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Palermo, da Cremona alla Cremonese: come “bruciare” due stagioni in pochi minuti

Il Palermo cade rovinosamente a un passo dalla possibile svolta: per i rosanero si tratta di un film già visto, che si ripete ormai di stagione in stagione dal ritorno in Serie B. In questi anni di “purgatorio” la Cremonese ha svolto un ruolo decisivo, costringendo il club di viale del Fante a sbattere bruscamente con la realtà poco prima di spiccare il volo.

La “fatal Cremona”

In molti ricordano che il Palermo è stato per oltre “mezz’ora” al secondo posto in classifica durante la 26esima giornata del campionato scorso. A Cremona, quel 24 febbraio 2024, è andato in scena forse il più grande turning point del Palermo targato City: la squadra guidata da Corini era stata abile nel chiudere il primo tempo con il risultato di 0 – 2, reti di Brunori e Ranocchia. E come se non bastasse la Cremonese aveva subito un’espulsione al 16′ del primo tempo.

Al duplice fischio la classifica di Serie B recitava: Parma 54, Palermo 48, Cremonese 47, Venezia e Como 45. Una situazione destinata a cambiare repentinamente: un declino inesorabile per la stagione rosanero e per l’avventura di Eugenio Corini in panchina. La Cremonese infatti riuscirà, nonostante l’inferiorità numerica, a pareggiare in appena 5′ dall’inizio del secondo tempo e non solo a difendere il risultato ma anche a sfiorare la vittoria, con un Palermo in piena crisi mentale.


Il Palermo non riuscirà più a reagire dopo quel terribile uno-due targato Castagnetti-Coda: Corini si trascinerà fino alla 31a giornata subendo sconfitte pesanti e alcune anche improbabili. Sarà fatale la sconfitta subìta per mano del Pisa, anche questa volta in rimonta, risultato finale 4 – 3.

Cremonese, il bis: “Barbera” espugnato al 95′

Poco più di un anno dopo, la Cremonese seppellisce nuovamente le speranze del Palermo: il contesto è nettamente diverso, Dionisi e i suoi non lottano per la promozione diretta, anzi sono ai margini della zona playoff ma sognano di vivere una sosta tranquilla, magari avvicinando un quarto posto che in ottica spareggi sarebbe preziosissimo dato che permetterebbe di saltare il turno preliminare e di giocare la semifinale con la possibilità di due risultati su tre, con ritorno in casa.

Tutto sembra andare per il verso giusto e il Palermo è anche baciato dalla fortuna: la Cremonese non domina ma gioca meglio, il Palermo riesce a difendersi nel primo tempo e nella ripresa prima la sblocca con Gomes e poi la “chiude” con il rigore trasformato da Brunori. Un 2 – 0 al 72′ non è però abbastanza, la Cremonese si ricorda che al Palermo non è poi così difficile fare più gol in pochi minuti e riesce nell’impresa non solo di raggiungere il 2 – 2 come fece allo Zini un anno prima, ma addirittura di vincerla con Collocolo (profilo inseguito dai rosa in alcune finestre di mercato) con un gol al 95′.

Dionisi per ora è salvo, ma Corini…

Alessio Dionisi è stato confermato sulla panchina del Palermo dopo essere stato a un passo dall’esonero. Ma la tempesta per lui è tutt’altro che finita, ci sarà da ritrovare la serenità in una situazione ambientale difficilissima. E forse non è nemmeno ancora “salvo” se si guarda proprio alla passata esperienza di Corini.

L’anno scorso il tecnico bresciano, proprio prima della sosta, aveva subito una delle sconfitte più cocenti, lo 0 – 3 del Venezia al “Barbera” targato Pohjanpalo ma fu confermato dopo un lungo conciliabolo in società, proprio come è successo in questi giorni: dopo la sosta, però, la sconfitta in casa del Pisa “costrinse” il City Group a cambiare tecnico e virare su Mignani.

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2 thoughts on “Palermo, da Cremona alla Cremonese: come “bruciare” due stagioni in pochi minuti

  1. Il city tutto ma anche Osti e l’inadatto Bigon hanno fatto un gran figura di m….come raramente succede! Premetto che i nomi venuti fuori che erano anche gli unici , io avrei preso Tudor subito, non erano granché anzi erano davvero modesti, io il cambio lo avrei fatto egualmente. La squadra infatti non segue più il senese da mesi e forse lo sopportano anche male. Dato per certo che la stagione è compromessa il tentativo ultimo andava fatto forse de biasi che di tuu in tri secondo me era quello che avrebbe avuto più voglia per rilanciarsi a maggior ragione in una piazza che in passato lo aveva già apprezzato. Ultima riflessione , er quanto comprendo che per Dionisi sia testo sarà il suo ultimo contratto a queste cifre poi se troverà dovrà accontentarsi di molto molto meno e quindi non si dimette ( ovviamente) mi chiedo se come uomo oltre che come professionista non gli sia mai venuta la voglia di dire a osti :” sai che c’è che adesso sono io che me ne vado e vi lascio nella m….visto che da una settimana cercate di farmi fuori a tutti i costi “. Mi chiedo anche con quale faccia e quale credibilità avrà ascolto dai giocatori nello spogliatoio, con quale faccia si presenterà venerdì prossimo alla conferenza pre gara davanti ai giornalisti quale credibilità potrà avere davanti la stampa . Insomma una situazione davvero di merda dove tutti sono i colpevoli ed io comincerei dalla persona che ha creato un poltronificio con tutta gente che viene dalle sue parti , li ha “impostati tutti “ e mi riferisco naturalmente a Gardini quello che forse ha fallito ancora di più di Dionisi stesso. Certo la pista è lunga da Bigon , imputato numero uno nelle scelte di mercato, ma non escludo da colpe anche osti per il mercato incompleto di gennaio ma soprattutto per la gestione di questa settimana sul caso allenatore . Unica sentenza abbi di gestione City perfettamente inutili dal punto di vista sportivo .

  2. E’ tutta una farsa!!! Senza la convenzione non si va in A neanche morti, la squadra è scientemente fatta per non salire e di lì tutte le scelte sono una diretta conseguenza della strategia (folle) del City che ha fatto capire (oramai apertis verbis): se non mi dai la convenzione io non vado in A!! La vergogna è che questa società ha attuato questa scelta in una piazza affamata di calcio come Palermo e Mirri ne è responsabile perché conosceva benissimo sin dall’inizio questo piano scellerato.

    Risultato: tre campionati farsa con una squadra da vorrei ma non posso e che ti dà l’illusione a settembre di poter fare qualcosa di buono. Identico copione per tre anni di fila!!!!! Sdegno totale!

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