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La nuova era del Palermo: tre mesi per salvare il salvabile

Palermo si prepara ad una nuova era calcistica. Maurizio Zamparini non è più il presidente, le dimissioni sono ufficiali e – formalmente – l’imprenditore friulano rimane solamente nel consiglio di amministrazione del club. Questione di tempo, quello che serve per ratificare il passaggio di consegne e la cessione al gruppo anglo-americano con cui lo stesso Zamparini è in trattativa da ottobre per il Palermo e per tutta una serie di investimenti sul suo gruppo d’affari.

Il primo effetto è già evidente: gli ultras della curva nord superiore hanno revocato lo sciopero del tifo e torneranno a sostenere la squadra per la sfida casalinga con la Roma. Ed è questo l’unico effetto immediato che si può sperare di ottenere dall’uscita di scena da parte di Zamparini: un pubblico nuovamente vicino alla squadra, nel momento cruciale della stagione e in una fase del campionato in cui servirebbe un miracolo per raggiungere la salvezza. Ci sono tre mesi per salvare il salvabile e la certezza di ripartire con una nuova proprietà è l’unica garanzia per chi ha deciso di disertare lo stadio come forma di protesta.

La storia parlerà per Zamparini, ma oggi conta il presente. E il presente, dalle 17:57 di lunedì, non porta più il suo nome. Sugli investimenti del fondo anglo-americano si capirà qualcosa in più nei prossimi giorni, ma l’intenzione di portare avanti i progetti relativi al centro sportivo (attuabile) e allo stadio (da fare ex novo, il Comune attende ancora il nuovo progetto) è già un buon punto di partenza. Nessuno però si illuda di aver trovato un proprietario tifoso: chi arriva è gente che punta al profitto, com’è normale che sia. Stavolta, a differenza di quindici anni fa, dovremmo essere bravi a capirlo tutti dall’inizio. Giusto per non ritrovarci punto e a capo se le cose dovessero andar male.


1 thought on “La nuova era del Palermo: tre mesi per salvare il salvabile

  1. Un centro sportivo e un nuovo stadio con annesso centro commerciale, ristoranti ect. è quel luogo dove passare una giornata di Domenica insieme alla famiglia e vedere anche la partita quindi c’è tutto l’interesse ad avere una squadra competitiva che attragga gente.
    E’ morto il Re, Viva il Re !

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