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Corini: “Il mio sogno è vincere una grande partita col Como”

FOTO PEPE / PUGLIA

Eugenio Corini, allenatore del Palermo, presenta in conferenza stampa la sfida contro il Como. I rosa sono reduci dalla vittoria di Benevento e cercano continuità per allontanarsi dalle zone calde della classifica e affacciarsi in area playoff.


Sulla stanchezza della squadra: “Le condizioni le avete viste, pochi giorni dopo una partita ci sono situazioni da controllare. Siamo positivi per il recupero di qualcuno che ha preso una botta o un affaticamento. Voglio approfondire due o tre situazioni, sia per questa che per la partita successiva”.

“La gara di Benevento ci ha lasciato sensazioni positive, soprattutto per l’approccio e perché i risultati del pomeriggio che ci avevano messo pressione. Abbiamo giocato una partita di sostanza e di qualità”.


“Il Como viene da risultati positivi, ha un allenatore bravo. Ma tutte le rose, in Serie B, sono composte da giocatori forti e allenate bene. Somiglianze del Palermo col Como? Il sistema base no, perché hanno un trequartista e due punte; ma la voglia di giocare sicuramente sì”.

Sugli acciaccati: “Saric stava trovando un’ottima condizione, ma è stato penalizzato dall’infortunio. Ora l’ho rivisto molto bene, di conseguenza è un’opzione: mi riservo i prossimi due allenamenti per capire se può partire titolare o entrare in corso. Vido lo abbiamo gestito la settimana scorsa ed è entrato negli allenamenti più leggeri. Anche lui è un’opzione credibile: è un giocatore che ci può dare tanto e ha trovato una buona condizione. Per Sala, infine, erano solo crampi”.”.

“Stulac? Oggi Gomes è cresciuto tanto e faccio fatica a spostarlo, di conseguenza Leo è un po’ penalizzato. Ma farò delle valutazioni perché abbiamo due partite nel giro di pochi giorni”.

Sul gioco del Palermo: “Ci sono tante cose da sviluppare. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato per accompagnare con un terzo giocatore, che diventa un trequartista, i due attaccanti: Saric può fare quel ruolo. Io capisco che i tifosi vogliano il risultato, ma dopo Terni vedo una continuità delle prestazioni: questo perché è un campionato molto equilibrato, andate a vedere lo scarto fra le prime e le ultime. Dobbiamo però accelerare questo percorso, sia dal punto di vista collettivo che individuale: possiamo dimostrare tanto nella prossima partita”.

Un’analisi sul gioco della squadra e dei risultati: “Spesso si dimentica il punto di partenza: ricordatevi in che situazione sono entrato. Una settimana per preparare la prima di campionato. Molti giocatori venivano da percorsi diversi; all’inizio non riuscivo a riprodurre la mia situazione di gioco: ma il campionato non è che ti aspetta. Il post Terni ha dato un valore alla squadra, importante per capire che cosa vogliamo diventare e l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Oggi siamo quinti o sesti per azioni manovrate, ma questa squadra ha grandi margini di crescita. Io, oggi, sono qua per portare in sicurezza il Palermo in una Serie B complicatissima: sappiamo tutti dove vogliamo arrivare”.

“Oggi il mio sogno è giocare una grande partita contro il Como, vincere e costruire un percorso. Non posso spingermi oltre, il mio obiettivo è la prossima partita. Questa Serie B ti obbliga a stare attenti: bastano due partite per andare in difficoltà. Oggi devo essere realista e preparare al meglio partita dopo partita: sarà sempre così”.

“Questo campionato è oggettivamente indecifrabile, invito tutti a fare questa riflessione. Vedremo come arriveremo alla pausa. Il mercato di gennaio ha sempre fatto la differenza, perché dà uno slancio diverso rispetto alla Serie A. Noi siamo cercando di capire dove possiamo fare meglio”.

“Turnover? Posso recuperare qualche situazione, ma sto più attento alla terza: perché ci sarà meno tempo di recupero. Per il Como farò soltanto una valutazione tattica”.

“Damiani? E’ rientrato in un match complicato, ma ha retto bene e ha giocato con personalità. Nella costruzione bassa può aiutare al squadra a uscire col palleggio. L’ho scelto in quella partita complicata perché se l’è meritato: io sono molto contento se un giocatore che non giocava risponde così, è un segnale per tutta la squadra”.

“I primi 30′ sono stati buoni col Venezia, perché abbiamo riempito tanto l’area; mentre il Benevento ha iniziato spingendo tanto e abbiamo faticato un po’ di più a ripartire”.

“La libertà mentale è fondamentale. Per esempio, se Brunori non avesse fatto il gol dell’1-0, non avrebbe provato il tiro da metà campo. Dobbiamo lavorare su quello: trovare risorse ed energie e spostare l’inerzia della gara a nostro favore”.

“Il pubblico a Palermo è esigente, ma le prestazioni ci sono sempre state. La squadra darà il meglio, cercherà di nascondere i difetti: abbiamo la piena consapevolezza e dobbiamo dare risposte in campo. Poi, qualunque sarà l’umore del tifoso, dobbiamo accettarlo. Bisognerà mettere un mattoncino per crescere in fiducia”.

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7 thoughts on “Corini: “Il mio sogno è vincere una grande partita col Como”

  1. Io non sono della cordata “Corini out” ma porca miseria mi posso…adirare a sentire le dichiarazioni di Corini del tipo “Buoni i primi trenta minuti nei quali abbiamo spesso occupato l’area avversaria” e poi: “siamo quinti per azioni manovrate”.
    Quindi sono soltanto io ad avere assistito ad uno dei peggiori primi tempi e che dall’inizio del campionato non ho assistito quasi mai a qualche cosa che si possa definire una “manovra”. Ti prego, Guidoac, una risposta perchè penso: ma davvero non capisco più niente di calcio.

    1. “Oggi il mio sogno è giocare una grande partita contro il Como, vincere e costruire un percorso”

      Il sogno è giocare una grande partita. Di conseguenza, poi la vinci.
      Capisco non ti viene facile comprendere un testo scritto. Ti aiuto io, non ti preoccupare.

  2. Caro mister sono passati 3 mesi dall’inizio del torneo e di mezzo ci sono state due soste perciò la finisca con la scusante della poca conoscenza, riguardo le prestazione in campo le do ragione sull’aspetto agonistico mentre su quello di gioco non ci siamo proprio.
    Da tifoso del Palermo mi auguro che riesca a dare un’identità alla squadra ma incaso di risultati negativi la finisca di trovare appigli fantasiosi

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