente. Altrimenti oggi parleremmo ancora di Picerno e Andria e non di Genoa e Cagliari. Ha ridato a tutti noi entusiasmo e voglia di andare allo stadio. Ripeto: avrà sbagliato, ma è stato in buona compagnia. Merita il nostro rispetto e non le ironie e gli insulti di chi fino a poche settimane fa lo osannava.

  9. Dopo avere visto la conferenza stampa del duo Baldini-Castagnini, mi sono convinto che è stata tutta una questione di “money” per dirla all’inglese. Altro che centro del progetto!

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