Palermo, Catania e ACR Messina: le siciliane si preparano alla Serie C
Circa due settimane all’inizio della prossima Serie C. Tredici giorni prima del via con le tre siciliane ai nastri di partenza nel Girone C che hanno cambiato formazioni e rivoluzionato strategie rispetto all’anno precedente. Il Palermo ha imparato dai suoi errori. Quest’estate la squadra di Filippi ha portato a termine la preparazione in maniera oculata e programmata. A differenza della scorsa stagione l’allenatore di Partinico ha avuto la possibilità di provare i nuovi acquisti soprattutto grazie alle amichevoli pre campionato, un’inversione di marcia rispetto a quanto successo con l’ex tecnico Boscaglia.
Una rivoluzione che non ha colpito soltanto la progettualità ma anche gli undici in campo: il reparto offensivo rosanero è stato totalmente stravolto. Lucca e Saraniti, veri centravanti di ruolo, hanno salutato i compagni: il primo è ormai un calciatore del Pisa, il secondo ha trovato posto a Taranto. Anche Mamadou Kanoute ha deciso di cambiare aria scegliendo Avellino al posto di Palermo. Infine Nicola Rauti è tornato a Torino una volta terminato il prestito e ha preso il posto di Belotti in Coppa Italia contro la Cremonese segnando anche il suo rigore dopo i supplementari (vittoria Toro).
L’ultimo nodo da sciogliere riguarda quei giocatori che non sono più nei piani di Filippi. E la cessione di uno di loro (Broh, Crivello, Somma) potrebbe aprire nuovi scenari anche in fase di mercato. Ai rosanero mancano ancora un difensore e un centravanti di ruolo strutturato. L’unico in quella posizione è il neo acquisto Soleri che, nonostante l’aver calcato categorie superiori, ha segnato solo 6 reti tra B e C. Il ragazzo romano a 23 anni deve ancora trovare la consacrazione e la speranza è che si assista alla nascita di un “Lucca 2” in grado di fare reparto da solo. In ogni caso dopo l’addio di Kanoute nel reparto servirebbe un altro interprete, sempre tenendo d’occhio i conti del club. Come disse il presidente Mirri a giugno: “Il Palermo arriverà al 2022 con le risorse destinate, ma poi bisognerà pensare al futuro”. Servirà un colpo di coda negli ultimi giorni di mercato per sbloccare l’impasse.
Anche il Catania si presenta alla prossima stagione con una squadra rivoluzionata ma con sempre meno certezze. I guai societari che attanagliano Sigi non hanno permesso di pagare in tempo gli stipendi ai tesserati e ciò è già valso un -2 in classifica. Senza contare la corsa forsennata per il pagamento delle scadenze: la società che detiene le quote rossazzurre ha bisogno di nuovi investitori per far fronte alla stagione e ne è prova il ritardo avvenuto per la presentazione della fideiussione. Il Catania ha risolto la faccenda con le cessioni e abbassando di fatto il monte ingaggi. Dall’Oglio ad esempio è andato a Palermo dopo aver giocato dal 2019 alle pendici dell’Etna, altri come Gatto sarebbero in uscita proprio per immettere liquidità.
Intanto si assiste a un cambio continuo di calciatori preferendo soprattutto la linea verde: vanno via la bandiera Izco, l’esperto difensore Silvestri, il portiere Martinez, Wellbeck (che l’allenatore avrebbe preferito tenere) e Manneh, per citare i più importanti. Inoltre terminano e non rinnovano il prestito Di Piazza, Tonucci, Golfo e Santurro. Sono invece arrivati i giovani Bianco, Ercolani, Cataldi ed Estrella. Per le certezze si è puntato sul difensore Russini – l’anno precedente a Cesena – e Tommaso Ceccarelli, 29enne ex Feralpisalò. Due incognite comunque che si trovano per la prima volta in rossazzurro e dovranno adattarsi agli schemi di Baldini.
Il tecnico da quando ha sostituito Raffaele nella passata stagione ha creato un suo gioco e ha dato una sua identità. La paura è che il lavoro portato avanti per un anno possa andare n fumo ripartendo nuovamente da zero. Ben più complessa risulta la ricerca di investitori che possano immettere capitali nella società allontanando per sempre lo spettro delle scadenze a cui è difficile far fronte. Attualmente sembrano esserci due interlocuzioni ma è ancora presto per fare previsioni.
Altra siciliana che si presenterà ai nastri di partenza della C sarà l’Acr Messina. Anche i biancoscudati hanno cambiato totalmente “faccia” e interpreti una volta compiuto il salto di categoria dalla D. Intanto si è puntato su qualche acquisto eccellente: sono infatti arrivati Fofana (Carpi), Baldè (Sampdoria), Russo (Napoli) Lewandowski (Teramo), Konate (Perugia) e Adorante (Parma). Nomi che aumentano il valore della squadra. I veri problemi nel Messina riguardano faccende extracampo: è in corso infatti una protesta dei tifosi riguardo la selezione dei nuovi dirigenti, tra questi spicca il nome di Lo Monaco che non è ben visto in città dopo la scorsa parentesi in cui mollò tutto nel momento più difficile.
Inoltre, c’è la questione stadio con i lavori per il Franco Scoglio che faticano a concludersi a causa dell’immobilismo delle istituzioni, per questo motivo l’Acr si è cautelato chiedendo la disponibilità del Luigi Razza di Vibo Valentia così da essere pronti per la sfida contro il Palermo nel derby del 5 settembre. La data indicativa fissata dal sindaco De Luca è il 20 agosto, ma fino a questo momento non si registrano passi avanti significativi che possano dare conferma dei tempi.
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…Centravanti di ruolo strutturato…ai tempi di Vito Chimenti lo si leggeva spesso sui quotidiani sportivi…
Ma Chimenti non lo era… Tanino Troja sì…
per completare il quadro del terzo mondo del calcio avete mancato di menzionare che il palermo non ha un campo dove allenarsi….a parte si intende l’impianto del barbera….
Premetto che sono un grande tifoso naturalmente. Detto questo però devo ammettere che anche quest’anno sarà difficile spuntarla. Bari Avellino e Catanzaro avanti su tutte per investimenti fatti. Le altre dietro a inseguire. Tutto condizionato dal fatto che ne sale solo una . Per gli spareggi presto per dare giudizi anche perché anche in questo caso parliamo di unica promozione. Brutta palude la C .
Bari dello scorso anno “docet”…
Discorsi da bar. Sarà il campo a parlare in verità e seriamente.
Concordo con Geraci jr al Palermo serve almeno una punta forte di qualità che faccia la differenza.
Secondo me serviva anche con kanoute in rosa ancora di più adesso che i parsimoniosi hanno alleggerito libro paga!!non capisco perché si corra fil rischio dello scorso anno rischiando magari di vanificare una intelaiatura magari modesta ma che con un attaccante di qualità forte può avere delle chances da giocarsi con le altre!a chi giova rischiare lo stesso problema che avevamo lo scorso anno ?spero che i parsimoniosi e il duo meraviglia Sagramola e castagnini non facciano altre ca…..ppellate!!
Ma come scrivi?