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Palermo, chi paga per lo stadio Barbera? Bufera in Consiglio Comunale

Il problema relativo allo stadio Renzo Barbera è esploso in Consiglio Comunale e ha subito assunto i toni di un caso politico, cavalcato dalle opposizioni per mettere in difficoltà il sindaco Leoluca Orlando. Una vicenda che riguarda da vicino la SSD Palermo per risvolti passati e futuri che avranno una certa incidenza anche sul fronte economico. Era una bomba a orologeria destinata ad esplodere prima o poi. Ed è esplosa in un momento in cui l’amministrazione Orlando vive grandi difficoltà di tenuta, tra i mille problemi che attanagliano la città e che vedono la maggioranza spesso in difficoltà.

Il problema, in estrema sintesi, è questo: a quale titolo la SSD Palermo ha preso possesso dello stadio? Perchè il Comune non ha ancora incassato un euro dall’affidamento della struttura? La pubblicità che è stata esposta per tanti mesi allo stadio sul prospetto dell’edificio chi l’ha autorizzata? Perchè non è stata ancora predisposta la nuova convenzione per l’approvazione in Consiglio Comunale?

Ricorderete che lo stadio venne sgombrato, ovviamente a favore di telecamere, dalle “truppe zampariniane” che ormai avevano perso la guerra e consegnato alla nuova società pochi giorni dopo l’aggiudicazione del bando alla Hera Hora, per consentire alla nuova società di poter lavorare e di gestire lo stadio. Ma le carte non sono mai state messe a posto.


Il caso è diventato “urgente” (dopo nove mesi!!) alla luce di una nota del Collegio dei revisori dei conti che arriva a ipotizzare un danno erariale. Dal punto di vista formale sembra che ancora non sia stata nemmeno ritirata la convenzione pluriennale che legava il Comune alla società di Zamparini e che quindi sarebbe tutt’ora vigente. Nè ancora in Consiglio Comunale è arrivata la proposta di delibera della nuova convenzione, come ha confermato a Stadionews il presidente del Consiglio Comunale Totò Orlando.

Una bozza che peraltro esiste già anche se va ancora limata e dev’essere accettata ovviamente anche dal Palermo. Ed è una bozza di convenzione per la durata di sei anni (LEGGI QUI i dettagli della bozza) che prevede tra l’altro oneri per il Palermo rideterminati il 10 marzo dalla commissione di valutazione tecnica nella misura di 341.000 euro l’anno (cifra che per la verità appare onerosa per una società dilettantistica, magari congrua o addirittura esigua per la serie A). E ci sarà una regolamentazione dettagliata degli spazi pubblicitari fruibili e degli oneri a carico della società.

Una vicenda dunque che si interseca tra politica e sport. Potrebbe risolversi in poco tempo, senza troppi traumi, ma potrebbe anche diventare una telenovela, anche perché sulla concessione dello stadio c’è di mezzo anche la Regione, formalmente titolare dell’area su cui sorge lo stadio e con cui il Palermo ha già avviato nelle scorse settimane una fitta interlocuzione. E se è concessa una breve postilla di chi da oltre 40 anni segue queste vicende, sembra di assistere all’ennesimo capitolo di una storia già combattuta da altri presidenti rosanero con altre amministrazioni comunali. Ma la vicenda potrebbe prendere pieghe antipatiche proprio perchè sul tema dello stadio (anche sul tema dello stadio) verrà combattuta una nuova guerra tra maggioranza e opposizione.

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10 thoughts on “Palermo, chi paga per lo stadio Barbera? Bufera in Consiglio Comunale

  1. Mirri dimostra ai palermitani le tue capacità economiche investendo sulla costruzione di uno stadio nuovo, il piano regolatore di palermo prevede già delle aree destinate all’uso, altrimenti cedi la società a chi ha realmente le possibilità ,hai vinto un bando sulla base di business plan che conteneva solo progetti irrealizzabili del tipo centro sportivo dentro il parco della favorita e ristrutturazione del barbera con tutti i vincoli che appartengono a quell’area, di cui tutti ne erano a conoscenza(sindaco ,i due saggi e la STAMPA) ma per la fretta di consegnare la società ai mirri( misteri del bando vince chi ha meno credenziali economiche) è stato omesso quello che tutti sapevano e che avrebbero portato alla confusione più totale, altro errore palese aver dato credito a una società formata da due soci, presupposto di continui litigi a cui assistiamo giornalmente ,oggi tutto questo forse è sotto gli occhi di tutti ,ma in realtà prevedibile. Un GRAZIE A TUTTE LE COMPONENTI CHE SULLA NASCITA DI QUESTA SOCIETA HANNO DATO IL LORO CONTRIBUTO, il cui vero obiettivo doveva essere quello di far dimenticare tutte le sofferenze della gestione zamparini che ci ha portato al FALLIMENTO,e di affidare senza interferenze la società ad un soggetto che avesse la solidità economica e progettuale degna di una città di un milione di abitanti e della passione dei suoi tifosi sempre umiliati e questa volta zamparini non c’entra.

    1. Vuoi mettere la palermitanità, l’appartenenza al territorio etc ? tutto ciò sarà pagato a caro prezzo nell ‘avere sempre una società ai limiti del dilettantismo come ai tempi di Ferrara e Matta.

  2. Ho letto che il Collegio dei revisori, nella propria nota appella il Renzo Barbera come “il nostro stadio”…. Sarebbe bene ricordare a questi signori che lo stadio, così come tutte le altre strutture ed infrastrutture di Palermo, non è LORO, ma dei CITTADINI e, nel caso specifico, soprattutto come senso di appartenenza, dei cittadini TIFOSI del Palermo.

  3. Che peccato sarebbe! Attualmente il manto erboso del Renzo Barbera è tra i migliori (se non il migliore) d’Italia… e credo che le relative spese di manutenzione siano state sostenute dalla società. Lasciarlo in mano ai politici significherebbe far fare all’impianto la fine del velodromo o del palazzetto dello sport… alias una succursale di “Bellolampo”…..

  4. Ma i consiglieri di opposizione lo sanno che se malauguratamente per la mancata concessione dello stadio il Palermo non dovesse iscriversi in serie C, tali consiglieri di opposizione non prenderebbero alle prossime elezioni nemmeno i voti dei parenti ra zita? Ah ah ah

  5. Per una volta che qualcuno a Palazzo delle Aquile fa il proprio mestiere ci si lamenta? Rispondano colui che le cose le sa fare ed il principe rosanero: a che titolo l’ssd comune ha preso possesso dello stadio? Domanda semplice. Esibiscano i documenti e pace fatta. Sempre questi documenti esistano e non facciano la fine delle altre proposte ricevute per il bando “pubblico”.

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