Palermo e Dionisi, storia di un amore mai nato: e ora come andare avanti?

“Voi lo volete? Anche noi lo vogliamo. Lo vogliamo tutti“. Sono passati sette mesi, non sette anni, da quel 21 agosto, quando Alessio Dionisi arringava la curva durante un allenamento a porte aperte. Duecentodieci giorni dopo, siamo qui a raccontare il rapporto più complicato e controverso tra un allenatore e la tifoseria rosanero, inasprito ulteriormente dal mancato esonero dopo la sconfitta contro la Cremonese.
Dionisi, una scelta inizialmente condivisa
La firma di Dionisi era stata accolta con moderato ottimismo dalla maggior parte del popolo rosanero. L’allenatore era reduce dall’esonero di Sassuolo, ma anche da due anni a buoni livelli in Serie A e da una promozione con vittoria della B alla guida dell’Empoli.
La scelta sembrava giusta per ripartire dopo un campionato altalenante, culminato in una semifinale dei playoff persa senza mai impensierire realmente l’avversario. La direzione era chiara: provare a centrare la promozione con un calcio propositivo. Il primo impatto nella conferenza stampa di presentazione appariva incoraggiante.
Dalla crisi di dicembre alla ripresa illusoria
Nel calcio comandano i risultati e la prima grave ‘crisi’ si registra a dicembre, dopo la sconfitta esterna col Cittadella. Dionisi viene pesantemente contestato dalla tifoseria, che esprime il proprio malcontento anche con duri striscioni. La società comincia a metterlo in discussione, ma alla fine decide di cambiare direttore sportivo, con l’arrivo di Carlo Osti al posto di Morgan De Sanctis.
Le due vittorie consecutive contro Modena e Juve Stabia sembrano tamponare la ‘crisi’, anche perché nel frattempo il nuovo d.s. sistema la squadra con gli arrivi altisonanti di Audero, Magnani e soprattutto Pohjanpalo. Il buon calciomercato e i cinque risultati utili di fila riaccendono un minimo di entusiasmo, ma la sconfitta con la Cremonese – che in altri tempi sarebbe stata digerita (non certo per i modi, ma per il valore dell’avversario) – fa esplodere un malcontento latente da mesi.
Dionisi e Palermo
La verità è che Palermo non ha capito Dionisi e Dionisi non ha capito Palermo. È il destino degli allenatori rosanero in questo primo ciclo targato City Group: quando sei il frontman assoluto, ti prendi tutti gli oneri e gli onori. Tuttavia, nell’ultimo periodo si è registrata un’apertura in questo senso, con i dirigenti – soprattutto il direttore sportivo – più presenti rispetto ai primi due anni.
La piazza ha sempre accusato l’allenatore di essere presuntuoso e ‘cieco’ davanti alle palesi difficoltà della squadra. Il tecnico toscano non si è calato in una realtà così importante ed esigente. Il grande salto dopo le esperienze in ambienti più tranquilli come Empoli e Sassuolo non c’è stato.
Il rapporto d’amore tra Dionisi e Palermo non è mai nato. E fare paragoni con l’ultima esperienza in panchina di Eugenio Corini ha poco senso, considerando che l’allenatore esonerato nella passata stagione godeva comunque di un credito importante per il glorioso passato da calciatore e capitano rosanero.
Dionisi resta: e adesso?
Leggendo fin qui, sembra scontato pensare a un articolo riepilogativo sull’esperienza di un allenatore esonerato. Uno di quei pezzi ‘freddi’, pronti da giorni e da pubblicare solo dopo l’ufficialità da parte della società. Non lo è. Dionisi è rimasto l’allenatore del Palermo e lo sarà fino al termine della stagione. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: e ora come si va avanti?
Dionisi non è il primo e non sarà l’ultimo ad allenare in un ambiente difficile, con ormai una grandissima parte della tifoseria (la stragrande maggioranza) che poco lo sopporta. Ma non solo: il Palermo, per bocca del d.s. Osti, ha confermato che ci sono stati contatti con altri tecnici, ma alla fine si è deciso di non procedere con l’esonero.
