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Palermo, ecco Saric (“pupillo” di Sottil): chi è il nuovo centrocampista rosanero

Un altro centrocampista di qualità per la mediana del nuovo Palermo. Inizia l’avventura rosanero di Dario Saric, che dopo essere cresciuto (calcisticamente e non solo) tra Emilia-Romagna e Marche si prepara a vivere, in Sicilia, la sua prima esperienza lontano “da casa”.

Saric è nato in Italia (a Cento, provincia di Ferrara) da una famiglia bosniaca scappata dalla guerra, in cui il padre rimase anche ferito. Cresce nelle giovanili di Cesena e Carpi, mentre la sua prima esperienza fra i grandi è in prestito alla Virtus Castelfranco, nella seconda metà della stagione 2014/15. Nella stagione successiva (sempre in prestito dal Carpi) esordisce tra i professionisti: lo fa con la maglia del Siena, in Lega Pro. Nell’estate 2017 arriva invece il definitivo ritorno alla “base” e il “salto” in Serie B: con il Carpi debutta a 20 anni nel torneo cadetto e a Carpi resterà per tre stagioni, prima di passare all’Ascoli a titolo definitivo nell’estate 2020.

Con i marchigiani sarà titolare per due stagioni: due stagioni che hanno come spartiacque l’arrivo in panchina di Andrea Sottil. La prima vede l’Ascoli strappare un’altra salvezza in rimonta (iniziata proprio con Sottil), mentre nel 2022 i marchigiani alzano nettamente l’asticella e si qualificano per i playoff promozione in virtù del 6° posto in campionato (eliminazione al primo turno in casa, contro il Benevento).


É proprio con Sottil – oggi all’Udinese dopo l’ottimo anno e mezzo alla guida dell’Ascoli – che Saric ha trovato la definitiva consacrazione: la sua tecnica e il suo dinamismo gli permettono di ricoprire infatti sostanzialmente tutti i ruoli del centrocampo, dalla mediana agli inserimenti in fase offensiva sulla trequarti. Caratteristiche che hanno attirato l’attenzione anche di diversi club della Serie A, compresa la nuova squadra del suo ex allenatore. “Se sistema due cosine, può fare davvero il grande salto”, ha detto di lui proprio Sottil. Ora Saric (e i tifosi del Palermo) sperano che il “salto” possa avvenire proprio in Sicilia.

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