Delio Rossi: “Vogliamo regalare una gioia alla città. Arkus ci ha rassicurato”

Un match da vincere in campo e fuori per sperare nella Serie A. Delio Rossi parla alla vigilia del match contro il Cittadella: un’ultima giornata da vivere in attesa di notizie da Lecce, ma con la spada di Damocle del processo sportivo a carico del club rosanero.

ORE 15.23 – “Se mi era stata prospettata questa situazione giudiziaria complicata? Io non ho mai fatto finta, faccio sempre sul serio nel mio lavoro: questi problemi non me li sono posti, il Palermo mi ha chiamato, in un momento particolare e ho dato disponibilità. Sono cose che lasciano il tempo che trovano. Con un’altra società invece un po’ di domande me le sarei fatte”.

ORE 15.24 – “La Procura chiede la C? Cosa dirò ai miei giocatori? Ho già fatto la premessa: io e i giocatori stiamo cercando di pensare solo al campo. Il mio compito è cercare di isolarli, so fare solo quello: non posso perdere energie per commentare questioni che non mi competono e che non so risolvere. Può essere assurdo, ma mettiamoci i tappi nelle orecchie”

ORE 15.25 – “Noi dobbiamo giocare per chi verrà allo stadio e chi vuole bene al Palermo, il resto passa in secondo piano: dobbiamo e vogliamo regalargli una gioia“.

ORE 15.26 – “L’errore più grande sarebbe pensare a tutti le situazioni extra tecniche, devi fare il tuo e farlo bene, se non lo fai che senso ha pensare al resto?. Dobbiamo fare tutto per avere la coscienza a posto, guai a pensare a cosa succede attorno o pensare a cosa succede su altri campi”.

ORE 15.27 – “Nestorovski o Trajkovski? Ho una mezza idea di avanzare Trajkovski in attacco, però dipende anche da come si evolve la partita. Formazione? Tutti a disposizone tranne Chochev e Moreo, sicuramente sarà una difesa a tre o a quattro o a cinque, a sei non credo (ride, ndr)”.

ORE 15.28 – “Confermare Szyminski terzino? Io le partite le ho viste e sapete non devo stravolgere: Szyminski in quel ruolo ha giocato e secondo me è possibile riproporlo. Se difende meglio? Mi piacciono gli stranieri, magari fosse anche esotico…”.

ORE 15.29 – “Il Cittadella ha dei concetti e vive in un ambiente sereno, faranno la loro partita e sono temibili, ma questo lo sappiamo.  Io vedo e faccio delle scelte nel quotidiano, vivo alla giornata e mi assumo le responsabilità di quello che faccio. Di certo non metto un attaccante a fare il terzino“.

ORE 15.30 – “La nuova proprietà? Se si fanno carico della situazione è certamente un compito gravoso, importante è dare continuità al club: se si prendono un carico del genere, meritano fiducia; ci hanno rassicurato e le impressioni sono buone, ovviamente le persone si vedono all’opera, ma bisogna dargli atto che ci stanno mettendo la faccia”.

ORE 15.31 – “L’assenza di Moreo pesa? Ovviamente la colpa è sua se si è fatto ammonire, mi auguro che la cosa non pesi, giocheremo magari con caratteristiche diverse, ma abbiamo giocatori all’altezza”.

ORE 15.32 – “Più ansia o tranquillità? I giocatori sanno che è una partita importante, ma ognuno reagisce alla sua maniera: ho visto gente piangere e altri raccontarsi barzellette, ma sono tutti modi di scaricare la tensione. Sanno che è una partita importantissima. Con queste partite bisogna arrivare con la giusta tensione, senza sprecare energie in situazioni che non hanno a che fare con il calcio”.

ORE 15.34 – “Il risultato di Lecce? Io ho grande stima e considerazione della gente, la gente sa come comportarsi, magari possono arrabbiarsi per un risultato, ma la apatia sarebbe peggio. Finche la palla rotolerà so che ci saranno vicino. Il calcio senza tifosi non è calcio, è solo televisione: il calcio è persone che soffrono e fremono, il resto è passerella”.

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