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Palermo, dimentichiamo tutto e ripartiamo da zero. Le pagelle ironiche di A&F

Siamo alla fine e francamente tiriamo anche un sospiro di sollievo. Ogni partita, negli ultimi mesi, ci è sembrata una stazione della Via Crucis, una gita a luglio all’Ikea o il ricevimento di matrimonio di una lontana cugina in un pomeriggio torrido di agosto. Ma ci tocca ancora l’ultimo supplizio e, sopratutto, dobbiamo trovare la vittoria se non vogliamo partecipare ai playoff solo per onor di firma.

I tre punti stasera ci assicurerebbero il sesto posto che, per quanto ne possiamo sapere noi due umili cronitifosi, solo alla Samp ha consentito la promozione attraverso i playoff, dodici anni fa. I numeri sarebbero contro di noi, le prestazioni sconfortanti dei giocatori remerebbero contro, ma sperare da sesti si può, farlo da ottavi è da disperati. Il Sudtirol non ha obiettivi e noi sì, vediamo se dobbiamo riuscire a fare minchiate pure questa sera.

Mignani conferma Desplanches e riesuma Graves al posto di Ceccaroni. Diakitè gioca nel ruolo di trattore che ara la fascia destra. Ranocchia a centrocampo gioca al posto di Gomes e al suo posto torna Di Francesco. Ma sopratutto il tecnico rosanero tira fuori dal cilindro un coniglio inaspettato e quasi clamoroso: torna Insigne a giocare in avanti! Come sempre, per noi, se vince ha ragione, altrimenti no: tutto molto semplice!


Il Palermo fa la partita, il Sudtirol pressa e picchia e l’arbitra non ammonisce mai. Ma tutto questo dura troppo poco, perché il Palermo si ferma e fa prendere campo al Sudtirol: la partita si blocca come la schiena di un arzillo cinquantenne appassionato di padel. Il Palermo ci prova di più e tra mezzi falli, rimpalli e verticalizzazioni timide, i rosa sembrano sempre in grado di segnare.

Ma tra sensazioni e realtà c’è troppa distanza e così tutto resta sullo zero a zero gettandoci in uno sconforto profondo, da mobile bar. Nell’intervallo la tentazione di restare a vedere i pacchi su Raiuno è fortissima ma poi il masochismo ha la meglio e torniamo sulla partita nella speranza accada qualcosa, come quando uno finisce disperato alla regione fortunata.

L’inizio del secondo tempo non è diverso dalla fine del primo e non capiamo davvero come dovremmo arrivare a segnare o anche solo a impensierire il portiere. Ma proprio quando la Samp mette al sicuro il risultato e noi cominciamo a disperare, arriva il gol di Diakité su un calcio d’angolo con rimpalli e carambole che lo lasciano libero di scagliare una bomba da due passi! E siamo avanti! Adesso vediamo di restarci.

Il Palermo ha una grande occasione ma Brunori è egoista e non vede di Francesco tutto solo ed a noi costa un 60 pollici neanche troppo datato da destinare al centro smaltimento con lo schermo in frantumi. L’ansia e il terrore salgono e ci chiediamo perché Mignani stasera abbia deciso di non fare cambi manco sotto tortura. I padroni di casa salgono, crossano, ci schiacciano regalandoci un’ansia da competizione.

Arriva il primo cambio e Soleri rileva Brunori ma noi restiamo in apnea. Diakité ci prova di nuovo su calcio d’angolo ma il portiere vola e salva. E il tempo non passa mai. Il Sudtirol ha deciso che giusto oggi deve vendicare il Piave e Vittorio Veneto e ricomincia a picchiare ma l’arbitra finalmente prende provvedimenti! E’ rosso e il Sudtirol è in dieci ma finché non arriva il fischio finale non ci rilassiamo.

Entra Henderson al posto di Insigne per “rompere gambe” e spazzare palloni e poi anche Mancuso. Il recupero è infinito e non passa mai. Lucioni salva il risultato proprio allo scadere ma non ne usciamo più e, alla nostra età, il cuore non potrà tenere ancora per molto. Ma il fischio finale alla fine arriva e siamo sesti!!! Arriva la prima vittoria del Palermo di Mignani: sofferta, non bella ma certamente meritata.

