Palermo, è ‘crisi’ del gol: la fase offensiva non funziona
Il periodo di crisi vissuto dal Palermo è ormai evidente da diverse settimane. Le poche idee tattiche e per di più confuse non potevano che portare ad una conseguente penuria di occasioni da gol.
Ciò che è emerso nelle ultime giornate, che sta diventando sempre più preoccupante, è il dato sui gol segnati: nelle ultime 5 partite il Palermo ha realizzato solo 3 gol: uno al Brescia, uno alla Ternana e uno al Catanzaro.
Per far fronte a questa crisi del gol, nelle ultime 5 partite Corini ha provato ad apportare delle modifiche tattiche al 4-3-3 con cui il Palermo ha iniziato la stagione: ad esempio il passaggio al 4-2-3-1 al fine di schierare un trequartista (Henderson contro la Sampdoria e Coulibaly contro Brescia, Cittadella e Ternana) che possa innescare la punta e le ali ma il cambio tattico non si è rilevato abbastanza efficiente da convincere il tecnico. Corini infatti, in occasione della partita contro il Catanzaro, ha virato sul 3-4-2-1, piazzando Di Mariano e Mancuso alle spalle di Brunori. Il gol è arrivato, ma solamente nel finale di gara e non ha evitato una dolorosa sconfitta casalinga ai rosanero.
Aldilà degli schieramenti tattici, al Palermo stanno mancando i gol degli attaccanti, spesso non serviti adeguatamente è vero, ma ancor più sovente al momento di punire l’avversario è mancato il cosiddetto “killer instinct”, la lucidità sotto porta.
Lo confermano i dati oggettivi che vedono Brunori in cima alla classifica marcatori dei giocatori rosanero con soli 4 gol segnati, seguito a quota 3 da Stulac, che di mestiere fa il mediano, e Mancuso, spesso costretto a partire dall’out di sinistra; in questa speciale classifica figura anche Lucioni a quota 2, seguito poi da ben 8 calciatori autori di 1 rete.
Brunori, la punta di diamante rosanero, non sta vivendo un inizio di stagione degno delle sue qualità. Il numero 9 spesso si è trovato a cucire il gioco lontano dall’area di rigore, suo terreno di caccia, e questa condizione lo ha portato a compiere errori sotto porta non da lui, che se poi uniti a delle trame offensive sovente sterili non fanno altro che inasprire i problemi offensivi del Palermo.
Coda, capocannoniere della Serie B in virtù delle 9 reti messe a segno, sta pian piano aumentando il gap di gol con il centravanti rosanero. A Corini, a cui la società ha rinnovato la fiducia, l’arduo compito di risolvere questo rebus del gol e di trovare la quadra tattica affinchè anche gli altri interpreti offensivi come Di Mariano-Valente (0 gol) e Insigne-Di Francesco (1 gol) tornino a proporsi in area di rigore avversaria e tornino a figurare nuovamente sul tabellino dei marcatori.
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Entrare in area di rigore e creare la superiorità numerica è diventato utopia ………..
Bisogna andare a fare scuola da Zeman fautore del 4 3 3.
Certo, se lo schema d’attacco è lancio di Pigliacelli in avanti e speriamo bene, ne abbiamo di tempo. ..
A colui che scrive forse gli sfugge che a Brunori non arriva un pallone grazie alla scarsezza assoluta del centrocampo (in particolare Gomes e Stulac) e di tutti gli attaccanti esterni.