Ora serve compattezza
Dionisi rimane sostanzialmente per mancanza di alternative. Otto partite, con un possibile prolungamento di stagione dovuto ai playoff, sono tante in questa situazione. L’allenatore ha voluto un colloquio con i vertici di City Group – che saranno presenti a Torretta nei prossimi giorni – e ha avuto rassicurazioni, ma ora ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti per andare avanti.
Perché alla fine c’è una sola ricetta per salvare il salvabile in questo ultimo scorcio di campionato: vincere. La squadra deve prendersi le proprie responsabilità, la dirigenza idem, e si dovrà fare fronte comune attorno all’allenatore, che a questo punto non può essere abbandonato a se stesso.
Spero ovviamente di sbagliare ma temo faremo i punti risicati per la permanenza con quest’ aria che tira,del resto i playoff avrebbero esito scontato,mancato esonero ultima chicca di società alquanto strana.
Tutto iniziò quel giorno in cui il Palermo fu promosso dalla C alla B…..
B come Baldini che non fu riconfermato alla guida della squadra, dandogli piena fiducia e che sono strasicuro avrebbe fatto il doppio salto fino alla A.
Invece cosa si fa…..? Viene chiamato Corini….e già con un grande curriculum….mah?
Corini inizia con la C, come serie C, perché è lì che al massimo potrebbe allenare, non come giocatore di cui è stato tutt’altro, un grande centrocampista.
Non fa assolutamente bene, lo sappiamo noi tifosi….Ma viene cacciato troppo tardi, sostituito da Mignani ad 8 giornate dalla fine del campionato…
Mignani inizia con la M…..
M come Mischinu e io che posso fare ……mentre adesso con il Cesena è quest’anno davanti al Palermo….Ahahah.
Poi grandi aspettative, arriva Dionisi….anche lui un grande curriculum…..Mah.
D come Dionisi o meglio come serie D, perché peggio di Corini, questo qui solo nella serie dilettantistica può sedere in panchina…..e già.
Noi tifosi da tre anni abbiamo speso centinaia di euro tra Malox, Buscopan e gastroprotettori, qualcuno anche qualche euro dallo psicologo 😅….
l’unica cosa che non doveva cambiare era già li……..quello che guidò dei modesti calciatori (perché anche Brunori lo è) alla cavalcata trionfale dei playoff di serie C .
SILVIO BALDINI!!!!!!
Società incompetente.
Hai scarsa memoria: fu Baldini ad avere capito prima di tutti quali fossero i reali progetti di city Group e ad andarsene.
Infatti per questa società le persone intelligenti sono scomode……
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: e ora come si va avanti?
Si va avanti con l’unico obiettivo possibile, salvare dignitosamente questa stagione. Tifosi, squadra e staff tecnico, tutti insieme.
Io non sono sicuro che Dionisi resterà fino al termine della stagione. Se il Palermo dovesse perdere male a Salerno la sua panchina sarebbe di nuovo in discussione.
Condivido la conclusione dell’estensore dell’articolo, perchè Dionisi ha tante colpe, le maggiori probabilmente, ma non è il solo e non può neanche essere il solo a metterci la faccia
La scelta di tenere Dionisi è un chiaro segnale di rassegnazione riguardo la stagione in corso.
Allenatore mediocre, nessuno schema, nessuna grinta etc. Colpevoli però sono altri, la società asettica in maniera non produttiva. Stessi errori dall’inizio, se due indizi fanno una prova è che a loro di Palermo e del Palermo non importa nulla sportivamente parlando. Temo che i piccioli abbiano attirato una certa tipologia di personaggi…
Alcune frasi di Osti nell’intervista (pur controllatissima), vanno lette con attenzione e metto in evidenza le parole che mi sembrano più significative: “IN QUESTO MOMENTO l’allenatore gode ANCORA della fiducia del club”; “quello che avremmo voluto essere ma non siamo MAI stati”; “bravissimi ragazzi che SEGUONO L’ALLENATORE”; “valutazione AREA MENTALE”, “area ATLETICA sotto attenta valutazione con i responsabili”.
