Palermo double-face: salvo nel primo tempo, disastroso nella ripresa
È un Palermo double-face quello visto in campo quest’anno, e la statistica conferma tutto ciò: se si considerassero appena i 20 minuti di gara, i rosanero sarebbero in una situazione di classifica piuttosto tranquilla con 33 punti. Un dato utopistico visto che sono ben diciotto i pareggi per 0-0 presi in considerazione, ma significativo visto che evidenzia la disattenzione che cresce con il passare dei minuti.
L’inizio sprint è ormai una delle caratteristiche del Palermo, indifferentemente dall’allenatore: in quattro occasioni i rosa hanno sorpreso l’avversario nei primi minuti di gioco, mentre cinque volte sono andati sotto ad inizio gara (contro Milan, Genoa, Chievo, Atalanta e Juventus). I primi tempi, però, sorridono al Palermo che avrebbe 27 punti in classifica alla pari del Genoa al terzultimo posto.
I dati sembrano positivi, ma in realtà si rivelano ingannevoli se si considerano i secondi tempi e le situazioni in cui il Palermo ha subito la rimonta degli avversari. Nella classifica che prende in considerazione solo i secondi 45 minuti, infatti, il Palermo si piazza all’ultimo posto dietro anche a Crotone e Pescara. I punti persi da situazione di vantaggio, invece, sono la vera ferita “sanguinosa” che deve fare riflettere. Tante volte i rosa si sono fatti sorprendere dopo aver sbloccato l’incontro, chiaro segnale di una difficoltà a gestire il vantaggio e non chiudere le pratiche.
La doppia sfida contro la Sampdoria ed il pareggio interno last-minute contro il Pescara sono soltanto due esempi del “braccino del tennista” che ha quest’anno il Palermo. Una paura che sta logicamente incidendo sul rendimento di una squadra che sembra prigioniera di se stessa, bloccata da dei limiti soprattutto tecnici, ma anche psicologici. La salvezza dista ancora sette punti, anche se il miracolo sembra impossibile bisogna azzerare tutto per l’ultimo disperato tentativo.