Palermo, crollo fisico e mentale: ora è tutto da rifare. Le pagelle ironiche di A&F
Neanche il tempo di stendere e fare asciugare i vestiti fradici della trasferta dolce amara di Cremona che siamo di nuovo seduti ai nostri posti per il più classico dei testa coda calcistici. Arriva una Ternana in piena bagarre retrocessione e noi, come spesso capita in queste partite che sembrano a senso unico, siamo terrorizzati come un leghista sardo all’uscita degli exit poll.
Corini fa un solo cambio rispetto a Cremona ma pesa tantissimo. Traoré fa il suo esordio al posto di Di Francesco. Qualcuno se lo aspettava, qualcun altro lo invocava e altri invece manco ci pensavano. Come sempre, per noi, va bene tutto ma basta che si vinca. Anche stasera c’è un grande pubblico e si respira aria di Serie A con la macchinetta che porta il pallone e ci sentiamo magari a San Siro.
La Ternana sembra venuta solo a costruire una linea Maginot davanti al proprio portiere. I rosanero fanno la partita e si affidano alle serpentine di Traoré che viene subito picchiato a sangue senza pietà. Dopo pochi minuti Brunori prende una traversa con un tocco delizioso e il Palermo infiamma lo stadio con giocate individuali che sembrano dover far crollare la diga ospite da un momento all’altro. Ma proprio mentre arrivano risultati sfavorevoli con le vittorie di Parma, Cremonese e Como, Traoré perde una palla che sembra innnocua sulla trequarti ma Ceccaroni incespica e non riesce a chiudere un avversario isolato che mette la palla in mezzo. Non sappiamo come , ma arriva un tiro moscio da fuori che si insacca a fil di palo e siamo sotto. Dire che era inaspettata e’ davvero riduttivo!
Il Palermo accusa il colpo e non trova più il piglio sbarazzino dei primi minuti mentre gli umbri prendono coraggio e si fanno vedere un po’ più in avanti. Ma dura poco. Il Palermo torna a giocare palla a terra con Gomes e Ranocchia e quando la sfera arriva a Traoré sembra davvero inarrestabile. Su una prolungata azione d’attacco la palla arriva a Lund, il Barbera lo invita a tirare e lui non si fa pregare e spara un comodino sotto l’incrocio che fa impazzire il Barbera! Il Palermo ricomincia a fare la partita e la Ternana a difendersi. I varchi si stringono e passare diventa sempre più difficile e così aspettiamo la giocata vincente quasi in apnea. Arriva il fischio del primo tempo e, nonostante la chiara superiorità, restiamo sul pari. Che inferno la serie B!
Il secondo tempo comincia lento e compassato come una domenica senza calcio e la Ternana si affaccia pure in avanti ogni tanto. Corini cambia tutta la fascia sinistra facendo entrare Aurelio e Di Francesco. All’improvviso, quando sembra non possa succedere nulla, la Ternana si porta in avanti e segna. Non ne abbiamo capito nulla ma è certo che è stata l’ennesima minchiata difensiva. I rosa spariscono letteralmente dal campo e gli ospiti provano a chiuderla mentre i minuti scorrono inesorabili. E infatti arriva anche il terzo gol sull’ennesima incertezza di Ceccaroni. Ed è notte fonda.
Non ci crede più nessuno e arriva un gollonzo di Brunori che serve solo alla classifica cannonieri. Dovevamo vincere per continuare a sognare la promozione diretta ed è arrivata una sconfitta che nessuno avrebbe previsto dopo un buon primo tempo. Ma le partite durano novanta minuti e il Palermo lo dimentica troppo spesso. Vincono Cremonese e Como in trasferta e ci sembra tutto maledettamente complicato, per non dire impossibile. Ma ci sono ancora tante partite da giocare – certamente non così – e nel calcio tutto può sempre succedere. Forza Palermo!
Pigliacelli 5 – Che sarebbe stata una giornata difficile si vede sin dall’inizio, quando prende un gol su un tiro certamente angolato ma più lento di uno scatto dei vostri cronitifosi. Poi ne deve raccogliere altri due dal fondo della rete su cui comunque può fare poco. Intronato.
Diakité 6 – Almeno corre e lotta fino alla fine dimostrando di essere uno dei pochi con una forma fisica accettabile, anche se con poca precisione. Confusionario.
(dal 35′ s.t. Vasic) s.v.
Nedelcearu 5 – Tra i difensori è quello che se la cava meglio ed è tutto dire se alla fine esci dal campo con tre scoppole sul groppone. Abbattuto.
Ceccaroni 1 – Sbaglia tutto quello che un difensore può sbagliare in una partita di calcio. A memoria d’uomo non ricordiamo lo stesso giocatore commettere errori gravi in tutti e tre i gol subiti dalla sua squadra. Bocciato.
Lund 7 – Oltre al grandissimo goal che aveva illuso la Favorita di una possibile rimonta è uno dei pochi che riesce a proporsi in fase offensiva in maniera pericolosa, crossando tanti palloni purtroppo non adeguatamente sfruttati. Dopo un’ora, purtroppo, è esausto e deve uscire. Eurogol.
(dal 12′ s.t. Aurelio) 5 – Entra e non combina praticamente nulla, confermando quanto di brutto già fatto vedere a Cremona. Irrilevante.
Gomes 6 – Sulla linea mediana è l’unico che cerca fino alla fine di trovare qualche soluzione, cercando la verticalizzazione e, addirittura, provando il dribbling vincente. Purtroppo non trova nessun aiuto tra i compagni di reparto. Predicatore nel deserto.
Segre 5,5 – Come sempre corre tantissimo, però stavolta spesso a vuoto pestandosi spesso i piedi con i compagni di reparto, soprattutto con Ranocchia. Mulinello.
(dal 28′ s.t. Soleri) 5 – Entra tra il boato del pubblico che lo accoglie come un salvatore ma, in realtà, non tocca praticamente un pallone. Evanescente.
Di Mariano 6 – La sua generosità è commovente ed il numero dei chilometri che percorre non commisurabile anche se tutto ciò incide, ovviamente, sulla lucidità al momento in cui deve provare le le azioni vincenti. Maratoneta.
(dal 28′ s.t. Insigne) 4 – Ogni volta che entra in campo sembra che preferirebbe essere da Nennella a cantare come si vede spesso nei trash reels su Instagram. Neomelodico.
Ranocchia 5 – Non è un caso che la sua peggiore prestazione da quando è arrivato a Palermo coincida con una sconfitta che brucia a carne viva. Stanco.
Traorè 6 – È l’unica nota positiva di una serata disgraziata. Cerca di puntare sempre l’uomo, di osare il dribbling, anche se a volte esagera, e gli riesce di mettere in mezzo parecchi palloni pericolosi che i suoi compagni non riescono a sfruttare come dovrebbero. Esce quando non ne ha più ma forse era meglio se fosse rimasto in campo fino alla fine. Funambolo.
(dal 12′ s.t. Di Francesco) 4 – Non sappiamo cosa scrivere perché è come se non ci fosse stato in campo. Invisibile.
Brunori 6 – Di palloni giocabili gliene arrivano pochissimi. Ma lui si batte come un leone, seppure abbandonato tristemente e privo di collaborazione in fase offensiva. Alla fine segna pure un inutile gollonzo che non abbiamo neanche capito come sia entrato. Marcatore.
Corini 4,5 – Il Palermo crolla fisicamente e di testa e se tutti giocano male non può essere certamente esente da colpe chi siede in panchina. Responsabile.