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Palermo, dal Nola al Teramo: sette mesi ad alta intensità

Sette mesi complicati, di attesa, e una data cerchiata in rosso sul calendario: 27 settembre. Il Palermo torna protagonista, sul campo, un’immagine ormai che era affidata solamente ai ricordi. “Finalmente si rigioca!”, questo è il pensiero comune a tutti coloro che hanno i colori rosanero marchiati dentro.

L’ultima apparizione del Palermo risale al campionato scorso di Serie D, al 1° marzo, un sonoro 4-0 rifilato al Nola e la tripletta di Floriano che è stata l’ultima fiammata di spettacolo prima che il Covid19 stravolgesse il mondo che tutti noi conoscevamo, cambiandone abitudini e paradigmi. Da quella prima – e ultima – domenica di marzo, il Palermo non ha più visto l’erba dei campi, stoppato dal lockdown quando aveva ben sette punti di vantaggio sul Savoia. La promozione è poi arrivata a metà giugno, con la sentenza della LND che ha sancito il balzo dei rosanero tra i professionisti.

L’estate del Palermo è stata movimentata dalle tensioni tra i due azionisti di Hera Hora, Dario Mirri e Tony Di Piazza. Le due anime che hanno contribuito alla rinascita del Palermo sono state al centro di un dissidio che ha portato ad una brutta frattura. Di Piazza si è sentito escluso, messo all’angolo nelle decisioni più importanti e si è dimesso da vicepresidente restando comunque azionista con il 40%. Visioni diverse, battibecchi, risposte e contro risposte hanno annuvolato il cielo sopra la nuova società prima di arrivare a una tregua.


Anche il rinnovo della convenzione dello stadio Barbera ha tenuto banco nel corso dell’afosa estate palermitana. Un canone troppo alto, a detta della società rosanero, con tante polemiche tra maggioranza e opposizione all’interno del consiglio comunale. Una situazione complessa che ha riguardato anche il pagamento del canone della passata stagione (mai versato) e che è stato risolto (probabilmente) grazie ai fondi regionali che il Comune destinerà alle società che gestiscono gli impianti sportivi per limitare i danni provocati dal virus.

E poi, storia recente, gli aspetti sportivi legati al ritorno tra i professionisti: l’annuncio del nuovo allenatore Roberto Boscaglia, il ritiro del 25 agosto a Petralia Sottana per il secondo anno di fila e il calciomercato – non ancora concluso – con tutte le incognite di una squadra in piena costruzione.  Sette mesi che hanno fatto aumentare la curiosità e la voglia di rivedere il Palermo all’opera, per conoscere i nuovi volti e il nuovo gioco, per tornare ad assaporare sfide di vertice come il derby contro il Catania o la sfida alla super favorita Bari.

Tocca al Palermo, alla squadra, prendersi la scena. Si torna a rivivere di calcio, quello giocato, quello vero. E a tinte rosanero. Finalmente si ritorna a giocare. Buon Teramo – Palermo a tutti!

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