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Palermo, il giorno della cessione: tocca ad Arkus. Il presidente è Albanese

ore 12.15: Ci sono le firme, il Palermo è formalmente venduto anche se ancora si attende l’ufficializzazione. (LEGGI QUI)

ore 11.30: I rappresentanti dei due gruppi sono già arrivati nello studio del notaio Gattuso. La firma del contratto di cessione è attesa in tarda mattinata.


È il gran giorno delle consegne. Il Palermo passa di mano e diventa di proprietà di Arkus Network. La firma sul contratto arriverà oggi davanti al notaio dopo che per tutta la giornata di ieri le parti in causa si sono ritrovate per molte ore davanti a un tavolo per le ultime rifiniture. Lasciamo aperto soltanto uno spiraglio all’immancabile “colpo di scena”, che da queste parti è sempre possibile, ma fino a tarda serata non c’erano segnali che lasciassero presagire ulteriori novità.


I dettagli dell’operazione non sono ancora pubblici. O meglio: il prezzo della società non è mutato, i simbolici 10 euro come per gli inglesi, e l’accollo dei debiti pregressi che superano i 40 milioni di euro. La società che comprerà il Palermo si chiama Sporting Network srl, con un capitale di 5 milioni. Ma se gli staff legali negli ultimi giorni hanno lavorato per così tanto tempo è perchè le intese devono riguardare tanti altri punti di questa complessa operazione.

Non si può parlare di addio per Daniela De Angeli e Rino Foschi perché è previsto che restino operativi all’interno della società, almeno nel futuro prossimo. Di certo Palermo darà il benvenuto ufficiale alla nuova cordata che si è “palesata” l’1 maggio a Punta Raisi e che da stasera sarà al lavoro per la “ristrutturazione” dei bilanci societari.

Oggi dovrebbe essere comunicata anche la composizione del nuovo consiglio d’amministrazione e soprattutto il nome del nuovo presidente che succederà a Rino Foschi. La certezza che trapela è che il n. 1 di via del Fante sarà un palermitano, quasi certamente Alessandro Albanese; il presidente di Sicindustria, ieri ha smentito categoricamente l’ipotesi di diventare vicepresidente (come qualcuno aveva ipotizzato). Una smentita, accompagnata da una risata, che sembra quasi una conferma del suo più prestigioso incarico e che avrebbe il senso di dare maggiore “palermitanità” a questa operazione nella quale sono comunque coinvolti alcuni imprenditori locali (ma non Sicindustria). E se Albanese sarà presidente un posto da vicepresidente andrà a Vincenzo Macaione.

Nessun dubbio invece sulla figura di Fabrizio Lucchesi che andrà a ricoprire la carica di direttore generale mentre non dovrebbe avere incarichi operativi il “discusso” Stefano Pistilli, rappresentante della società inglese che detiene la maggioranza di Arkus.

Ci sono poi tanti aspetti che devono essere chiariti, oggi o in occasione della conferenza stampa che dovrebbe svolgersi martedì prossimo. Quale sarà il futuro di Rino Foschi che ha pubblicamente dichiarato che era a favore di York Capital? Immaginiamo che sarà lui a gestire i rapporti con la squadra da qui alla fine della stagione ma il “barometro” del suo umore segna tempesta. Sono state scritte le clausole che voleva Arkus per cautelarsi in caso di penalizzazione? Come si è risolta la vicenda legata a Mepal? Ci saranno fondi di investimento a finanziare l’operazione? Fra le domande che non ci facciamo c’è invece quella sulla presunta “regia occulta” di Zamparini perché tanto la risposta da due mesi a questa parte è sempre la stessa: no, no e no.

Inutile nascondere che questa cessione è stata preceduta da un’alea di diffidenza, in parte alimentata da alcune notizie di stampa (a cominciare dalla vicenda Partours sulla quale Arkus ha dato le sue spiegazioni) e in parte dal clamoroso flop che hanno subito tutte le precedenti trattative e in particolare quella che due anni fa portò Baccaglini alla presidenza e quella che lo scorso autunno vide il gruppo inglese di Sport Capital assicurarsi “temporaneamente” la proprietà delle azioni. Tutti fallimenti che hanno un unico denominatore: al momento decisivo nessuno caccia fuori i soldi.

Sarà così anche questa volta? Saranno i fatti a rispondere, più che le parole. E non c’è moltissimo tempo perché tra creditori che bussano alla porta, la Procura federale sul piede di guerra che chiede sanzioni, la Procura della Repubblica alla “finestra” e la Serie A da conquistare il tempo è davvero poco. Già domani si gioca ad Ascoli e in fondo un pezzo di futuro passa pure da lì.

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20 thoughts on “Palermo, il giorno della cessione: tocca ad Arkus. Il presidente è Albanese

  1. Il Palermo ha senso solo per un gruppo importante , oltre i debiti ci vogliono molti soldi per la squadra del futuro. È tutta una presa in giro.

  2. Scusate, non mettendo in alcun modo in dubbio la buonafede del dott. Albanese, ma non vorrei che lo stesso, per la sua indiscussa serietà e moralità, venisse “usato” per nascondere la vera mission dei futuri propiretari. Se non ricordo male, il dott. Albanese era presente al pranzo a Sferracavallo con gli inglesi………. e sappiamo come è finita.
    Mi auguro di sbagliarmi ed in tal caso chiedo scusa, ma dopo tutto quello che siamo stati costretti ad assistere, ogni dubbio è legittimo.

