Palermo, il viola è il colore della retrocessione
I titoli di coda stanno per scorrere. Il film, horror, messo in piedi dal Palermo e da chi lo gestisce, o meglio, lo gestiva, sta per arrivare alla sua naturale conclusione. Niente lieto fine, ma un finale drammatico. Non una sorpresa, ma pur sempre dolorosa. Manca solamente un punto per dire basta e mettersi l’anima in pace, un’agonia che ha stancato un po’ tutti. Anche la matematica, domenica, potrebbe alzare le mani e farsi da parte. Perché il verdetto, per il Palermo, è lì. Dietro l’angolo. E sta per spuntare.
Una stagione da rimuovere dagli annali, se solo si potesse. Record su record, negativi, accumulati come il miglior collezionista farebbe con francobolli o figurine. Quelle poche chance per sperare in un altro miracolo sono state gettate al vento, come se non ci si credesse. Come se in ballo non ci fosse nulla. E adesso le concorrenti sono scappate e al “Barbera” andrà in scena il probabile atto finale. E chi sarà il giustiziere? La Fiorentina, sempre lei. Curioso il destino, che concede ai viola di essere ancora una volta i giustizieri del Palermo.
Il 12 maggio del 2013 infatti la Fiorentina condannò i rosanero alla Serie B. Alla penultima giornata di campionato, i toscani stesero di misura il Palermo di Sannino, costringendoli alla retrocessione dopo 9 anni di fila nella massima serie. E chi segno il gol della condanna? Luca Toni, una sceneggiatura degna del miglior film. L’attaccante che fece le fortune dei rosanero in Serie B e al primo anno in Serie A, ha mandato all’inferno la squadra che lo ha lanciato nel calcio dei grandi. Un ultimo gol prima dell’addio ai viola, pesante, un macigno per il Palermo. Quel pomeriggio ha anche diluviato, i rosanero non hanno mollato fino alla fine. Ma nemmeno Miccoli riuscì ad evitare quel tremendo verdetto.
Dalla Fiorentina alla Fiorentina. Stesso destino, stessa situazione e probabile stesso finale. Un dèjà-vu per chi quattro anni fa assisteva alla gara del “Franchi”. Per Baccaglini invece sarà la prima volta, ma ha subito capito che ci vorrà una rivoluzione. Ma prima di ripartire bisogna soffrire e sopportare altre cinque gare sapendo come andrà a finire. Ma la Fiorentina può già dare un verdetto. Ancora una volta. Come quattro anni fa. E occhio al dente avvelenato di Ilicic. Un altro gol di un ex che sancisce la retrocessione sarebbe da Premio Oscar.
Pezzo incomprensibile…..i Viola non giustizieranno nessuno, il Palermo si è giustiziato da solo e da tempo! Perché poi Ilicic dovrebbe avere il dente avvelenato resta un mistero…..