Tutino: “Spero di giocare in A col Palermo. Non ho esitato un attimo”
Si presenta Gennaro Tutino. Il nuovo attaccante del Palermo, che ha già debuttato contro il Bari, interviene nella prima conferenza stampa e parla della sua forte volontà di vestire la maglia rosanero.
IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA
ORE 10.00 – “Penso di essere stato fortunato col Bari, la squadra già stava spingendo quando sono entrato. Ho dato un piccolo contributo col ‘liscio’, poi Ivan ha fatto gol. Sono felice della vittoria, ci voleva, il campo era molto difficile per le condizioni meteo. È stato facile scegliere Palermo, volevo andar via da Parma per diversi motivi. Non ho esitato un attimo, ho detto al mio agente di far più velocemente possibile perché volevo fortemente il Palermo”.
ORE 10.02 – “Brunori è il nostro capitano, è un esempio da seguire per la voglia e la fame che ci mette. Ho avuto modo di conoscerlo da pochi giorni e si vede che ha le qualità del leader. A Parma giocavo ultimamente ma la mia scelta è stata condizionata da una questione tattica, volevo giocare nel mio ruolo che è la seconda punta. Quando Rinaudo e Corini mi hanno chiamato ho subito capito che il Palermo poteva essere la soluzione migliore”.
ORE 10.03 – “Vazquez? Ho avuto il piacere di condividere lo spogliatoio con lui, quando ha saputo di Palermo mi ha parlato con gli occhi innamorati. Mi ha detto che ha passato dei momenti bellissimi qui, me ne parlava con emozione. Con Stulac ci ho giocato a Empoli ma non ho avuto modo di incontrarlo, in questi giorni non c’era. Conoscevo anche Di Mariano e Vido, ho giocato con loro nelle nazionali giovanili. Bene o male ci conosciamo tutti, ho trovato un bellissimo spogliatoio e un gruppo sano”.
ORE 10.05 – “Rispetto agli altri campionati, quest’anno la classifica è molto più corta. Anche per questo fare oggi delle valutazioni è troppo difficile, è presto e mancano tante partite. Siamo a un punto dai playoff ma anche i playout sono vicini. Noi dobbiamo consolidare questa posizione e mettere in sicurezza la categoria. Poi ad aprile/maggio vediamo dove siamo e tiriamo una linea”.
ORE 10.07 – “Esperienza nella Primavera del Napoli? Mi sono allenato in prima squadra con dei campioni, arrivare al loro livello è un sogno per tutti. Ora sono in una grande società e spero un giorno di poter giocare in Serie A col Palermo”.
ORE 10.08 – “L’obiettivo mio è fare il meglio possibile, voglio farmi apprezzare e restare qui anche l’anno prossimo. Per un giocatore come me è importante sentire la fiducia dell’allenatore e voglio ringraziare la società, è un’opportunità importante per me. La proprietà è una delle migliori al mondo nel calcio, il mio obiettivo è quello di dare il massimo”.
ORE 10.11 – “Mi piace il ‘calore’ e l’entusiasmo che c’è qui. Non ero mai stato in città e mi sono sentito come a casa, c’è tanta somiglianza con Napoli in alcune sfumature. Sono stato accolto benissimo e voglio ricambiarlo in campo. La gente mi sta dando grande affetto, sono tre giorni che vado a mangiare fuori e ancora non ho pagato (ride, ndr.)”.
ORE 10.12 – “Penso di non essere più un ragazzino, ho maturato un po’ di esperienza. Nel calcio bisogna migliorare sempre, ho margini di miglioramento, soprattutto sul punto di vista della continuità negli allenamenti. Voglio dare una mano alla squadra con gol e assist. Con Corini ho parlato prima di venire qui, non mi ha detto dove vuole che io giochi ma mi ha parlato dell’aspetto umano. Io ho bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore, devo solo ringraziarlo perché mi ha voluto, insieme alla società. È la voglia che fa la differenza, posso dare tanto in questa categoria”.
ORE 10.16 – “A Cosenza ho giocato anche con Okereke e abbiamo vinto il campionato in Serie C, era una punta mobile. Brunori è un giocatore che si sa adattare con tutti, ha sempre fatto i suoi gol. Ho visto come si muove, secondo me è un attaccante con cui mi posso trovare molto bene. Davanti più giocatori di qualità ci sono, meglio è. Sono arrivato da poco, sarà l’allenatore a fare le sue scelte, dobbiamo essere tutti pronti. Il mio obiettivo è quello di giocare e fare bene ma devo dimostrare, sarà il campo a parlare”.
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