Fallimento sì o no, la Ternana, la festa: il sabato più lungo del Palermo

Saranno 24 ore lunghe, lunghissime. La giornata di domani, sabato 16 dicembre, è di quelle che potrebbero entrare nella storia della società rosanero. Fallirà il Palermo? O verranno fugate le preoccupazioni immediate? Ci sarà un prolungamento dei tempi tecnici (ci auguriamo di no)? Il Palermo, in campo, saprà dare seguito alla vittoria di Bari e prendere il largo in classifica? E la festa rosanero, programmata in serata, sarà davvero una festa?

L’UDIENZA: Ieri la Procura ha depositato le sue controdeduzioni. In una settimana sono state studiate le memorie difensive del Palermo e sono state fatte le necessarie precisazioni che giustificherebbero l’istanza di fallimento. I giudici dovrebbero decidere, difficile che si chieda una perizia supplementare. Il dopo sentenza è un rebus, così come è un rebus capire come ci sia tanta distanza tra le parti, la sicurezza della Procura e la disarmante tranquillità della società rosanero.

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Ballano parecchi milioni di differenza: uno dice che la società non ha i mezzi per andare avanti e che i debiti si aggirano intorno ai 70 milioni, l’altro sminuisce il debito a 32 milioni, preoccupante ma “fisiologico”. Il futuro sportivo non dipende solo dalla sentenza ma è chiaro che una pronuncia di fallimento aprirebbe scenari imprevedibili.

LA PARTITA: La Ternana è fra le squadre che ha fatto peggio in trasferta ma questo non basta a ritenere facile la partita di domani. Perchè quasi mai, in casa, il Palermo ha avuto vita facile. Tedino deve studiare attentamente la gara e scegliere la formazione in base anche alle indicazioni di Bari. Quei tre punti hanno rilanciato le quotazioni della squadra, ma soltanto una vittoria casalinga autorizzerebbe a pensare che il Palermo cominci a comandare la classifica senza tentennamenti. Assenze e acciacchi non mancano e certamente la preparazione psicologica alla gara non sarà stata immune dal condizionamento esterno di una sentenza che in ogni caso – qualunque essa sia – provocherà emozioni forti.

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LA FESTA: Caso vuole che proprio per questo fine settimana è in programma una mega festa organizzata dai tifosi. Si chiama “Rosanero in fest” e si svolgerà ai Cantieri Culturali della Zisa: sabato dalle 18,00 alle 23,00 e domenica dalle 10 alle 20. L’evento, organizzato dall’associazione “Eterna Fratellanza”, farà battere i cuori rosanero a 360° gradi con esposizione di maglie storiche, la proiezione di video che raccontano la storia del Palermo e la presenza fisica e in video di ex giocatori che interverranno per portare il loro saluti. Rivedremo giocatori degli anni ’70 come Citterio, Frison e Arcoleo, degli anni ’80 come De Stefanis, Silipo, Calloni, degli anni ’90 come Favo, Biffi, De Sensi, Buoncammino, Vasari, Galeoto, Taglialatela… sino agli anni più recenti come Pastore, Toni, Migliaccio, Corini e Liverani e tanti altri. Ci saranno giocatori dell’attuale rosa e attori comici della tradizione palermitana a cominciare da Toni Sperandeo, Toti e Totino. Ci saranno anche attività ricreative dedicate ai bambini, stand enogastronomici, musica dal vivo, cabaret. L’incasso sarà devoluto all’associazione “Guarire dalla Talessemia” di Piera Cutino. Una vera festa.

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Stona però che in una serata in cui si festeggia il rosanero, non sia presente (e soprattutto non sia stato invitato) il suo proprietario Maurizio Zamparini. Un ulteriore segnale dello scollamento tra una buona fetta di tifoseria e il patron, una figura che rappresenta il miglior presidente della storia in termini di risultati ma anche il più contestato di sempre. Di sicuro sabato sarà la giornata della chiarezza. Dopo troppo tempo di chiacchiere è il momento della verità.

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