Palermo, ecco Valerio Verre: chi è il “nuovo” acquisto rosanero
Valerio Verre torna a Palermo, questa volta per restarci. Il centrocampista arriva dal mercato degli svincolati, vestirà la maglia rosanero per la terza volta nella sua carriera dopo le esperienze nella stagione 2013/14, culminata con la promozione in Serie A, e quella nel 2023.
La terza è volta buona: Verre ha firmato un contratto fino al 2027 ed è a tutti gli effetti un calciatore rosanero. Una differenza abissale rispetto alle prime due volte quando il calciatore era arrivato in prestito. A giugno nel 2023, la vecchia gestione tecnica composta da Corini e Rinaudo, aveva deciso di non confermare il calciatore in virtù delle sue prestazioni altalenanti. Le qualità di Verre non erano state messe in discussione ma in quell’occasione si era preferito puntare su altri profili (stessa sorte è toccata a Tutino).
Verre è nel pieno della sua maturità calcistica: il calciatore classe 1994 ritorna in rosanero all’età di 30 anni dopo aver vissuto una carriera “in prestito”, piena di esperienze in diverse piazze d’Italia, anche se è ricordato per lo più per quella vissuta alla Sampdoria. La passata stagione ai blucerchiati è stata molto difficile per lui che a un certo punto è stato pure messo fuori rosa per due mesi per aver rifiutato la cessione in Turchia. Il rapporto travagliato ha inoltre portato alla rescissione del contratto l’11 luglio scorso. Cresciuto nelle giovanili della Roma, ha giocato in ordine per Siena, Palermo (ci tornerà più volte), Perugia (ci tornerà più volte), Pescara, Sampdoria (ci tornerà più volte), Verona ed Empoli.
Verre trova un centrocampo diverso rispetto a quello lasciato nel 2023: probabilmente non è più la punta di diamante, anzi, dovrà farsi spazio in un reparto “affollato” dalle presenze di Ranocchia, Segre, Saric, Gomes e Blin, ma anche Vasic. Dionisi sfrutterà le sue qualità nel ruolo di mezz’ala, probabilmente quello occupato ai nastri di partenza da Ranocchia.
Il ritorno, gradito, di Verre e il campionato fatto da Tutino nonché essere uomo mercato, bocciano inesorabilmente il sig. Corini e in parte Rinaudo.