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Palermo, tre punti per sperare: ma la luce non si è ancora accesa

È arrivata la vittoria. Il Palermo aveva un solo risultato utile a Lecco per rimanere attaccato al treno delle ‘primissime’ e la missione è stata completata. Tre punti che permettono ai rosa di scavalcare il Catanzaro al quinto posto e accorciare sul Como quarto (ora a +3). Gli aspetti positivi della trasferta lombarda si fermano qui.

La luce non si è ancora riaccesa

Chi si aspettava una forte reazione dopo le due sconfitte consecutive è rimasto parzialmente deluso. Il ritorno in blocco dei ‘titolarissimi’ non ha dato la scossa a una squadra in difficoltà, soprattutto dal punto di vista mentale. L’approccio al match è indicativo in tal senso: si sapeva che il Lecco avrebbe messo la gara sul piano fisico, su un campo ai limiti della decenza (sembrava di giocare a calcio saponato…), ma comunque il Palermo è ‘entrato’ in partita dopo un buon quarto d’ora.

Nemmeno il gol di vantaggio ha tranquillizzato i rosa, che nel secondo tempo hanno soltanto atteso il fischio finale, difendendo il risultato. La sostituzione Ranocchia-Coulibaly al 60′ è stato un chiaro messaggio di Corini (non tanto nella scelta di chi cambiare, Ranocchia non aveva inciso, ma di chi far entrare): prima pensiamo a ‘consolidare’. E il Palermo ha ‘consolidato’ lo 0 – 1, portando a casa tre punti preziosi, non senza soffrire, contro l’ultima in classifica.


Poche altre le note positive. Il gol di Nedelcearu è arrivato sugli sviluppi di un calcio piazzato e Pigliacelli è tornato a non subire reti (contro il peggior attacco della Serie B, che nelle ultime cinque gare aveva messo a referto due marcature…). Da sottolineare l’atteggiamento positivo della squadra, che ha dimostrato di non voler mollare nonostante le ultime cocenti delusioni. È stato però un Palermo da encefalogramma piatto, con pochi sussulti, la luce ancora non si è riaccesa.

‘Rinascimento’ dopo Lecco?

Luce che però può essere accesa proprio dalla vittoria di Lecco. Il periodo di ‘rinascimento’, dopo la prima crisi del Palermo, era stato aperto dal pareggio di Parma, un ottimo risultato ma beffardo per come si era messa la partita e soprattutto molto sofferto. I tre punti conquistati domenica potrebbero far scattare qualcosa nei rosanero, che in gara secca hanno dimostrato di giocarsela con tutte le big: e la prossima sfida è al “Barbera” contro il Venezia.

La gara col Venezia, ça va sans dire, è decisiva, come tutte le restanti partite. Il Palermo, per sperare nel secondo posto, ne deve vincere sei/sette, pareggiarne una/due, e potrebbe anche giocarsi il ‘jolly’ di una sconfitta. Non c’è tempo per la ‘convalescenza’, a differenza della prima crisi: i rosa non possono più sbagliare, anche perché arrivare terzi o quarti ha un valore importantissimo in ottica playoff.

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