Palermo, dall’Ascoli alla Ternana: è il momento della rivincita
Il prossimo mese del Palermo è quello della rivincita. Dal 28 gennaio al 28 febbraio, dalla partita di sabato prossimo ad Ascoli a quella contro la Ternana al ‘Renzo Barbera’, per i rosanero ci sarà l’occasione di riscattarsi e cancellare i brutti ricordi del girone d’andata. Sono state sei partite in cui il Palermo ha raccolto solo 3 punti e tante ‘sberle’ dagli avversari, che hanno fatto precipitare i rosa al quartultimo posto all’ottava giornata: una squadra senza più certezze, con tante critiche addosso, soprattutto nei confronti del tecnico Corini.
Ascoli, Reggina, Genoa, Frosinone, Sudtirol e Ternana. Sono stati questi gli incontri (o incubi, a parte il Genoa punito da Brunori) che il Palermo ha affrontano di seguito nel girone di andata. Cinque sconfitte in sei gare, alcune davvero pesanti, non solo per il risultato: tre volte ha subito tre gol (da Ascoli, Reggina e Ternana) e due volte ha perso 1-0 (Frosinone e Sudtirol), con le beffe dell’autogol di Buttaro e della papera di Pigliacelli.
Era un altro Palermo. Una squadra che puntava fisso sul 4-3-3, il modulo che voleva imporre inizialmente Corini, che poi ha virato su un 3-5-2 più elastico. Il reparto più diverso rispetto ad oggi era il centrocampo, con Stulac, Saric e Segre: tutti i nuovi acquisti che, però, non sono stati in grado di rendere come si sarebbero aspettati il tecnico e la dirigenza. Per Corini sono servite quelle sei partite per decidere di cambiare le scelte iniziali: e ha azzeccato mosse importanti, su tutte l’inserimento di Gomes.
Ma con i playoff alle porte, il prossimo mese non potrà essere solo quello della rivincita. Sarà una ‘prova’ soprattutto per Corini, che tantissime volte ha sottolineato il cambiamento nella testa e nella mentalità della sua squadra da Terni in poi. I numeri dimostrano che Corini, finora, ha avuto ragione: nelle 13 partite successive, il Palermo ha perso due volte; poi 6 pareggi e 5 vittorie. La squadra si è tirata fuori dai guai, portandosi addirittura a -1 dai playoff, ma l’esame finale è adesso: saranno 6 partite in cui i tifosi – ma anche il tecnico e i giocatori – vorranno raccogliere ben più di 3 punti.
Il Palermo è carico, sulla scia dei tre punti sudatissimi contro il Bari. Il gruppo più unito e compatto, con al centro la “vecchia guardia” e soprattutto con un mercato che ha già portato Tutino e che, nei prossimi giorni, potrebbe far arrivare altri giocatori in rosanero. Anche perché l’ingresso di Tutino ha già portato bene, come ha simpaticamente ammesso l’attaccante: chissà che non continui a portare bene e che anche gli altri acquisti (magari Verre, ma ci sono tante idee nel taccuino di Rinaudo) facciano fare il salto di qualità alla squadra. Per una salvezza comoda, e chissà…
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Il 18 Febbraio 1962, il Palermo mi ha fatto un bel regalo nel giorno del mio primo compleanno, andando a vincere a Torino contro la juventus per 4 a 2.
Il 18 Febbraio ci sarà al Barbera l’odiato, arrogante e ladro frosinone, desidero solo una vittoria del palermo, nient’altro per quel giorno.
Poi bisogna battere anche il Como allenato, per pra, da quel simpaticone di Moreno Longo