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Palermo, “fiducia” a Dionisi? Ora bisogna salvare il “patto” con la tifoseria rosa

C’è molto da interrogarsi, dopo cinque giorni trascorsi nell’attesa di un esonero “inevitabile” che poi non c’è stato. Non è il caso di fare valutazioni tecniche ed economiche che hanno indotto la società a lasciare la guida della squadra a Dionisi fino alla fine del campionato, nonostante il suo rapporto con i tifosi sia irrimediabilmente compromesso e, come sembra, non totalmente idilliaco con la squadra. Però è lecito fare qualche considerazione su un termine adoperato dal direttore sportivo Carlo Osti a proposito di questa scelta.

Nell’intervista rilasciata all’agenzia Italpress il direttore sportivo usa più volte la parola “fiducia” che è opportuno che venga ben interpretata, per dare valore al suo significato e al rapporto con l’allenatore. Tanti anni fa una nota ditta di formaggi, in un notissimo spot pubblicitario, diceva che l’azienda stessa era sinonimo di fiducia e che la fiducia era” una cosa seria”. Non a caso questo spot ebbe enorme successo per il significato di totale affidamento sulla qualità del prodotto.

Gli antichi romani, nel terzo secolo avanti Cristo, trasferivano la proprietà di un bene a un altro soggetto, a scopo di garanzia, facendo ricorso alla “fiducia”, certi che in caso di pagamento del debito la cosa venisse loro ritrasferita per effetto del patto fiduciario e ancora oggi abbiamo casi di contratto fiduciario nel nostro attuale ordinamento giuridico. La fiducia è dunque un valore etico molto forte, necessariamente legato al rapporto fra due o più soggetti e che può avere la forza di un legame indissolubile.


Siamo sicuri che la società creda ancora in Dionisi, al punto da fare affidamento ancora sulle sue capacità e sulla sua voglia di lottare? C’è da augurarselo e la speranza consiste ora in una reazione d’orgoglio da parte della squadra e del suo condottiero perché in caso contrario potrebbe venire meno un altro patto di fiducia, quello fra il Palermo calcio nel suo insieme e la sua tifoseria rosanero, componente essenziale di questo bellissimo sport.

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6 thoughts on “Palermo, “fiducia” a Dionisi? Ora bisogna salvare il “patto” con la tifoseria rosa

  1. Qualche anno fa c’era una pubblicità commerciale che diceva: “la fiducia è una cosa seria e si dà solo a gal…….” Si apprende che la fiducia è stata data a Dionisi, ma è una cosa seria? O è un rattoppare un fallimento?

  2. la squadra non c’entra niente – se Dionisi continuerà a smontare la squadra negli ultimi minuti togliendo dal campo i veri punti di riferimento continueremo a prendere calci nel sedere – se Dionisi continuerà a mettere sul campo giocatori specializzati a sparare la palla sui spalti noi continueremo a prendere calci nel sedere – se Dionisi continuerà a schierare un centrocampo a 2 noi li troveremo davanti alla porta da tutti i lati e continueremo a prendere calci nel sedere – se dionisi non valorizza i pezzi forti di Palermo noi continueremo a prendere calci nel sedere – io la penso cosi –

  3. Articolo che in poche parole chiarisce il punto che Osti, per una questione di tutela delle forme (troppo secondo me), ha fatto solo intuire in chiusura del suo intervento.
    In sostanza ha detto che tutti sono sotto esame: in primis i dirigenti (TUTTI !), lo staff con il tecnico e la squadra. Quindi la fiducia non è “assoluta”, ma “condizionata”. E siccome ormai tutti arriveranno a fine stagione, sotto esame significa che se le cose continuano così, molti personaggi non li vedremo più in futuro.
    Ormai la stagione sta finendo e speriamo che questa scelta non significhi peggiorare ulteriormente le cose.
    Per noi tifosi il boccone è difficile da inghiottire, anche pensando che molti di questi signori a fine stagione andranno via, a meno di miracoli. E speriamo che l’esame di fine anno sia veramente duro, a cominciare dalla testa, altrimenti quel che resta della credibilità della società sparirà del tutto.

  4. più che pactum fiduciae, la vedrei come Stipulatio, ma cambia poco…inadempienti in entrambi i casi. Non vale nemmeno il in dubio pro reo, nessun dubbio.

  5. Non è una questione di fiducia, ma di capacità. Un allenatore che monta e smonta una squadra e da chiari segnali di confusione non può trasferire ai giocatori NIENTE!!!

  6. La verità è che (purtroppo) la società non ha trovato nessuno disposto a sostituire, per otto giornate, Dionisi.
    A questo punto, non avendo alternative, ha confermato la “fiducia” all’allenatore … In realtà il rapporto fiduciario ormai si è irrimediabilmente incrinato.
    Quello che è più grave è , come dice Delia, che si sta incrinando il rapporto tra il Palermo e i tifosi …

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