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Palermo, Cucci al Corsport: “Città vittima della gratitudine”

Parla Italo Cucci. La storica firma del giornalismo sportivo traccia la propria fotografia del momento buio del Palermo calcio in un editoriale per il Corriere dello Sport, definendo Palermo “città vittima della gratitudine”.

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Sulle colonne del quotidiano Cucci ripercorre alcune immagini dell’era Zamparini (a cominciare dalla grande festa per il ritorno in A) tracciando un ritratto dell’imprenditore friulano: “Limpido, gagliardo, strafottente ogni tanto, fece sopportare ai palermitani anche i cinquanta e passa allenatori dissipati in una dozzina di campionati”.


Ma poi Cucci scrive: “Tutto sopportarono, i tifosi. Per gratitudine tutta palermitana, dolce come un cannolo, mai capace di rigirarsi in indigeribile “meusa”. E sbagliarono. Quando fu chiaro che la gestione del Palermo era come minimo bislacca dovevano reagire; quando divenne schizofrenica dovevano far rinascere i Vespri Siciliani. E invece per pura gratitudine hanno digerito tutto”.

E poi c’è Rino Foschi, che cerca di difendere la squadra dal caos che la circonda: anche Paolo Vannini riporta le parole del direttore dell’area tecnica che ieri ha radunato la squadra allo stadio per rassicurarla e garantire che farà di tutto per proteggerla (affidandosi anche alla sua esperienza). Segnali che, dopo lo sfogo di Bellusci, la tifoseria sembra aver recepito: tanti gli striscioni e i segnali di mobilitazione a sostegno dei colori rosanero; una mobilitazione, che nelle speranze dello stesso Foschi, potrebbero sfociare in un pienone per Palermo – Brescia.

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21 thoughts on “Palermo, Cucci al Corsport: “Città vittima della gratitudine”

  1. Finalmente un articolo serio e condivisibile d’altronde firmato da un giornalista con la G maiuscola.
    Era necessario fin dalla prima retrocessione fare capire al vecchio presidente che non condividevamo i suoi metodi e le sua gestione del NOSTRO PALERMO ma non co me abbiamo fatto (io sempre abbonato da più di 30 anni) abbandonando lo stadio ma potrestando all’interno del luogo deputato , cioè prima e dopo la partita del palermo.

  2. Questo è un giornalista con le palle….niente a che vedere con i soliti garantisti ad oltranza!!!
    Ben detto i miei complimenti….

  3. Lho scritto e riscritto solo a Palermo la signorilita’ e la gratitudine dei tifosi PalermitaNI HA PEREMESSO A zAMPARINI DI ARRIVARE A QUESTO PUNTo in nessun’asltra citta d’Italia glielo avrebbero permesso!!!!!!!!!

  4. Gratitudine e silenzio. Cucci riassume esattamente il mio pensiero quando dico che la stampa locale con Zamparini è stata fin troppo cortese. Cortese, gentile, accondiscendente, non corrotta, sia chiaro, non lo penso assolutamente.
    Come ho detto, ognuno sceglie di fare il proprio mestiere come meglio crede, limitarsi alla cronaca o analizzare gli aspetti tecnici del calcio è scelta legittima e non di per sè riprovevole. A patto che si accetti anche la possibilità che si possa fare un giornalismo più aggressivo, che non significa prendere il tesserino del Ministero dell’Interno, ma porsi è porre domande a volte anche scomode.

    Punto.

  5. do con Cucci, però ci sta la gratitudine al primo Zamparini., però adesso perché non ci sono i nuovi vespri contro i Facile di turno per obbligarlo a passare la mano a nuovi interessati..!,
    Cosa sta facendo l’ambiente rosanero a parte qualche striscione ..?

  6. Quoto Cucci al 100 per cento. Tranne che per la meusa. Io la digerisco benissimo. Eventualmente se torna a Palermo dovrà cambiare “parrucciano” . Io qualche consiglio lo posso dare…..

  7. Infatti quando gli zampalovers criticano i tifosi, che non riempivano lo stadio per godersi spettacoli indegni quali retrocessioni cercate per avere il paracadute dicoo che in un’altra piazza lo assicutavano per solo la metà delle bugie che ha raccontato.

  8. E questo è il vero problema Signor Cucci, l’eterna gratitudine che ha reso vittima parte del tifo rosanero e che continua a difendere ciò che agli occhi di tutti è indifendibile… Null’altro da aggiungere Signor Cucci, chapeau!!!

  9. Grande cucci grandissimo ma è anche quello che dico io da sempre la ns educazione signorilità e nobiltà è stata presa dal friulano come se fossimo dei veri fessi !! È vero che in qualunque altra città italiana o europea quelli che abbiamo subito da questo signore avrebbe avuto un epilogo diverso con manifestazioni di dissenso “forte e pesante “che purtroppo gli ultrà non sono riusciti mai a fare!!!ma caro cucci finalmente il clima è cambiato e per questo Facilone non sarà come con il friulano!!

  10. Una volta il grande Italo alla Rai disse una cosa vera è meravigliosa oltre che arguta a proposito del vecchio friulano testuale:”Zamparini distoglie l’attenzione dal fatto che ogni anno indebolisce la squadra incassa tanto e spende nulla con la storia degli esoneri ecco il suo metodo da vecchio furbo per non fare parlare dei suoi disastri per non dire altro ….in fase di mercato””che grande verità cato Cucci

  11. Vado controcorrente: e’ un intervento perfettamente emblematico del giornalismo sportivo italiano, fariseo e allineato, incapace di analisi e inchiesta che facciano emergere le radici marcie del sistema calcio business. Il problema Palermo viene quindi derubricato a risultato delle bizze di un padrone e dell’eccessiva gratitudine di una tifoseria (questo peraltro non e’ del tutto vero visto che contestazione e indifferenza, probabilmente in forme bizzarre e molto “palermitane” sono in atto gia’ da diversi anni). Perche’? Gli preme del Palermo? No gli preme di salvare l’apparenza di un sistema, additare la parte malata per dimostrare che il resto del corpo e’ sano. E invece sano non e’. Non so se Monastra vorra’ pubblicare questo commento, voglio pero’ precisare, e non per piaggeria, che preferisco il suo giornalismo “artigianale” ma almeno concreto e per nulla fariseo e moralistico, certo non e’ il giornalismo di battaglia e di inchiesta che vorrei, ma almeno c’e’ di fondo l’onesta’ del mestiere senza pretese e senza esibizionismi che personalmente mi disgustano per quanto sono falsi.

  12. Per quanto mi riguarda, la luna di miele con il vecchio è finita con la cessione di Luca Toni, passato per traditore ma in effetti spinto in tutti i modi ad andarsene…

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