Palermo, chi è Tutino: la “spalla” di Brunori che cerca riscatto
Il Palermo accoglie un Gennaro Tutino in cerca di riscatto, dopo 18 mesi al Parma non proprio indimenticabili. Tutino vestirà il rosanero e tornerà a giocare da “spalla”, un ruolo che lo aveva fatto brillare in passato ma che non ha più svolto con i ducali, né con Iachini né con Pecchia in panchina, facendolo calare di rendimento.
Tutino, infatti, chiude la sua avventura a Parma con soltanto 7 gol e 1 assist in 45 presenze. Numeri bassi rispetto alle sue precedenti stagioni di Serie B, in cui era stato decisivo sia per la promozione della Salernitana del 2021 (13 gol e 6 assist, più 1 gol e 1 assist in Coppa) sia per l’ottima salvezza conquistata a Cosenza nel 2019 (10 gol e 5 assist).
Cosa è cambiato rispetto a quelle stagioni? Tutino, a Parma, ha cominciato a giocare sempre meno di appoggio alla punta centrale ed è stato schierato spesso sulla fascia, dove ha saputo sacrificarsi ma ha faticato a trovare il feeling con il gol (e anche con gli assist). Quel feeling che aveva prima quando, invece, giocava da seconda punta: a Salerno, Tutino è stato la “spalla” di Gondo o Djuric; a Cosenza quella di Maniero. E in entrambi i casi, avendo più libertà davanti, è stato il miglior marcatore di squadra.
A Palermo, dopo che a Parma non ha trovato un centravanti a cui affiancarsi, potrà tornare a svolgere quel lavoro insieme a Brunori. In questo modo, libererebbe anche Di Mariano, che finora ha fatto da appoggio al bomber rosanero, senza però trovare la continuità col gol (soltanto uno). Tutino è allenato e sarà convocabile già per la gara col Bari, poi “spetterà a Corini”, ha detto, “decidere se mandarmi in campo”. Per lui sarebbe sicuramente speciale giocare contro la formazione biancorossa, che è stata la prima – il 30 aprile 2016 – a farlo giocare in Serie B.
Articolo tecnico e competente. Molto più delle lamentazioni basate sul nulla o addirittura su presunte valutazioni tecniche tecniche dei tifosi parmensi. Tra l’altro -per inciso – amici di Parma che seguono le squadra mi dicevano il contrario: che praticamente tutti concordano sul fatto che il ragazzo non sia affatto scarso ma utilizzato completamente fuori ruolo nel modulo che usa la squadra.
È una punta, deve giocare vicino la porta, dipenderà anche da quanti palloni gli arrivano, Corini deve migliorare il gioco altrimenti pure Tutino farà fatica a tirare in porta
E’ così, lo vediamo anche con Brunori. Sta una partita senza ricevere palloni in area e si dà da fare per aiutare la squadra in altro modo. Improvvisamente un compagno riesce a buttare una palla dentro (vedi Valente che era ispirato con il Perugia) e Brunori segna. Il punto è come funziona la tre quarti.
Per i giocatori che abbiamo ci vorrebbe Zeman, con lui Brunori sognerebbe 50 goals.
Corini non sa nemmeno dove sta di casa il gioco del calcio, anche se a parole è bravissimo.
A me il “Genio” mi sembri tu. Ti faccio i miei complmenti.