Palermo, dall’aumento di capitale al monte ingaggi: i numeri del bilancio
Il Palermo cresce e il bilancio chiuso al 30 giugno fotografa lo sviluppo che City Football Group ha iniziato due anni fa. Aumentano i ricavi, così come i costi e le perdite, ed è chiaro che la salute generale del club rosanero, dal punto di vista di vista finanziario, è ottima.
City Group dà garanzie
Nel bilancio viene confermata la ‘spartizione’ delle quote societarie del Palermo, una situazione consolidata ormai da diverso tempo. City Group detiene il 94,94%, Hera Hora il 5% (scese dal 19,75% nel novembre 2023) mentre Amici Rosanero, la rappresentanza dei tifosi, mantiene lo 0,06%.
Nel secondo bilancio d’esercizio targato City Group si registra un considerevole aumento di capitale che conferma l’impegno della holding inglese. Nell’anno calcistico 2023/24 sono stati immessi nelle casse del Palermo 35 milioni di euro, nella stagione precedente erano stati 24. Il patrimonio netto contabile ammonta a 24.377.634 euro e “non si ravvisano elementi o criticità che possano inficiare la capacità di operare come un’entità in funzionamento su uno scenario di medio termine”.
Aumentano i ricavi
Il Palermo è cresciuto e sono aumentati i ricavi. Dai 17 milioni della stagione 2022/23 si è passati a 24. Le partite di campionato al “Barbera”, soltanto in termini di biglietti venduti, hanno fruttato al club rosa 3,6 milioni, l’anno prima erano stati 1,9 milioni. Buono il dato relativo agli abbonamenti: 3 milioni di euro sono entrati nelle casse della società di viale del Fante, +800mila rispetto alla stagione precedente. In crescita anche i diritti tv – +11% – quantificabili in 2,8 milioni.
Il Palermo ha puntato tanto sul rafforzamento del brand e sul marketing e anche in questo caso i dati sono risultati in crescita. Gli sponsor presenti sulla maglia hanno avuto un valore di 660mila euro per il club, mentre sono stati molto alti i ricavi relativi ai contratti pubblicitari: oltre i 4 milioni. Le vendite di merchandising effettuate da store gestiti dalla società e tramite e-commerce hanno fatto entrare nelle casse del club 1,3 milioni di euro.
Sale il monte ingaggi
Una società più strutturata, però, ha avuto come conseguenza un aumento dei costi. La voce più importante è stata quella relativa ai salari e stipendi dei tesserati, che si sono attestati sui 19,7 milioni di euro; la crescita rispetto al monte ingaggi dell’anno precedente è stata di 5 milioni. Degno di nota il dato relativo agli altri dipendenti: i salari si sono alzati dai 640 mila euro dell’anno prima ai 3,5 milioni della stagione 2023/24, effetto soprattutto di numerose assunzioni per potenziare gli organici amministrativi e del settore marketing.
Sono aumentati i costi per vitto e alloggio dei calciatori (da 1,2 a 1,5 milioni) e quelli relativi alle spese per viaggi e trasferte dei tesserati, dirigenti e organi sociali (da 106mila a 203mila euro). In crescita anche i costi relativi all’organizzazione del ritiro estivo, che si è svolto tra Ronzone e Pinzolo per un periodo più lungo del solito (circa un mese): si è passati da 101mila a 299mila euro. Si sono registrate spese considerevoli anche per la manutenzione degli impianti sportivi, sulle quali ha influito l’apertura del centro sportivo di Torretta: da 192mila dell’anno precedente a 441mila.
A proposito del centro sportivo. Dal bilancio emerge che il Palermo ha chiesto il risarcimento dei danni alla ditta che si è occupata del montaggio della struttura modulare crollata il 25 novembre 2023. Il contenzioso è allo stato pendente e la richiesta del club rosa ammonta a 272mila euro.
La gestione del “Barbera”
Il bilancio è un utile strumento anche per capire il tipo di rapporto finanziario tra il Palermo e il Comune in merito alla gestione dello stadio “Renzo Barbera”.La società rosanero ha pagato sempre la stessa cifra per quanto riguarda il canone di locazione: 172.335 euro.
La società rosanero ha operato degli interventi urgenti all’impianto, anticipando somme di denaro che poi ha riaddebitato al comune. Queste spese di manutenzione straordinaria sono state di 903mila euro.
I rapporti con il Comune sono comunque oggetto di numerose interlocuzioni che vanno avanti da mesi e che dovranno, in tempi non troppo lunghi, produrre una nuova convenzione per l’affidamento dello stadio (il City chiederà almeno 30 anni) con la nuova rivalutazione del canone e i conteggi sugli anticipi già sborsati dal club.
Vorrei ringraziare il sig. Parisi, e più in generale questa testata, per le informazioni puntuali e precise sul bilancio del Palermo che compensano le carenze di comunicazione da parte della società. In un momento in cui si assiste a un diluvio di critiche e si consolidano nel popolo rosanero disincanto e disillusione, trovo molto utile puntualizzare che ai giorni nostri un’impresa calcistica è qualcosa di molto più complesso e articolato della realtà che traspare dai semplici avvenimenti di campo. Detto questo, ciascuno di noi può fare le proprie considerazioni su una gestione locale che spende così tanto per costruire una squadra chiaramente non competitiva e che trascura di dichiarare i propri obiettivi sportivi ai propri finanziatori “dal basso”.