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Palermo, con Gomes e senza Gomes: c’è una bella differenza

FOTO PEPE / PUGLIA

La svolta del Palermo, che Corini rimanda sempre al post Ternana, è arrivata con Claudio Gomes in campo. Il francese non aveva mai giocato prima di quella partita (solo 7 minuti finali col Genoa), ma dopo quel 3 – 0 subito dal Palermo è stato mandato sempre in campo: e i risultati sono stati più che positivi, sia a livello personale che di squadra. Per questo, contro il Brescia, la sua sarà un’assenza pesantissima per il centrocampo rosanero, che spera di ritrovare la condizione migliore di Stulac e soprattutto Stulac.

I due acquisti estivi, considerati due top per la categoria, sono stati spodestati proprio da Gomes a ottobre. Più grinta e fisicità per il centrocampista ex Psg e City, che ha avuto il grande merito di far crescere la squadra. E, infatti, ha convinto subito Corini. È partito titolare col Pisa e, da allora, non è stato più tolto. Per il Palermo è arrivata la svolta: la squadra ha raddoppiato la media punti, passando in classifica dalla zona retrocessione alle spalle della zona playoff (oggi distante 3 punti).

Ma i punti in più sono soltanto la punta dell’iceberg. Dietro c’è una crescita che riguarda tutti i reparti del campo. Il Palermo oggi ha più equilibrio e non subisce imbarcate di gol, aspettando il momento giusto per segnare. Da quando gioca Gomes, è migliorata tanto la difesa di squadra ma anche il fatturato di gol. E non di poco: da 0,75 a 1,2 reti a partita. 


Ovvio che i meriti non possano essere attribuiti solo a Gomes, che comunque rimane il ‘protagonista’ di questa crescita. Insieme a lui c’è stato un miglioramento importante anche di altri giocatori come Segre, più coinvolto davanti perché più libero dai compiti difensivi, e Bettella, che dopo un inizio di stagione difficile si sta facendo valere in difesa. Per non dimenticare, ancora una volta, la coppia Brunori-Pigliacelli che, fra gol e parate, ha salvato il Palermo in tante partite.

L’assenza di Gomes, però, potrebbe essere una chance. Soprattutto per Saric, perché Corini sta già lavorando per inserire Stulac insieme al francese. Il bosniaco arrivato dall’Ascoli, invece, non ha più trovato molto spazio e l’infortunio giustifica solo in parte questa assenza dal campo. Saric è apparso fuori condizione fin dalle prime presenze in rosanero e, infatti, Corini lo aveva messo da parte dopo la batosta di Terni. Nei minuti finali contro il Cagliari ha dato segnali positivi di crescita, gestendo bene la palla e proponendosi davanti: contro il Brescia avrà quasi certamente l’occasione (l’ultima?) di far vedere tutta la sua qualità. Anche perché poi c’è una lunga sosta e, se Saric non dovesse convincere, Corini punterebbe forte sulla coppia Gomes-Stulac.

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