E adesso via con i playoff: venerdì prossimo al Barbera arriva la Sampdoria. Possiamo anche pareggiare alla fine di 120 minuti ed il suo mister che fa del “pitruniamento” il suo mantra non è un vantaggio da poco ed a noi, a cui interessa solo andare avanti, va bene così: non è un vantaggio da poco. Comincia un nuovo campionato e dobbiamo dimenticare tutto per partire da zero. Non succede, ma se succede…forza Palermo!

Desplanches 7 – Praticamente non deve effettuare nessuna parata ma siccome esce imbattuto e, soprattutto, è certamente destinato ad essere il portiere dei play-off non possiamo che dargli un ottimo voto di incoraggiamento. Effetto Massolo.

Graves 6 – Certamente gli attaccanti avversari non lo impensieriscono più di tanto e lui vive una serata tutto sommato tranquilla. Sereno.

Lucioni 8 – Gioca in maniera sufficiente anche perché di attaccanti avversari dalle sue parti se ne vedono pochi ma merita l’otto in pagella per quella deviazione fortuita proprio allo scadere che salva la vittoria ed il sesto posto. Piedone.

Nedelcearu 5 – Commette una serie di falli inutili e, per di più, in zone pericolose ed in aggiunta si becca l’ammonizione, altrettanto inutile, che gli costerà la squalifica. Cartellino giallo.

Diakité 10 – Corona una prestazione positiva per corsa, intensità e ricerca della profondità con il suo suo primo goal in maglia rosa nero: scaglia da due passi in mezzo a dieci giocatori un missile terra-aria che sancisce la vittoria ed il sesto posto finale. Bombardiere.

Segre 6 – Non è esplosivo e grintoso come in altre occasioni, speriamo stia rifiatando per le partite decisive. Rifornimento.

Ranocchia 6,5 – Ogni volta che la palla è sui suoi piedi, ed anche se gioca ancora al piccolo trotto, sembra che possa nascere qualcosa di positivo. Noi ce lo auguriamo per il prosieguo. Crescendo.

Lund 5 – Ancora una prestazione spenta, lenta e abulica nonostante debba difendere poco e dalle sue parti gli spazi ci potrebbero essere: ma lui, forse, non li vede. Miope.

Insigne 4,5 – Tutti rimangono abbastanza stupiti dalla sua presenza in campo tra i titolari e lui non fa praticamente nulla per smentire tale stupore. Coerente.

(dal 44′ s.t. Henderson) s.v.

Di Francesco 6,5 – Si muove tanto cercando di creare spazi che purtroppo nessuno cerca di sfruttare e beccando calcioni a tutta forza. Ancora sta urlando “passaaaa” su quella palla che Brunori egoisticamente calcia alta con un improbabile pallonetto. Trascurato.

(dal 46′ s.t. Mancuso) s.v.

Brunori 5 – Poco concreto, confusionario ed anche molto egoista sull’unica vera palla goal del Palermo che lui spreca malamente non servendo un compagno tutto solo. Scentrato.

(dal 34′ s.t. Soleri) s.v.

Mignani 7 – Mette in campo una formazione che ci lascia abbastanza perplessi, il Palermo non gioca bene e crea poco o nulla ma alla fine contava solo vincere e mantenere il sesto posto e noi, da buoni utilitaristi, queste cose le premiamo sempre. Essenziale.

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34 thoughts on “Palermo, dimentichiamo tutto e ripartiamo da zero. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Concordo con il titolo: chi ha avuto, ha avuto, ha avuto. Chi ha dato, ha dato, ha dato. Scurdámmoce ‘o passato.
    Tentarci non costa nulla. Fino all’ultimo respiro!!

  2. E nessuna incitazione allo stato di ebbrezza durante le partite. Con la conseguente sbornia nostalgica: quando c’era Corini, caro lei..,

    1. Mancu i cunta ti sai fare… intanto sto sesto posto lo ha conquistato Corini non da niegghia ri Mignani con media punti buona pa serie Z

      1. Drastico Alias Stef: sii onesto. Corini sarebbe rimasto fuori dai playoff come l’anno scorso dopo lo scandaloso pareggio interno con il Brescia.

