Palermo, Fiore si presenta: “Tappa importante per la mia carriera. Il mio ruolo…”
Una nuova avventura lontana dal suo Belgio. Per Corentin Fiore sono i primi giorni da nuovo giocatore del Palermo: “Cambiare paese non è mai semplice, il mio obiettivo è adattarmi il prima possibile per aiutare la squadra. Voglio dare il mio contributo per ritornare in Serie A”, le parole del difensore belga in conferenza stampa.
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“Ho visto qualche partita del Palermo, mi sembra una squadra molto forte che ha fatto bene nella prima parte del campionato. Ora serve continuare così, tra l’altro ho notato che c’è un bel ambiente”, spiega Fiore nel giorno della sua presentazione. E il suo sogno? Non ha dubbi a riguardo: “Giocare in Serie A e sono certo che questa sia una tappa importante per coronare il mio desiderio”. Un po’ di Italia è presente anche nel nuovo giocatore rosanero: “Mio padre è calabrese, di Cosenza”.
Fiore arriva così a Palermo dopo l’esperienza con lo Standard Liegi. Un altro giocatore duttile a disposizione di Bruno Tedino: “Posso giocare da terzo di sinistra ma posso giocare anche come esterno se il mister e la squadra avessero bisogno – sottolinea il belga classe ’95 – . Devo migliorare in tante cose, soprattutto dal punto di vista fisico e ne sono consapevole. Sono pronto per giocare sin da subito”. Fiore spiega anche il motivo dello scarso utilizzo nello Standard Liegi: “Nessun problema con la squadra. Il tecnico ha deciso di fare turnover e io a settembre ho avuto un problema al tendine d’Achille. Adesso sto bene”, rassicura.
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Quella di accettare Palermo è stata una scelta ponderata. Fiore ammette di aver parlato con una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero l’ex portiere Gillet (ex Bari, ndr): “Siamo amici e mi ha dato tanti consigli. Mi ha detto che l’Italia è un bellissimo paese, soprattutto per fare carriera. Il perché del numero 23? Portafortuna per mio cugino e poi tutti gli altri erano occupati”, ammette.
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