Purtroppo i toni esasperati non fanno che peggiorare la situazione, perchè in campo la paura di sbagliare e l’ansia di prestazione sono palpabili. I tifosi si mettano il cuore in pace. Quest’anno l’obiettivo è la salvezza
Buongiorno, scrivo per la prima volta e quindi spero in un benvenuto (premetto che non mi piacciono le polemiche gratuite e le offese)…
Anche io sono tra quelli che non stimano affatto Dionisi che ritengo incapace, inadeguato, presuntuoso, indisponente (potrei continuare per mezz’ora ma forse la sintesi più efficace è quella dell’allenatore dello Juve Stabia che dalla tribuna della Favorita lo appellava “miracolato”).
Quindi sarei stato tra i primi a festeggiare il tardivo esonero di questa faccia da menagramo che ha portato una bella ventata di sfiga e mentalità perdente in un gruppo di giocatori sopravvalutati, senza grinta e con la pancia piena fin troppo coccolati dal City Group (il loro stipendio è lontano anni luce da quello dello Juve Stabia per esempio: ecco perché manca il sangue agli occhi e la fame di arrivare che gli altri invece hanno).
Però vorrei evidenziare un aspetto positivo del mancato esonero: se non è arrivato nessuno è perché tutti quelli contattati sicuramente hanno chiesto un minimo di garanzia che, nel caso di promozione in A (mi viene da ridere vista l’ultima partita…), sarebbero stati confermati per la A! Mi sembra il minimo, chi non avrebbe inserito questa clausola? Solo uno “scappato di casa” avrebbe accettato solo 8 giornate di panchina….
Ne consegue che il Palermo ha evidentemente già un accordo vincolante con un importante allenatore (o di B attualmente impegnato o di A che non può al momento allenare in B per regolamento).
Quindi chiudiamo con dignità questo insulso campionato (io non farei giocare quelli che non rientrano nei piani futuri come Diakitè, Nikolau, Insigne, Vasic, etc etc) e mi proietterei ormai al prossimo.
E sinceramente non vorrei fare neanche i play off…
Concordo su tutto
Bravissimo Archi, come primo commento in questo sito direi che ti sei superato. Ciò che hai scritto, penso sia il pensiero comune di molti utenti. Non posso non farti i miei complimenti, concordo pienamente su tutto.
Bene prosegue il nostro viaggio in purgatorio… E vediamo cosa riesce a combinare adesso fino alla fine Dionisi, è riuscito in due anni a rovinare il giocattolo Sassuolo creato da De Zerbi e da una società lungimirante, vediamo adesso se riesce a portare la corazzata Palermo ai playoff o ai playout, non c’è più da sorprendersi di niente a questo punto. Da parte mia non posso che constatare e ammettere che la mia fiducia ed anche la mia passione è ai minimi termini come non mai.
Io credo che la Società abbia già individuato e pre-contrattualizzato l’allenatore per il prossimo campionato (secondo me Pecchia o Gilardino) e pertanto non poteva garantire a nessun altro dei contattati un futuro in rosa. Premesso ciò penso che il Palermo farà 8 punti nelle prossime 8 partite e si salverà .Poi, si dia il via alla epurazione di rami secchi che evidentemente non sono all’altezza di ambire a quello che noi tutti ci auspichiamo per l’anno prossimo.
Noi lo vogliamo??? Si, tutti, CHE TE NE VAI!!! Anche il primo che passa per strada farebbe meglio di questo mentec***o!!!
“Ora come andare avanti”? Intanto questa domanda se la dovrebbe porre Dionisi, anzi, se la sarebbe dovuta porre da tempo, dimostrando un po’ di dignità e dimettendosidopo i tanti malumori. Invece preferisce prendersi le critiche della piazza, continuare a fare il capro espiatorio e non perdere lo stipendio (perché di questo si tratta, parliamici chiaro ormai, molti non resisterebbero alle pressioni e alle critiche). Ma io questa domanda la farei soprattutto ai giocatori, quelli che hanno l’alibi di Dionisi e continuano a fare prestazioni indegne e ridicole.
significa che potremo veder Vasic sin dal 1 minuto e Pohjanpalo con Brunori in panchina?
Calma picciotti cerchiamo di fare un minimo di quadrato perchè se no rischiamo di fare tummula…
Se vince ti battono le mani, se perdi ti fischiano. A Palermo è così. Dipende tutto dai prossimi risultati.