  3. ‘Se permettete, parliamo di donne’ (E.Scola ’64). Vengo subito al dunque. Si chiama: Ferrieri Caputi, Maria Sole. Allora, che ne dite, che ne pensate? Arbitra bravissima (come ha osservato Monastra, il più attento dei ‘pagellari’, secondo me). Amazzone serena, e severa il giusto. Sempre vicina all’azione, che corse con quelle gambe, pum pum pum. Mentre i rosanero reclamavano cartellini (virtù delle maestrine), Brunori per primo. Pensa a giocare Brunori, gioca semplice, non sei Zauli e neppure De Rosa (l’inventore del ‘cucchiaio’). Tutino, nel Cosenza, ha segnato più di te, lo sai, si? Ps Due brevi annotazioni sul film di Scola. Film a episodi, Gassman mattatore. Segnalo l’episodio con Sylva Koscina (in una delle sue parti preferite, la bella vergognosa, infine beffata). In questo episodio ritorna il clacson dell’inarrivabile Aurelia B24 supercompressa, di due anni prima. E in chiusura, torna anche Lei, uno dei miei primi amori, la cameriera (ragazza madre – v.il ‘tocco’ di Dino Risi! -) della trattoria della zuppa di pesce, a Civitavecchia. Immortalata con la bottiglia di minerale in mano e gli occhi neri.

  4. Finalmente un dopo gara di gioia. Vedere squadra e tifosi felici è per me sempre emozionante e ripaga dai tanti abbili recenti . Adesso uno spareggio in più da giocare e magliette rosanero protagoniste . Vedo che gli esperti danno favorita la Sampdoria e questo mi fa molto piacere . Forza Palermo.

  5. Una piccola nota tattica . Finalmente, ammmutta ammutta, ci siamo tatticamente avvicinati al mio amato 4321 di Guidoliniana memoria . Spero che Mignani non voglia nuovamente tornare al piatto 532, tutti dietro e palla fai tu.

  6. Sempre a mio parere completerei con Gomes accanto a Segre e Ranocchia dietro a Brunori con De Francesco o Di Mariano. Da scegliere il terzo centrocampista.

  7. Amico Rosanero, ti imploro in ginocchio come nell’atto di invocare una grazia di Santa Rosalia: almeno oggi non ci atturrare con i voti sopra il 7,5 e i commenti ultrafavorevoli al tuo pupillo Gomes. Ti do una notizia: ieri Tartaminchia Claudio non ha giocato, E il Palermo ha vinto. Coincidenza?

  8. Tapiro d’oro per Corrado che è visibilmente contrariato in quanto il Palermo ha vinto, il gol decisivo è stato del grande Diakitè e la porta di Desplanches è stata inviolata!

    Anche ieri mi manciai una fiddazza i carni ri 10 chila! Per me triplo godimento: vittoria del palermo, gol decisivo del grande Diakitè mio pupillo e migliore in campo a furor di popolo e infine altra buona prova di Desplanches (altro mio pupillo), con conseguente rosicamente di Corrado!
    Rosica corrado rosica! ah ah ah

    1. Ma rosicare cosa? Trovami una sola riga in cui ho messo in discussione Diakite’? Ho sempre scritto bene di lui perché ha gamba, grinta e velocità. La grande prestazione di Desplanches, invece, l’ha registrata solo tu nel mondo. Grazie ai difensori, non ha dovuto compiere un intervento che uno. Senza voto sarebbe stato il verdetto giusto. Che tu esterofilo (per usare un eufemismo) non avresti accettato dal momento che il portierino ha cognome francese e fisico prestante. Poi cu si ni futti comu joca? Tu non tifi Palermo, tifi Pupilli.

  9. Sempre per il solito corrado che non ne azzecca una nemmeno per sbaglio!
    Con Gomes in campo ieri avremmo vinto 3 a zero. Infatti mancavano l’ordine e le geometrie di Gomes in mezzo al campo come hanno notato tutti…Ranocchia non è playmaker e non ha brillato, Di Francesco e Segre hanno disputato partito deludente….
    Mancava Gomes, assenza pesantissima!
    Gomes e Diakitè sono tra i pochi forti, tra i pochi giocatori di serie A, tra i pochi che onorano sempre la maglia, tra i pochi che lottano sino alla fine!
    Vogliamo 11 Gomes in campo!
    Vogliamo 11 Diakitè in campo!
    Vogliamo gente che lotta e onora i nostri colori!

    Le parole di Diakitè (per giocare a Palermo ci vuole gente gente con i cogl….) sono musica per mie orecchie!

