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Palermo, dietrofront a 10 mila piedi: il racconto di quei 5 minuti in volo

Una serata a dir poco turbolenta raccontata anche dal “diario di viaggio” del web. Il rinvio di Ascoli – Palermo è stato causato da un guasto all’aereo su cui viaggiavano i rosanero, le cui disavventure sono state tracciate dai vari servizi internet che tracciano le rotte aeree.

Il volo charter su cui si erano imbarcati i rosanero nella serata di ieri (venerdì 27 gennaio) era regolarmente partito in direzione Pescara (da lì poi sarebbe avvenuto il trasferimento in pullman ad Ascoli, ndr.). La rotta impostata era quella consueta per i voli diretti verso Nord dall’aeroporto “Falcone-Borsellino”: manovra di decollo sulla pista (rivolta in direzione Sud-Ovest, ndr.) e “svolta a destra” per puntare verso la destinazione, iniziando la salita necessaria a raggiungere l’altitudine di crociera. Ma qualcosa non va per il verso giusto…

Il tracciamento della rotta dell’aeromobile registra che la salita si è arrestata di colpo a quota 10 mila piedi (poco più di 3 mila metri), appena 2-3 minuti dopo l’effettivo decollo dalla pista: il guasto all’aeromobile (un problema ad un finestrino, ndr.) è stato dunque individuato con prontezza dall’equipaggio, che dopo 5 minuti – il tempo delle necessarie verifiche e dei contatti con la torre di controllo – ha provveduto a iniziare la virata verso Est e la conseguente discesa verso Punta Raisi per fare subito rientro allo scalo “Falcone-Borsellino”. Qualche preoccupazione per i passeggeri quando è stata evidente la virata verso Palermo, ma in realtà non ci sono stati particolari motivi di paura perché il guasto alla cabina di pilotaggio non è stato percepito dai passeggeri.


Anche l’atterraggio a Palermo è stato piuttosto “morbido” e accompagnato dalle necessarie spiegazioni del comandante dell’aeromobile. Subito dopo l’atterraggio il Palermo ha avviato i contatti per informare Lega B e Ascoli sui ritardi accumulati e dopo aver avuto la conferma che il volo di riserva sarebbe partito a notte fonda si sono attivate le diplomazie per chiedere il rinvio della partita, accordato solo dopo la mezzanotte in seguito alle necessarie interlocuzioni con tutti i soggetti interessati all’evento, dalle due società ai broadcaster.

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9 thoughts on “Palermo, dietrofront a 10 mila piedi: il racconto di quei 5 minuti in volo

  1. Bisogna lodare la sportività dell’Ascoli. La Società marchigiana non era affatto tenuta a concederci il rinvio. Se fosse stato il Frosinone ci faceva giocare alle 10 invece che alle 14. Tirando i palloni in campo.

    1. Atterrare ad Ancona invece che Pescara comporta oltre 200 km in più di aereo e circa 50 km in più di pullman.. però Ancona è nelle Marche, vuoi mettere? Tu nella vita ti occupi di logistica, vero?

  2. Manca il commento di Dario che ci informa che tutto è successo perchè il City per sparagnare e per avere le tariffe low prende gli aerei scarcagnati. E dai Dario , cafudda a stritolarci i zebedei.

  3. Paolop, hai perso l’occasione per non confermare che sei un m.h.
    Vuoi un commento?
    Solo una società dilettantistica parte 24 ore prima di una partita; una società professionistica parte 32 se non 48 ore prima.
    Contento, ora?

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