Palermo, 117 volte auguri: un compleanno tra primato e tanti dubbi
E’ un compleanno “strano” per il Palermo, che oggi festeggia 117 anni dal giorno della sua fondazione, 1 novembre 1900. Dall’Anglo Panormitan Athletic and Football Club al Palermo moderno, da Ignazio Majo Pagano a Maurizio Zamparini, una storia ultracentenaria ricca di colpi scena, clamorose cadute, fallimenti, rinascite e la gloria toccata con un dito ma mai raggiunta.
Il Palermo spegne le candeline nell’indifferenza (GUARDA QUI IL VIDEO DEGLI AUGURI), con una distanza netta tra squadra e ambiente. Una lacerazione tra la tifoseria e il suo presidente Maurizio Zamparini, accusato di aver gestito male gli ultimi cinque anni. La squadra in Serie B non entusiasma ma vince quando può e si è preso di prepotenza il primato in classifica. Ma non basta: i tifosi continuano a vedere nero e mettono da parte il rosa, i due colori voluti con forza da Giuseppe Airoldi e gridato (con estrema eleganza) in una lettera inviata a Whitaker nel 1907.
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Airoldi propose quei colori per distinguere la società palermitana dagli altri club, per rappresentare al meglio il dolce e l’amaro. Amara e cupa è invece la veduta sul futuro della società. Le indagini della Procura, le perquisizioni nella sede della società (e anche a casa Zamparini), le accuse pesanti (falso in bilancio, riciclaggio ecc…) e la possibilità che sia presentata un’istanza di fallimento, trascinano le menti al 18 settembre 1986, quando il Tribunale della città dichiarò il fallimento del club e la FIGC (con a capo Matarrese) lo radiò da qualsiasi competizione federale per un debito di 500 milioni di lire (ma ci fu molta “politica” in quella decisione).
ZAMPARINI: “AUGURO UN ALTRO PRESIDENTE COME ME”
Le cifre che oggi inguaiano il Palermo sono ben più alte, ma la paura è la stessa. Epoche diverse, interpreti diversi ma uno spettro alle spalle simile e che osserva come un avvoltoio in attesa della preda. Tedino intanto lavora con il suo gruppo, più solido che mai nonostante i problemi e gli infortuni che stanno falcidiando la rosa. L’obiettivo però è sempre ritornare in A e ripetere i fasti dei primi anni dell’era Zamparini, quando la Champions League venne sfiorata, la Coppa Uefa assaporata e onorata e la Coppa Italia sfuggita dalle mani di Delio Rossi e Miccoli per un soffio.
PALERMO, L’INCHIESTA DELLA PROCURA PROSEGUE. L’ISTANZA DI FALLIMENTO…
Il Palermo anglo – italiano dei primi anni (colori sociali rosso e blu in onore della squadra inglese del Portsmouth) si è trasformato nel Palermo degli slavi e dei polacchi, ma il DNA non è cambiato: continui sali e scendi, una pazzia che emoziona e deprime. Il 117esimo compleanno sarà più solitario del solito, in attesa che alla festa partecipi più pubblico e non solo poco più di 4mila anime.
Sappiamo da chi dipende (in parte), per il resto c’è solo da attendere. Buon compleanno Palermo, altri 117 di questi anni. Con un pizzico di successi in più, si spera.
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