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Palermo, contro le neopromosse è un mezzo disastro: solo un caso?

FOTO PEPE/PUGLIA

C’è un tabù che perseguita il Palermo: con le squadre neopromosse fa più fatica che con il resto delle squadre. È successo ancora una volta mercoledì, nel deludente pareggio del Barbera con la Fidelis Andria. Un match che ha confermato una tendenza preoccupante che porterà la squadra di Baldini ad avere parecchi rimpianti quando si completerà la griglia per i playoff.

I rosanero concluderanno il campionato senza aver raccolto ‘bottino pieno’ (sei punti su sei) contro nessuna delle sette formazioni neopromosse nel girone C della serie C, nessuna delle quali ha fra l’altro disputato un campionato particolarmente esaltante: attualmente la migliore in classifica tra le neopromosse è il Latina di Di Donato che conta otto punti meno del Palermo ed è l’unica che giocherebbe i playoff se il campionato finisse oggi.

La partita contro i pugliesi, ripescati l’estate scorsa dalla Serie D, era l’ultima occasione e sembrava la più facile, dal momento che il Palermo aveva vinto in trasferta ad Andria, all’andata: e invece è arrivato solo un pareggio, per di più acciuffato nel finale. Mancano ancora due partite contro le neopromosse Taranto e Picerno con cui però il Palermo ha già perso entrambe le gare del girone d’andata e quindi non potrà fare bottino pieno.


Contro le altre neopromosse il Palermo all’andata ha battuto solo Latina e Campobasso, con cui però nel girone di ritorno ha rimediato rispettivamente una sconfitta e un pareggio. Contro Messina e Monterosi Tuscia, invece, il Palermo ha fallito la vittoria nel girone d’andata – pareggiando entrambe le sfide – mentre nel ritorno ha battuto i laziali ma ha pareggiato ancora nel derby con i peloritani.

Dopo l’1-1 con l’Andria, la media contro le ‘new entry’ si è abbassata a 1,41 punti a partita. Il bilancio è inferiore a quello delle dirette concorrenti, che hanno sfruttato i match sulla carta più semplici per ‘fare scorta’ di punti. Fra queste, comanda il Catanzaro, con 2,66 punti a gara, poi ci sono il Bari (2,45), la Virtus Francavilla (2), l‘Avellino (1,91) e infine il Monopoli (1,72). Praticamente, senza le sfide con le neopromosse, il Palermo sarebbe spalla a spalla contro il Bari a giocarsi la promozione diretta e il Catanzaro sarebbe dietro i rosa.

L’errore delle formazioni rosanero – sia quella di Filippi che quella di Baldini – sta probabilmente nell’approccio, approssimativo e superficiale, che in genere denuncia poca personalità del gruppo che mercoledì – contro l’Andria – ha forse pagato anche per i troppi cambi in formazione operati da Baldini. Non è un caso che contro le neopromosse, il Palermo sia andato in svantaggio già nel primo tempo in cinque incontri su dodici. È successo nelle prime due trasferte (con Messina e Taranto), poi a Picerno, a Latina e – infine – mercoledì contro la Fidelis Andria.

Per fortuna il Potenza, prossimo avversario del Palermo in trasferta, non è una neopromossa. Ma la di là delle statistiche – che spesso svelano verità incomprensibili – il Palermo deve reagire per non perdere altre chances per un buon piazzamento, che sembra rimasta l’unica speranza per alimentare qualche flebile fiammella di speranza.

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4 thoughts on “Palermo, contro le neopromosse è un mezzo disastro: solo un caso?

  1. Tipico delle squadre che si annacano. Sconfitte continue contro modesti pedalatori di C che però ci mettono l’anima. Semplice.

  2. presuntuosi lancini accardi crivell e ‘doda ?? pi appropriato scarsoni stellari. Smettetela di considerare questa squadra forte ma presuntuosa!
    È solo scarsa

  3. La presunzione nasce dal fatto che in primis la società è presuntuosa sui suoi dirigenti, che non fanno altro che dichiarare che siamo i più bravi I più belli e i più buoni , che questa squadra è stata costruita per la promozione., che però non rende. Chissà perché.

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