  3. Cronache dal pianeta Marte, universi paralleli. Bella la fantascienza applicata al mondo della truffa. Meno male che oltre a c’è la Procura di Palermo, unico vero argine all’arroganza di Zamparini.

  4. Le informazioni che arrivano sui fratelli Tuttolomondo sono quantomeno opache, Macaione a tutt’oggi non si sa di quale Banca sarebbe banchiere!!!!!! A VIU NIVURA !!!!!!!!!!!!!!

  5. I tifosi e i palermitani chiedono chiarezza. In articolo del 2015 di Lirio Abbate sull’Espresso, di Antimafia Duemila ma anche in lanci di agenzia dell’Adnkronos dell’epoca e in articoli di giornali on line in questi giorni si parla di una “condanna per bancarotta fraudolenta” nei confronti dell’imprenditore Salvatore Tuttolomondo, insieme ad un notaio e al cassiere della banda della magliana Nicoletti. Sarebbe un passo importante per la verità se Tuttolomondo e la Arkus chiarissero su quella vicenda processuale. La condanna in primo grado fu confermata o cadde in prescrizione? Oppure tuttolomondo in Appello fu assolto? I tifosi e i palermitani gradirebbero sapere come è finito quel processo.

  6. Caro direttore Monastra, può fare una ricerca e vedere se Salvatore Tuttolomondo, uno dei soci della Arkus, è stato assolto, prescritto o condannato in secondo grado? Infatti risulta dai giornali dell’epoca e anche da alcuni articoli di questi giorni una “condanna in primo grado per bancarotta fraudolenta” nei confronti di Salvatore Tuttolomondo. E’ nell’interesse di tutti che sia stato assolto in secondo grado, altrimenti, in caso di condanna definitiva, sarebbe l’ennesima grana di non poco conto sul Palermo.

    1. questo è quello che ho trovato ma credo siano andati in prescrizione:

      Roma 25 gen.1991 (Adnkronos) – Finiscono in galera i responsabili della bancarotta della compagnia Ambra assicurazioni di Milano. Accusati di concorso in bancarotta fraudolenta per un buco di circa 130 miliardi sono stati arrestati. Dal Nucleo Speciale di polizia valutaria della Gdf Salvatore Tuttolomondo, ex proprietario, e Giorgio Paolini, vice presidente del Cda. Sono invece ancora ricercate altre persone coinvolte nella vicenda: un professionista romano, un direttore di banca e uno dei proprietari della compagnia. Gli ordini di custodia cautelare sono stati emessi dal Gip della procura di Milano Luisa Savoia su richiesta del Pm Francesco Nocerino.

      La vicenda risale al ’91, anno in cui la compagnia assicuratrice e’ passata sotto il controllo di Georges Bernard Stratmann, uomo d’affari francese, che unitamente al socio Giorgio Paolini ne ha rilevato il pacchetto azionario tramite una finanziaria di Varese, la Gbs Financial & Holdings, dai precedenti proprietari della compagnia, la Fiscom Finanziaria di Salvatore Tuttolomondo. Entrambi i contraenti sono gia’ noti alle cronache giudiziarie: Tuttolomondo era stato arrestato a Palermo per il fallimento della societa’ Sia Sud Italia, mentre Stratmann ha avuto analoga esperienza a Potenza nell’ambito di vicende collegate all’illecito utilizzo di contributi erogatio per la ricostruzione del dopo terremoto in Irpinia tarmite la societa’ Valport.

      Le operazioni poste in essere per la cessione della compagnia assicuratrice vengono definite ”vere e proprie opere di ingegneria finanziaria” dagli esperti del nucleo di polizia valutaria che hanno ricostruto i vari passaggi dopo complesse indagini bancaria. Nell’Ambra venivano immesse societa’ di comodo il cui valore veniva appositamente fatto lievitare in danno della stessa compagnia, che per corrispondere il fittizio prezzo di acquisto e’ stata costretta dai suoi stessi amministratori a smobilizzare il suo solido patrimonio costituito soprattutto da titoli per decine di miliardi di lire posti a garanzia delle riserve tecniche. Le prinicpali operazioni finanziarie sono avvenute tramite l’agenzia di Roma della Cassa di risparmio di Rieti, grazie anche alla collaborazione di un noto professionista romano. Molte le circostanze ancora da chiarire, soprattutto il ruolo dell’agenzia romana della banca, coinvolta recentemente in una ampia indagine riguardante la criminalita’ organizzata della capitale.

      (Red/Pan/Adnkronos)

      testimonianaza della figlia del giudice Adinolfi scomparso

      Il giudice Adinolfi aveva incrociato gli interessi di Diotallevi cassiere della banda della magliana nel 1992 occupandosi del fallimento della finanziaria Fiscom, società legata a personaggi del mondo dei servizi segreti e della malavita organizzata. Per questa storia furono poi condannati in primo grado Enrico Nicoletti, il notaio Michele Di Ciommo e uomini d’affari come Salvatore Tuttolomondo ed Enzo Zanetti accusati di bancarotta fraudolenta.

  7. ma che razza di acquisto è? chiunque voglia seriamente rilevare una società di calcio, specie se disastrata, farebbe piazza pulita. Invece direttore sportivo e presidente “rimangono al loro posto”. Ridicolo.

  8. vedo che molti sono perplessi per via delle persone coinvolte nel presunto closing. Che si dà per scontato. Io invece penso che, come al solito, anche questa sia una farsa.

  9. Ed ecco spiegato il perchè di Arkus: entrano in società gli amici degli amici. A sto punto mi aspetto il ritorno di Miccichè. Andate via da Palermo.

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