    1. In ogni partita TartaMinchia Gomes fa perdere decine di tempi di gioco alla squadra, non scherma la difesa, e’ dotato degli stessi fondamentali di un boscaiolo, non sa cosa sia il tiro, ignora l’esistenza di passaggi più lunghi di tre metri e mette in difficoltà i compagni soprattutto quando, intorno ai 60 di gioco, va in debito d’ossigeno e incomincia a camminare invece di correre. Un centrocampista così serve unicamente a perdere le partite. Perché non te n’eri accorto che ti fa sempre giocare in dieci contro 11? E non hai notato che, se rimane in panchina o in tribuna, il Palermo vince?

      1. Falso!

        E’ l’esatto contrario, Corrado non ne azzecca un a nemmeno per sbaglio!

        In ogni partita il grande Gomes fa guadagnare decine di tempi di gioco alla squadra, scherma bene la difesa, e’ dotato degli stessi fondamentali di un giocatore di serie A, è bravissimo a tirare, è bravo anche nei passaggi più lunghi di tre metri e aiuta i compagni soprattutto quando, intorno ai 60 di gioco, vanno in debito d’ossigeno e incominciano a camminare invece di correre (mentre Gomes non passia mai in campo). Un centrocampista così serve unicamente a vincere le partite. Perché non te n’eri accorto che ti fa sempre giocare in dodici contro 11 sopperendo alle carenze di certi suoi compagni? E non hai notato che, se rimane in panchina o in tribuna, il Palermo non vince quasi mai?

  10. Stavolta le pagelle di A&F mi piacciono e pure tanto!
    Il 10 a Diakitè è meritatissimo.
    Non condivido soltanto i voti positivi per Segre e Ranocchia.

    Le mie pagelle:
    Desplanches 7
    Graves 5
    Lucioni 6
    Nedelcearu 6
    Diakité 10
    Segre 4
    Ranocchia 5
    Lund 5
    Insigne 5
    Di Francesco 4
    Brunori 5 (dal 34′ s.t. Soleri s.v.).

    1. Che votacci agli italiani nelle tue pagelle di cui non fotte una minchia a nessuno… Hai punito severamente tutti i giocatori rei di essere nostri connazionali. Tranne, ovviamente, Desplanches, che ha cognome francese e portamento da modello. E solo per questo il portierino vale, secondo te, 7 indipendentemente dalla prestazione fornita. Esterofilo. Per non scrivere di peggio. Davanti a una cultura calcistico-etnologica come la tua io mi fazzo a croci cca’ manu manca.

      1. Desplanches è italianissimo ed è il portiere della Nazionale.
        Per il resto non è colpa mia se gli stranieri giocano molto meglio degli italiani e se sono i più forti!
        A nessuno importa nulla dell’italianità. Siamo nel 2024 non durante il fascismo!

  11. Vuoi 11 Gomes in campo? E chi lo fa i goals?
    In due anni avrà tentato due tiri in porta, uno è finito a Mondello e l’altro a Pallavicino…
    Il tuo pupillo Gomes è semplicemente un onesto gregario di centrocampo, stop, non esagerare.

    1. Falso!
      Ha fatto bei tiri, tra cui un gol (a fine marzo), una traversa e alcuni bei tiri deviati dalle difese o dal portiere miracolosamente.
      Ha fatto tanti assist anche decisivi.
      Si impegna e lotta e onora la maglia al contrario di certi suoi compagni che passiano in campo e sono svogliati!
      Il mio pupillo Gomes è il migliore giocatore del Palermo insieme agli altri miei pupilli Diakitè e Traorè.

  12. Diakitè è un ragazzo vivace, simpatico e forse brillante, in comitiva. Ma è uno di quei giocatori dai cosiddetti ‘piedi fucilati’. Più casino che altro, come nell’azione che ieri ha comunque portato Il Palermo alla vittoria. Ps. A proposito, abbiamo rivisto Mirri ieri sera, noi che il Palermo in tv (a pagamento). L’apparizione di un divo ‘sentimental’ del cinema muto, un Elio Steiner con barba e capelli bianchi. Abbracci e baci come per una vittoria decisiva. Dottore Mirri, è arrivato sesto il Palermo CFG, ma grazie ad una provvidenziale penalizzazione, di punti 2. E’ ancora presto, per l’annacamento.

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